Colpisce la voracità dei DS (Presidenza della Giunta e Presidenza del Consiglio) in una logica interna di spartizione correntizia molto simile a quella che vigeva nel PSI craxiano

LA GIUNTA REGIONALE NON C'E' ANCORA

La nuova legislatura regionale è stata inaugurata Venerdì 6 Maggio, in pompa magna, eleggendo il diessino (corrente di sinistra) Ronzitti a Presidente del Consiglio, ma la Giunta Regionale non è stata presentata.

Anticipazioni giornalistiche indicano in Martedì prossimo, 10 Maggio, il giorno fatidico della presentazione degli Assessori da parte del Presidente Burlando.

Siamo quindi costretti a rinviare un appuntamento che stiamo progettando con cura: aprire una serie di servizi sulle diverse realtà della nostra Provincia, dal Ponente in crisi di infrastrutture e dallo sviluppo convulso ed irregolare, all'entroterra dei piccoli paesi, alla Valbormida della grande crisi, al Savonese ridotto alla mercé di iniziative imprenditoriali del tutto improntate alla speculazione spicciola.

Attorno a queste complesse e delicate situazioni è nostra intenzione, dunque, sviluppare un discorso sulle possibilità di incidenza della Regione in funzione del favorire la risoluzione dei grandi problemi esistenti.

La composizione della Giunta, l'assegnazione delle deleghe, la provenienza geografica degli assessori rappresentano, però, tasselli indispensabili per capire come stanno le cose ed impostare un discorso coerente e concreto.

Per questo motivo rinviamo alle prossime settimane la nostra iniziativa.

Senza però rimarcare il ritardo (è passato oltre un mese dal risultato elettorale) e le ragioni di questo ritardo.

Le lotte per le poltrone hanno raggiunto, in questa occasione, vette di inusitata intensità.

Lo stesso Presidente eletto è apparso, più volte, annaspare di fronte a richieste troppo onerose da parte dei partiti, ed all'assenza di logica, politica beninteso, nella capacità di muoversi dei diversi soggetti.

Siamo stati colpiti soprattutto dalla voracità dei DS, che alla fine avranno Presidenza della Giunta e Presidenza del Consiglio, in una loro logica interna di spartizione correntizia molto simile a quella che vigeva nel PSI craxiano.

Inoltre gli stessi DS porteranno in Giunta uomini provenienti dalle Amministrazioni Locali, collegati (come del resto il Presidente) a “poteri forti”, senza nessuna concessioni o spazio ad istanze diverse, di rappresentanza della molteplicità di contraddizioni (compresa quella di genere) che attraversano la società ligure.

Per il resto, poco da annotare, tutti hanno partecipato alla giostra: ne esce male, per conto nostro, Rifondazione Comunista che pur aveva pagato un prezzo, in termini di voti, all'alleanza.

Comunisti Italiani e Verdi finiscono, per la loro marginalità, ad essere sopravvalutati, mentre rimane, a nostro avviso, del tutto clamoroso il caso di Pittaluga, uscito assessore al bilancio con la giunta di centrodestra e rientrante assessore al bilancio con la giunta di centrosinistra (nemmeno fosse Luigi Einaudi).

Insomma, c'è gente che proprio non vuol mai star fermo un giro.

Commenteremo meglio a giochi fatti e soprattutto andremo ad esplorare ciò che concretamente la Regione potrà fare, per le diverse realtà della Provincia di Savona.

Il Direttore