Abbiamo già
pubblicato che l'ex presidente
dell'Azienda di Soggiorno, Lorenzo
Paggi proponeva di
destinare l'area
dell'ex sede delle Ferrovie a zona
alberghiera e una parte dell'ex
fabbrica. Parole al vento.
Abbiamo pubblicato che inizialmente
nell'ex fabbrica dei refrattari l'ex
sindaco
Gambetta aveva
ottenuto un impegno perchè ospitasse
pure un insediamento
alberghiero o residence-ricettivo.
La forza del denaro di chi investe nel
mattone travolge tutto e quasi tutti.
Il 19 febbraio scorso (vedi....)
Il Secolo XIX
ha pubblicato l'ultimo "bollettino"di
ciò che accade quando un'intera economia
turistica finisce allo sbando e
la sfiducia prevale tra chi è chiamato
in prima persona a rischiare, a
investire
o a trovarsi quasi gabbato. Come dire: perchè
dovrei essere io più scemo, il
benefattore?
Non si riesce a formare
neppure un'associazione albergatori,
dopo le dimissioni dell'ultimo
volontario, Pino Belcastro.
Ultima ora:
apprendiamo che è stato eletto il neo
presidente. Auguri di buona fortuna
nella difficilissima impresa.
E' da 22 anni che si suona la campana
per richiamare lo stato delle cose col
loro
nome. L'attività alberghiera savonese
continua ad essere spremuta dallo Stato
e dagli enti, mentre
vive ormai da troppo tempo un'emergenza
che meriterebbe una mobilitazione sia
a livello di enti locali, sia nazionale.
Manco a dirlo, non mancano i tentativi
di vendere
altre illusioni, ma in pochi sembrano
cascarci. Gli albergatori del resto non
cambiano spesso gestione
come accade per esercizi pubblici e
negozi.
Sta di fatto che nel 1988 era presidente
dell'AZIENDA AUTONOMA DI SOGGIORNO,
Gianni Ceoloni,
ex dipendente Fiat (anche in Brasile),
oggi titolare dei Bagni
L'Ancora a Spotorno, con
un'esperienza
da assessore nella giunta
Gambetta dal 1985 al
1990.
Dichiarava Ceoloni al
Secolo XIX: nel gennaio
1988 (vedi....)
<C'è un calo di turisti intorno al 20
per cento. Gli operatori economici
privati chiedono sempre agli enti
pubblici di fare qualcosa, ma da parte
loro non muovono un dito.
La crisi di
Noli
è soprattutto dovuta alla mancanza di
strutture ricettive adeguate. Per questo
motivo c'è un declassamento della
clientela, perdiamo il turismo d'elite.
La situazione è preoccupante soprattutto
se si considera che da un recente esame
fatto per assegnare le stelle agli
alberghi, solo otto strutture sono
risultate idonee ad averne tre, altre
undici due stelle e le restanti hanno
ottenuto solo una stella. Abbiamo dovuto
declassificare circa il 15 per cento dei
nostri alberghi.
Ma nonostante questo non ci risulta che
gli operatori nolesi abbiano chiesto
alla Regione dei contributi
finanziari necessari. L'Azienda di
soggiorno ha deciso per il prossimo anno
di combattere radicalmente
l'evasione dell'imposta di soggiorno con
l'assunzione di un numero maggiore di
accertatori>.
E bravi albergatori di
Noli, oggi siete
irimasti 23 e aveva continuato a
lucrare, anzichè investire? Non
scherziamo, non
sarà un caso se il nostro ex presidente
Gianni Ceoloni,
magari simpatizzante ed elettore di
Niccoli
(l'ex sindaco dello sviluppo edilizio
per il rilancio di Noli) e dei suoi
successori, abbia scelto l'investimento
più rischioso.
Anzichè fare l'albergatore, ha deciso
per il "bagnino". Altro che
Associazione albergatori di Noli!
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