29 Ottobre 2005 LA STAMPA

MELGRATI: «SIAMO PRONTI A RACCOGLIERE LE FIRME PER ‘’PASSARE’’ CON IMPERIA». PER TABBO’ SI TRATTA DI VECCHIE POLEMICHE
Il Ponente vuole un tavolo per lo sviluppo.
Dopo le accuse alla Camera di commercio di puntare troppo sulla Riviera
 
Romano Strizioli
ALBENGA
«La Camera di commercio si sta evidenziando per progetti che, al di là della forma, non sono concertati con gli enti territoriali di programmazione». Gianluigi Granero e Carlo Decia, componenti della giunta dell’ente camerale, si dissociano dalla scelte del presidente Giancarlo Grasso, aprendo un confronto che potrebbe infiammare i diversi comprensori provinciali.
In altre parole, Granero e Decia criticano le iniziative che Grasso lancia per sostenere lo sviluppo del ponente, richiedendo che iniziative del genere siano centralizzate su Savona e l’Ips. Escono così alla luce due diverse «filosofie»: quella dei savonesi che richiedono la gestione di tutti i processi politico-economici e quella dei comprensori periferici che domandano di essere inseriti in una programmazione equilibrata, che tenga conto di tutto il territorio provinciale.
Negli ultimi tempi una serie di progetti nell’albenganese (Albenga-Garessio-Ceva, nuovo ospedale, valorizzazione della Gallinara, aeroporto, università di Genova ad Albenga, autoporto) riscuotono l’attenzione e l’intervento positivo della Camera di commercio, mentre c’è freddezza, quando non un vero e proprio freno, da parte dei politici savonesi.
Questo perlomeno quanto ritengono gli amministratori a ponente di Capo Noli, ove predomina il turismo e l’agricoltura. Le dichiarazioni dei due amministratori della Camera di commercio hanno suscitato quindi reazioni spontanee, alcune delle quali motivate dalle diverse collocazioni politiche (Decia e Granero sono Ds), altre invece provengono dall’area del centrosinistra.
Queste due delle molte reazioni registrate ieri nel Ponente savonese. Marco Melgrati, sindaco di Alassio, è diretto: «E’ chiaramente un attacco dei Ds alla politica di Grasso, fautore di una programmazione equilibrata su tutto il territorio provinciale. I savonesi non possono continuare a privilegiare il comparto industriale che sta tramontando. Se si infastidiscono per le consultazioni che provengono dal territorio mi viene da dire che allora sarebbe bene iniziare a raccogliere firme per il passaggio con Imperia».
Antonello Tabbò, primo cittadino di Albenga, è più cauto ma comunque fermo nel suo giudizio: «E’ una vecchia battaglia che non ci spaventa. Quando si parla delle nostre potenzialità, i savonesi si irrigidiscono. Oggi non è momento per campanilismi accentratori ma è il momento di sinergie che attivino ruoli e spazi adeguati per tutti».
Anche Vincenzo Bertino, presidente della Confcommercio (a cui aderiscono 1600 soci) ha preso posizione ricordando che i rilievi critici di Granero e Decia erano già stati da lui evidenziati tempo fa. Bertino ricorda inoltre: «La mia associazione, che rappresenta gran parte degli operatori dell’ampio comparto dei servizi alla persona e del divertimento (compreso i bagni marini), non ha rappresentanti né in consiglio né nella giunta della Camera di commercio. Abbiamo a suo tempo contestato questa nostra ingiusta esclusione e siamo in attesa dell’esito del nostro ricorso».