RILANCIARE IDEE

Si discute del futuro di Savona, ma si resta legati a schemi usuali. Invece mi sembra il caso di rilanciare idee che, qualche tempo fa, avevano pur occupato spazio nel dibattito non solo tra gli addetti ai lavori.

Il riferimento è rivolto, prima di tutto, alla creazione di un nuovo spazio geo – politico, che fornisca a Savona il suo vero retroterra, verso il Piemonte, collegando la Città con il Ponente, le province di Asti e Cuneo e la Provenza: si tratta di ipotesi antiche, attuate in una sola occasione nella storia attraverso la creazione del dipartimento napoleonico di Montenotte e successivamente riprese da uno statista del valore di Paolo Boselli che propose invano la formazione di una Provincia di Savona che avrebbe dovuto comprendere anche i dipartimenti di Spigno, Ceva, Garessio, Ormea. Idee abbandonate e rilanciate negli ultimi decenni del secolo scorso, ma mai prese seriamente in considerazione, che oggi vale la pena di riaffermare soprattutto nel quadro di un discorso legato alle Regioni d'Europa, che fino a questo punto è stato lanciato sulla carta e che potrebbe trovare, invece, in questo frangente una prima possibilità di applicazione.

Tra il Ponente Ligure, la Provenza Francese, il Basso Piemonte esistono elementi di affinità culturale molto profondi, soprattutto se ad una unione di tipo geografico ed economico corrispondesse anche una adeguata ricerca posta sul campo culturale, a partire dal recupero delle antiche tradizioni dell'entroterra, dagli antichi mestieri delle valli, ad una operazione di ripopolamento, recupero ambientale, nuove possibilità di comunicazione.

La ricchezza economica, oggettiva, della costa potrebbe così incontrarsi con una collina ed una montagna nelle quali la popolazione potrebbe trovare nuovi sbocchi di vita: economia e cultura per rilanciare il nostro territorio.

Nello Doelsi