LA SCHEDA
La mia
formazione politica è avvenuta nel movimento studentesco a Roma dove ho
vissuto fino al 1977. Mi sono trasferita poi a Savona quando mi sono sposata
e qui mi sono iscritta al Partito Comunista, poi al PDS (che poi ho per
qualche tempo abbandonato), infine ai DS dove mi sono schierata nella
mozione Mussi - Berlinguer all'ultimo congresso. Da dicembre del 2004 sono la
coordinatrice per Savona dell'associazione Aprile per la Sinistra e stiamo
cercando di costruire un luogo di possibile dibattito di idee ed esperienze
che sollecitino i partiti della sinistra, ma non contro i partiti della
sinistra. Ho quasi 50 anni, un marito molto paziente ed un figlio di 27
anni, che vive ancora in casa, visto che ancora non ha un lavoro stabile. Sono dipendente del Comune di Savona dal 1985 e dal 1995 sono distaccata
presso la CGIL di Savona dove per 8 anni sono stata responsabile per gli
Enti Locali nella Funzione Pubblica. Ora mi occupo di Mercato del Lavoro,
Immigrati, lavoratori atipici. |
1)Quale valutazione fornisce, grazie alle
sue comprovate esperienze politiche ed amministrative, sulla
Amministrazione Comunale uscente?
A mio avviso, l'esperienza
amministrativa che abbiamo alle spalle ha avuto molte facce, alcune anche
contraddittorie. Certamente non è stata un'amministrazione "vicina ai
cittadini" e questo ha pesato fortemente nella città che ha vissuto tutta
una serie di decisioni come "passate sulla testa di tutti" e questo prima
ancora di pensare se si condividevano o meno tali scelte. La stessa vicenda
del PUC è una riprova di questo. Urbanistica partecipata dovrebbe
significare che anche la proposta viene costruita, confrontata e vissuta con
i cittadini e non che si iniziano a fare delle presentazioni (poche) solo al
momento un cui il piano è già costruito. Pensare che la voce dei cittadini
si ascolta solo al momento delle eventuali osservazioni al piano è un modo
di pensare l'azione amministrativa burocratico e, a mio avviso, superato. A
maggior ragione superato a savona che con il Piano Regolatore Intercomunale
Savonese della fine degli anni sessanta aveva invece visto una stagione
interessante nella partecipazione attiva della città. Detto questo io credo
però che ci siano state anche cose positive nella gestione del Comune: sul
piano del sociale, ad esempio, si è cercato di non cedere alla mancanza di
fondi dovuta alla generale difficoltà delle autonomie locali in materia
finanziaria, mantenendo i servizi sul territorio ed in alcuni casi
potenziandoli. Resta però il vulnus della lontananza dell'Amministrazione
dai cittadini.
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2)
Quali
sono secondo Lei le priorità da assumere per Savona?
Da quanto ho detto sopra, è evidente
che il primo punto a mio avviso per una nuova amministrazione è proprio
recuperare il rapporto con i cittadini. Accanto a questo credo siano
necessarie politiche mirate per l'edilizia convenzionata e popolare,
abbandonando un'attenzione che è parsa certamente troppo rivolta alla residenzialità di pregio (che ha come effetto, fra l'altro un mercato della
casa assolutamente drogato: abitare a Savona, costa quasi quanto abitare a
Milano o a Roma).
3)Trucioli
ha lanciato una proposta di “Terza Via” in vista delle prossime elezioni
comunali. Qual è il suo parere in proposito?
Per quanto riguarda una possibile "terza via", credo che sia
soprattutto necessario trovare una via che porti alla creazione di occasioni
di partecipazione vera dei cittadini. Non credo che si possa parlare di
continuità, per le cose che ho detto prima, e credo però che la
discontinuità non sia un valore in quanto tale. Trovare la via giusta passa
attraverso un rapporto corretto con i cittadini, le "primarie" (se sono
vere) o altre forme di costruzione della proposta sia di candidatura a
sindaco che di un programma aperto e partecipato sono una strada importante
da intraprendere. Credo che i savonesi si meritino più considerazione e
saparanno apprezzare novità in questo senso.
Fin qui le
risposte fornite alle nostre domande, dal Sig.ra Anna Traverso che ringraziamo per la
disponibilità. |