La classe politica savonese non brilla sul piano della cultura istituzionale TRE CASI DI GRAVE INCULTURA POLITICO – ISTITUZIONALE |
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Ci è già capitato di
farlo rimarcare in diverse occasioni: la classe politica savonese non brilla
sul piano della cultura istituzionale, del rispetto delle regole formali,
del saper collegare l'etica con la politica. 1) Il più grave riguarda l'attuale presidente dell'amministrazione provinciale Bertolotto. Costui ha avuto il coraggio di minacciare il ritiro delle deleghe agli assessori della sua giunta iscritti ai DS, se questo partito non avesse favorito, attraverso un gioco di dimissioni, l'ascesa del suo collega di partito(Margherita) Boffa al seggio regionale. Appare inutile entrare nel merito, per segnalare l'inaudita commistione di livelli istituzionali coinvolti in questa vicenda, in un pastrocchio davvero intollerabile, degno del miglior teardian – craxismo (anzi questi personaggi erano addirittura più accorti nel manipolare le istituzioni). Stupisce la debolezza delle reazioni: soltanto il segretario dei DS ha stigmatizzato l'episodio. A nostro avviso un fatto del genere avrebbe richiesto, come minimo, la crisi dell'amministrazione provinciale con una ferma richiesta di dimissioni da parte di un Presidente siffatto; |
2) Il secondo episodio riguarda i DS e la scelta del candidato sindaco, in vista delle elezioni amministrative savonesi previste per il 2006. Dopo aver cianciato di primarie, aperture, confronti sul programma, 4 0 5 personaggi si sono riuniti in una sede propria, del tutto al riparo da qualsiasi meccanismo di controllo politico, ed hanno deciso. Evidentemente la loro arroganza è tale da non temere ripercussioni: alleati, società civile, associazioni, chineranno il capo? Noi avanziamo, per ora, una sola obiezione: il prescelto ricopre un importante incarico in un'altra istituzione. Si pensa di mandarla in crisi, oppure i rimpasti di giunta in un Ente fanno parte delle trattative politiche per un altro Ente? 3) Il consigliere comunale Buscaglia, in un suo volantino, denuncia una situazione che ci pare anch'essa esempio di grave incultura istituzionale. L'amministrazione comunale di Savona, infatti, sta rendendo molto difficile ai cittadini la possibilità di prendere visione degli elaborati riguardanti il nuovo Piano Urbanistico Comunale. Le tavole del progetto non sono state affatto esposte bene in vista al pubblico, in modo da consentirne un esame collettivo. Tutti gli elaborati, invece, impaccati in grosse cartelle, sono stati depositati nell'ufficio dei messi comunali, ove resteranno fino all'11 Luglio. Non certo il modo migliore per agevolare i cittadini che intendo prendere conoscenza del provvedimento. Al Vento |