L’IMBARAZZO DELLA SCELTA di Marco Giacinto Pellifroni |
![]() |
Chi scrive su queste pagine non lo fa quasi mai
per plaudere a qualche azione positiva
realizzata da chi gestisce la cosa pubblica, ma
per denunciare abusi, arroganza, corruttela.
Confesso che mi trovo oggi come l’asino di
Buridano: i canestri di porcherie sono così
numerosi e variegati che la penna resta sospesa
a mezz’aria e non saprei da dove cominciare.
Anche perché se davvero cominciassi occuperei lo
spazio di tutti coloro che condividono il numero
odierno di Trucioli. E probabilmente non
basterebbe. |
Allora faccio come
Eccola:
|
![]() |
In conclusione, neppure questa notizia riesce a
rallegrarci: i mascalzoni che hanno umiliato,
malmenato e torturato tanti giovani che
protestavano per una causa che i dieci anni
trascorsi hanno dimostrato essere sacrosanta, se
la cavano senza pagare un solo euro e senza
trascorrere un solo giorno nelle patrie galere,
mentre noi, innocenti cittadini, siamo chiamati
a pagare per i loro crimini. Ministro Alfano, scusi se la distraggo dalle sue principali incombenze di salvataggio del premier, ma non potrebbe studiare un decreto legge che ci salvi da una così iniqua tassa collettiva, facendo sì che a pagarla siano i responsabili, ossia quei poliziotti che hanno sfogato il loro sadismo come le orde soldatesche cui i generali danno tacito assenso a saccheggi, stupri e violenze d’ogni genere dopo la presa di una città nemica? Del resto, ai decreti d’urgenza ci siete abituati: l’ultimo l’avete varato la notte scorsa per salvare le vostre liste, interpretando i regolamenti ex post, a vostro arbitrio. Fatene qualcuno per salvare anche noi cittadini, magari “ri-interpretando” l’obbligo di pagare le tasse, proporzionandole al loro buon uso. Se mai passasse questo criterio, ve ne sarebbe dovuto si e no il 20%. |
Mi fermo qui. Cedo alla rassegnazione. Del
resto, ogni tanto è salutare, per ritemprarsi e
tirare avanti. Credo che farò vacanza anche il
giorno delle prossime regionali, non
intravedendo, dietro i faccioni sorridenti dai
muri cittadini, niente di utile se non per loro
stessi, visti gli stipendi che premieranno i
vincitori. A vita.
Andrò al mare, seguendo un po’ in ritardo
l’invito che tante volte ci siamo sentiti fare
di fronte a referendum scomodi.
|