TELEFONO DONNA
VOLONTARIATO D’ASCOLTO
SAVONA
Telefono Donna è nato come gruppo spontaneo di donne che si sono unite per offrire solidarietà e aiuto ad altre di loro in qualche modo provate da esperienze dolorose.
Lo slogan di presentazione, che ancora permane,”Una voce – un’amica – un aiuto” ne indica le finalità.
Infatti si tratta proprio di questo: dare conforto e comprensione , come farebbe appunto un’amica, a donne che vicino a loro non possono – o non vogliono – trovarli.
La prima offerta è quindi l’ascolto telefonico. La volontaria risponde all’utente, cerca di infonderle coraggio ed autostima, di aiutarla ( senza mai prevaricare ) a trovare la forza di reagire positivamente alle situazioni difficili – o presunte tali – della vita.
Tale servizio sociale è stato giudicato importante dall’Amministrazione Provinciale di Savona per cui ancor ora Telefono Donna opera in convenzione la Provincia che, in cambio appunto del servizio, concede l’uso di un ufficio e l’abbonamento telefonico.
L’orario di ascolto è il seguente:
dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle18; al mercoledì anche al mattino dalle 9,30 alle 12.
Le volontarie, per divenire operative,debbono seguire un corso di formazione ( che si svolge di solito ogni due anni ) e superare un periodo di prova.
Attualmente le socie operative sono 19 e quelle sostenitrici 27.
Dopo una fase di “rodaggio”, il 20 aprile 1998 Telefono Donna si è costituito Associazione ed è ora iscritto all’Albo regionale e all’Albo comunale del Volontariato. ( iscrizione all’Albo Regionale con decreto n° 508 del 18/08/1998 ).
Il sostegno alle donne con problematiche non si limita all’ascolto, ma si configura nella forma di aiuto tecnico ben specifico.
Vi sono infatti la consulenza legale, l’aiuto psicologico alla famiglia e alla persona; tutti questi servizi sono assolutamente gratuiti e condotti da professioniste altamente qualificate.
Oltre a questo le volontarie, su richiesta dell’interessata, aiutano le signore nel disbrigo di operazioni burocratiche e possono anche accompagnarle in Tribunale qualora se ne presenti la necessità.
Telefono Donna inoltre mette in contatto con i Servizi Sociali e collabora col Comune per l’inserimento nella casa riservata a donne che subiscono violenza denominata “L’Isola che c’è”
L’Associazione ha però anche finalità culturali e per questo organizza convegni e incontri – dibattito su problematiche vicine al mondo femminile.
Citiamo alcune tra le manifestazioni che sono state seguite con maggior interesse: “Anoressia e bulimia”. “Prostituzione: uomo perché?”, “Droga, che fare?”, “Tra Occidente e Islam: slanci religiosi e poesie d’amore a confronto”.
Tra le manifestazioni più seguite segnaliamo anche le lezioni – conferenza del corso di formazione per nuove volontarie che registrano sempre un notevole afflusso di partecipanti, tra cui anche parecchi uomini.
In un prossimo futuro Telefono Donna prevede di impegnarsi in un progetto di sostegno, inizialmente soprattutto psicologico, per le donne immigrate e di aiutare concretamente la campagna ANT – ODO ( Associazione Nazionale Tumori – Ospedale Domiciliare Oncologico ).
Altra iniziativa che dovrebbe iniziare a breve è una ricerca – inchiesta sulla”Solitudine al femminile”,vista in chiave sociologica e psicologica.
Altro progetto in cui l’Associazione crede fortemente è l’apertura di uno “Sportello famiglia”.
Ogni anno viene nominata “Socia Onoraria”una donna che,in qualche modo, si sia particolarmente distinta nell’impegno culturale, umano e sociale , in riferimento a problematiche – non solo, ma prevalentemente – femminili.
Tra le Socie onorarie ricordiamo: Renata Scotto ( cantante lirica savonese che si è prodigata per la formazione dei giovani ), Teresa Sarti ( moglie di Gino Strada, fondatrice e Presidente di Emergency ), Pamela Villoresi ( l’attrice che ha portato in scena “Lisistrata” ).
Quest’ anno verrà nominata Socia Onoraria 2005 la dottoressa Giacinta Luzi, specialista in radiologia e radioterapia, che per molti anni è stata punto di riferimento dei malati oncologici ( e dei loro parenti ) savonesi.
Margherita Pira