Nan: «La sinistra vuole frenare i progetti di sviluppo del Ponente»
Il caso Camera di Commercio. F.I. difende i piani del presidente Grasso. Revetria, sindaco di Ceriale, chiama a raccolta i colleghi per sostenere il Centro ingauno
dal SECOLOXIX
 
La polemica sulla Camera di Commercio riapre una vecchia questione: quella di un ponente savonese che vuole affrancarsi dall'egemonia del capoluogo, sviluppare un propria identità economica, e che continua a subire il fascino della vicina provincia di Imperia. Non a caso il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, è tornato a sventolare il vessillo della secessione da "Savona matrigna". C'è poi una questione politica che complica ulteriormente le cose: il ponente ha un elettorato più vicino al centrodestra, mentre il capoluogo è storicamente una roccaforte della sinistra.
Enrico Nan, deputato di Forza Italia, intervenendo sui progetti che l'ente camerale vuole sviluppare nel ponente, evidenzia proprio queste divisioni politiche ed accende la miccia.
«Decia e Granero - afferma - hanno l'obiettivo politico di "frenare" il ponente savonese, ossia il comprensorio provinciale che ha avuto lo sviluppo economico maggiore. Altrimenti non si spiegherebbe il tentativo di creare intoppi e intralci a un progetto destinato al definitivo rilancio della zona ingauna. Parto da una considerazione - prosegue il parlamentare forzista -: il comprensorio di Savona è in grave ritardo sotto il profilo della crescita economica. E allora, anziché mortificare i progetti di altre realtà territoriali, si dia da fare per recuperare il tempo perduto anche a causa dei suoi amministratori pubblici degli ultimi anni. La politica non si fa frenando i progetti di altri - conclude Nan - ma lavorando sul territorio come hanno fatto le amministrazioni comunali, gli esponenti politici del ponente savonese e ora la Camera di Commercio, per quanto riguarda il Centro ingauno».
Da Ceriale, intanto, si leva la proteta di un altro sindaco che mal sopporta«le scelte che arrivano dall'alto». «L'obiettivo - dice Pietro Revetria che è anche presidente della Comunità montana ingauna - deve essere partire dal basso, dalle peculiarità del territorio per migliorarne le potenzialità economiche». È una difesa a spada tratta del del Centro ingauno per la progettualità economica voluto dal presidente della Camera di commercio Giancarlo Grasso e contestato da Lega Cooperative e Cna.
«Convocherò al più presto una conferenza dei sindaci del comprensorio - annuncia Revetria -, per ampliare la discussione e cercare una posizione comune. Sposo con convinzione la proposta della Camera di Commercio, perché il territorio del ponente, da Andora e Borghetto, ha la necessità di poter discutere e programmare il suo sviluppo economico».
Le perplessità di molti sono legate a sovrapposizioni di ruoli, frammentazioni e sdoppiamenti che potrebbero creare confusione, se non addirittura conflittualità.
«Non si tratta di né di creare sovrapposizioni, né di alzare barriere tra un territorio e l'altro o tra un'istituzione e l'altra - risponde il sindaco di Ceriale -. Ovviamente le eventuali proposte che arriveranno dal territorio dovranno essere integrate con il piano di sviluppo economico provinciale. Ma non si può dimenticare che il comprensorio ingauno ha la sua peculiarità in settori come il turismo e l'agricoltura rispetto al resto del territorio provinciale. Niente barricate, ma coinvolgiamo le forze operative locali, che rappresentano una grande risorsa per pianificare lo sviluppo del territorio. Ecco perché credo che il centro proposto dalla Camera di Commercio vada nella giusta direzione di far partire le scelte dal basso e non imporle dall'alto, per non essere più costretti a vestire un vestito che va troppo stretto per le nostre esigenze».

Luca Rebagliati


Angelo Verrando
30/10/2005