L'ARCHITETTO «Mancano le idee brillanti per il rilancio»
 
dal SECOLOXIX
 
«ASavona mancano le idee brillanti e vincenti per superare le impasse burocratiche, mentre persiste una mentalitą di diffidenza verso le novitą e i cambiamenti». Fabio Poggio, presidente dell'Ordine degli architetti savonesi e della Federazione regionale di categoria, č critico verso lo stato di abbandono in cui versano i "palazzi fantasma" della cittą. «La fanno apparire un capoluogo "monco" sotto molti aspetti. E non solo perchč non riesce a superare la paralisi burocratica, ma soprattutto per la sua debolezza nel non riuscire a proiettarsi verso il futuro». E per argomentare, si sofferma su alcuni punti-chiave. «Prendiamo il divertimento: a Savona non c'č un'alternativa alla Vecchia Darsena o al Chiabrera. Manca cioč un polo del tempo libero e della cultura. Io lo vedrei alla ex Squadra Rialzo o alla Metalmetron, pur mantenendo la destinazione o le destinazioni principali che sono state date. Un'altra ipotesi, in questo caso all'aperto, sarebbe l'utilizzo e la valorizzazione del piazzale sotto il Priamąr sul mare».
E per quanto concerne residenze, uffici e negozi? «Penso che si debbano pensare i siti in cui sono collocati i vecchi stabili come possibili "cerniere" tra le altre componenti della cittą. Ossia usandoli come contenitori per il futuro assetto urbano. Rimaniamo alla Squadra Rialzo: un loro riutilizzo come uffici, case e altro potrą"saldare" la cittą ottocentesca all'Oltreletimbro. Ma faccio un altro esempio: il vecchio San Paolo. Una sua trasformazione in galleria commerciale oltre che in uffici ai piani superiori, potrebbe rappresentare un rilancio di tutta la zona centrale. E infine il piano Bofill con il recupero di un'ampia area con novitą architettoniche e urbanistiche. Potrą piacere o meno, ma rappresenta un importante elemento di novitą per tutto il centro di Savona».