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A Savona uomini di Balducci in appalti?

                Ma dal Vaticano prime "scomuniche"

 di Mario Molinari/ Savona News

La scorsa settimana con un servizio intitolato "Smaltire QUI: Chi sa parli" ci eravamo occupati dell'ennesima illustre e vergognosa incompiuta savonese: qualcuno ha parlato e le scoperte sono clamorose.
Prima, però, permetteteci un esercizio di sana dietrologia. Non si tratta dell'editoriale di dieci minuti di Berto Laso nel bel mezzo del TG1 (h20:40) del fedele Minzolino. Non parliamo di quello. Valutiamo però che una "bella" catastrofe naturale - dolosa e non - è quel che ci vuole per distrarre la stampa e l'opinione pubblica da argomenti potenzialmente "pericolosi".

Alcuni di questi, se adeguatamente approfonditi, porterebbero l'opinione pubblica stessa ad avvertire il fetore della punta maleodorante dell’ iceberg (o meglio shitberg) E quindi l'inchiesta Bertolaso / G8 viene soppiantata dalla narcosi di Sanremo, che se approfondita rischia attraverso il televoto tarocco di far scoppiare un pandemonio sugli appalti, ma quelli della televisione stavolta. E così, finito il Festival e dati i tapiri, la Procura di Roma sbriglia la sua rivincita e apre le dighe dell'inchiesta Fastweb - Telecom Sparkle (Scaglia / Di Girolamo) sommergendo tutti, anche in borsa. Mills è prescritto.

E' d'uopo un disastro ecologico che catalizzi e distolga l'attenzione. Ti ricordi le bombe / segnale del 1993? Anzi, stiamo in zona: ti ricordi la Haven? Te la ricordi... pensa alla data:

- 10 aprile 1991: Moby Prince / Agip Abruzzo: 140 morti. Un strano disastro; uno dei misteri d'Italia.

- 11 aprile 1991 (il giorno dopo) la petroliera Haven (Amoco Milford Haven, nome completo) esplode al largo di Multedo di Pegli per poi finire in fiamme alla deriva nel mare di Savona.

La (strana) catastrofe ecologica del Lambro che da Arcore – Villasanta - Monza porta fino al Po, arriva infatti “puntualissima” dopo le vicende Bertolaso / Balducci e quella Sanremo / televoto (con annesso e taciuto scandalo appalti televisivi, ancora tutto da scoprire) anche a distogliere l'attenzione dal caso Di Girolamo / 'ndrangheta / Fastweb. Sempre le stesse tecniche, che tragica noia. Si Sa, ma non si hanno le prove, come diceva Pasolini prima di morire, qualche anno fa. Oggi però, e grazie alla Rete, piovono indizi e magari qualcosa in più si capirà, come ad esempio che cosa ci faceva un ELIPORTO perfettamente tenuto tra i rottami dei silos della Lombarda Petroli di Villasanta (Monza). Su Haven & flares affini ci torneremo presto, e forte.

Per il momento stiamo a Savona, dove la notizia c'è (eccome) e la diamo subito: Uomini e imprese legate alla cricca della Protezione Civile / G8 / Venezia, impazzano in città, anche nella lenta costruzione del nuovo Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, alle spalle della Prefettura.

Ma no. MA SI!

Nella Città del Letimbro c'è sempre stata una pervicace vocazione a costruire strutture strategiche in aree esondabili. Questa vocazione sta trovando nuovo vigore. Il perché (al momento) è ancora un mistero. Polizia Stradale, Questura, Carabinieri e Polizia Municipale hanno le loro sedi oltre il Letimbro o sui suoi argini. Va da sé che nel malaugurato caso di inondazione le maggiori problematiche sarebbero proprio a carico di coloro che più prontamente dovrebbero intervenire.

Ne è una pallida prova l'aquitrino formatosi sotto la "struttura" descritta ne "il punto" della scorsa settimana, in un ampio corredo fotografico consultabile QUI
Il "sottotilolo" del servizio era "CHI SA PARLI": qualcuno ha parlato. L'area è quella delle Ex Fonderia Balbontin, specializzata in Ciølle e caloriferi. Chiusa. Abbandonata. Demolita. Ovviamente poi l'area fu "oggetto di un progetto": una nuova caserma dei Carabinieri, sempre in area considerata esondabile, si intende. Fortunatamente si realizzò che trattavasi dell'ennesima str ... ombazzata a salve. Troppo tardi però: i lavori erano già partiti, tanto partiti che essendo in campagna elettorale non possiamo menzionare come si converrebbe.

Dopo le foto dell'indegno acquitrino pubblicate settimana scorsa, ci saremmo aspettati un vago sopralluogo dell'ARPAL (magari c'è stato ma non ci è stato comunicato) visto che annesso alla palude seminterrata e alla struttura in cemento che fu armato, c'è una discarica a cielo aperto sotto le case. Avranno certo compiuto tutti i rilievi necessari come sempre, per accertare l'assenza di amianto e/o altre sostanze pericolose per la salute, ma non ce ne siamo accorti. Si confida probabilmente sulla vicina e modernissima centralina di monitoraggio ambientale di Corso Ricci. Sigh.

Qualche anno fa venne individuata una nuova area / fabbricato come Comando Provinciale dei Carabinieri, alle spalle della Prefettura. Ci andiamo.

Superiamo non senza difficoltà l'incomprensibile "rotonda" di Piazza Saffi, da far invidia a Escher. Parcheggiamo. Qualcosa nel cantiere si muove ma i lavori sembrano ancora in alto mare. Notiamo che, curiosamente, manca il cartello d'appalto. Giriamo, cerchiamo, ma... niente:
IL CARTELLO D'APPALTO dei lavori del Nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri di Savona proprio non c'è. In compenso, di fronte a uno degli ingressi del cantiere c'è una bella moto sportiva, caduta non si sa come a terra. Non è bella a vedersi, e per chiedere un aiuto a rialzarla ci affacciamo alla porta del cantiere, quand'ecco che scorgiamo, appoggiato ad un muro interno, LUI: l'ineffabile cartello d'appalto, deposto in un angolo, lontano da occhi indiscreti. Strano...

E' sufficiente dargli un occhiata per capire il perchè: Poteva un giornalista farne a meno? Sotto il fregio della Repubblica Italiana, leggiamo: "MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE - PROVVEDITORE INTERREGIONALE ALLE OPERE PUBBLICHE (OO.PP.) LOMBARDIA LIGURIA
- Sede COORDINATA di Genova -

APPALTO INTEGRATO PER LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO NUOVO COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI - SAVONA"
E fin qui niente di strano.

La curiosità si accende subito sotto, alla voce "IMPRESA ESECUTRICE ATI: PICALARGA Srl - Campagnano di Roma"...

Attenzione, perchè tutto si lega e si compone in forma semisferica.

Picalarga Srl. Il nome è di quelli già sentiti, e di recente. Una rapida occhiata e ritroviamo la PICALARGA SRL nel consorzio di imprese aggiudicatarie tra gli altri dell' appalto per la costruzione del Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia (Lido) che rientra nelle Grandi Opere per le celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità D'Italia finite sotto "l'ombrello" della Protezione Civile. Un Business da oltre 70 milioni di euro, pagati da Stato, Regione e Comuni. Se lo aggiudica tra le polemiche e i ricorsi delle imprese escluse il consorzio SAICAM, che sotto un vestito tutto veneziano raggruppa alcune imprese tra le quali la Angelo Intini (Bari). "Il titolare nel momento clou dell'inchiesta barese su escort e appalti sospetti in Puglia raccontò di aver usufruito della preziosa consulenza di Giampaolo TARANTINI (150mila Euro) per incontrare tra gli altri Guido Bertolaso (...) INTINI entra nell'Associazione Temporanea di Imprese SAICAM (...) La gara superò indenne i ricorsi delle imprese escluse e dell'OICE (Organizzazione di Ingegneria) in virtù delle deroghe previste per la Protezione Civile (...) La Intini figura tra le imprese mandanti insieme a Tosoni, Gemmo e PICALARGA (mandante COOPTATA) La gara, bandita nell'ottobre 2007 fu aggiudicata a febbraio 2008 (4 mesi dopo n.d.r.) con stipula del contratto il mese successivo e posa della prima pietra il 28 agosto dello stesso anno. Una cerimonia in grande stile alla quale parteciparono anche Angelo BALDUCCI e - stando ad un'intercettazione telefonica contenuta nell'ordinanza di arresto (di Balducci & co. n.d.r.) del GIP di Firenze, anche Diego Anemone (...) che si precipita a Venezia con un obiettivo preciso: conquistare la fornitura degli arredi del palazzo del Cinema di Venezia. "F.te IlSole24Ore, 16/02/2010

E' noto negli ambienti romani che contano quanto la Picalarga SRL sia ben introdotta nei palazzi della politica e della fede, più che come impresa di costruzioni, come azienda di restauro e di arredi di altissimo livello. Come nel caso di Savona, lavora spesso in associazione con la Baglioni Costruzioni, sempre di Campagnano di Roma. E' loro la realizzazione del museo dell'Auditorium della Capitale, firmato dal "nostro" Renzo Piano. Digitare "Picalarga" su Google per farsene un'idea.

A progettare il Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia, sovrainteso dall' ex Gran Visir dei Lavori Pubblici agli arresti Angelo BALDUCCI, ritroviamo manco a farlo apposta una nostra vecchia conoscenza: lo Studio di architetti 5+1 di Genova (f.te Ansa 11/03/08), che ha progettato mezza Savona, intercettatissimo dalla procura di Firenze insieme al loquace Marco Casamonti.Dev'esserci un feeling particolare tra ex repubbliche marinare. Peccato per Noli, che resta sempre fuori.

Per l'operazione l'indispensabile figura del Commissario Straordinario prende corpo nella persona dell' Ing. Antonio MAFFEY (Ansa, 31/08/07) supportato da Raffaele PACE e Fabio DE SANTIS, braccio destro di Angelo BALDUCCI "soggetto attuatore" per il G8 della Maddalena, alto funzionario del Provveditorato ai Lavori Pubblici della "Ferratella", tuttora in carcere. Anni prima l'ing. MAFFEY si era trovato in mezzo ad una brutta faccenda legata alla ristrutturazione dell'Aeroporto di Bologna finito al centro di un'inchiesta della Guardia di Finanza per sospetti favoritismi nei confronti dell'impresa che si occupava delle strutture in ACCIAIO (tipo quelle della nuova piscina di Savona, per intenderci), con conseguente lievitazione dei prezzi dei materiali ferrosi (GIP: Aurelia Del Gaudio). Venne arrestato il presidente della SAB, società di gestione dell'aeroporto bolognese. Un business da 42 miliardi di lire (1992) che vide primo classificato il proprio il progetto dell'Ing. Antonio MAFFEY (presentato dal raggruppamento catanese dei costruttori F.lli Costanzo) Si rifece la gara, e nonostante la bufera il progetto dell' Ing. MAFFEY rivinse con tutti i suoi acciai e con la Grassetto e la Gemmo Impianti (che ritroveremo manco a dirlo poi anche a Venezia - Lido (Consorzio SAICAM) f.te Ansa 23/dic/1002

Il sito "Patrimonio SOS" definisce MAFFEY come "un buon conoscitore dei problemi della città (Venezia) essendo stato il curatore statico per la ricostruzione del teatro La Fenice, andato a fuoco il 26 gennaio 1996" Ci vollero otto anni per riaprirlo, nonostante la supervisione di tali Angelo BALDUCCI Fabio DE SANTIS. (la Nuova Venezia, 12/02/2010)

Andò peggio al Teatro Petruzzelli di Bari, bruciato vivo nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991: ricostruito interamente con soldi pubblici, venne riconsegnato al comune di Bari il 7 settembre 2009, solo 17 anni dopo. Nel 2008 i lavori dell'apposita commissione di collaudo non erano ancora conclusi - dichiarava all'Ansa Angelo BALDUCCI. A firmare il collaudo statico: l'Ing. Antonio MAFFEY, "membro esperto del Consiglio superiore dei lavori pubblici" (Oice, 2006)

E Savona?

Sbirciando sul cartello d'appalto (nascosto) del Nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri, tuttora in costruzione, alla voce Progettazione Esecutiva, chi troviamo?

Si: proprio il "Dott. Ing. Antonio Maffey.

I nomi son parecchi: accanto a Maffey troviamo l'arch. Bruno Agates, con studio nel cuore di Roma, a due passi dalla sede (de luxe) Rai di Via del Babbuino, autore del progetto preliminare e definitivo per la nuova Biblioteca della Corte Costituzionale. Poi c'è il Dott. Ing. Giovanni De Stefani, casualmente di Campagnano di Roma, dove ha sede la Picalarga, capofila dei lavori. Poi c'è una Cristina Picalarga Agates, ma sarà certamente un caso.

Sempre Savona, sempre lo stesso cartello di appalto nascosto alla vista dei più, per la costruzione del Nuovo Comando Provinciale CC
C'è anche l'Architetto savonese Piergiorgio Castellari che qui in Liguria ha firmato parecchio. Con il collega Valter Cattaneo (che inaspettatamente incappò nel "niet!" dalla commissione regionale di V.I.A. sul progettone G.L.F. del non-porto di Spotorno - Noli ) l'architetto Castellari è impegnato sui fronti caldi delle Cave Ghigliazza e delle aree Piaggio a Finale Ligure. Vicino ai comitati civici e alla sinistra moderata, l'arch. Piergiorgio Castellari è incappato in un rinvio a giudizio nel giugno 2008 per abuso in atti d'ufficio e falso difeso dall'avv. Fausto Mazzitelli. Il procedimento si è chiuso il 29 giugno 2009 per prescrizione.

Sempre stando al cartellino d'appalto, il responsabile del Procedimento è il "Dott. Ing. Luigi Calvanese", funzionario del Ministero delle Infrastrfutture già titolare di diversi incarichi di consulenza per il Porto di Genova, ai tempi della gestione di Giovanni Novi. Copioso e variegato in generale l'elenco degli incarichi. Sono del Febbraio 2008 un paio di consulenze apparentemente identiche per incarico di "collaudatore nel progetto n. 2491 : REALIZZAZIONE DI UN CAPANNONE AD USO DEPOSITO MERCI CON SISTEMAZIONE DI PIAZZALE PER MOVIMENTAZIONE CONTAINERS" Stessa data (04/02/2008) due consulenze: una è per collaudo "Tecnico-amministrativo" (€ 17004,29), l'altra per collaudo "Statico" per € 31876,67. Tot: € 48.880,06 Trattandosi di un capannone / deposito. (http://www2.porto.genova.it/collaborazioni/)

Scorriamo i nomi sul cartello d'appalto "spostato", quello della costruzione del Nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri a Savona.

Alla progettazione strutturale c'è anche il "Dott. Ing. Roberto Barbieri", omonimo del direttore della OSRAM http://www.maestri.it/aprile_06/pdf/032_Art.Osram.pdf, del Vice Presidente dello Yacht Club Città di Genova e del Commissario Capo della Polizia Municipale di Albenga. Uno e trino. Più probabilmente potrebbe trattarsi del Barbieri Ing. Roberto che cura con la P&M (?) il progetto del laminatoio di Ferrania, con l'appoggio di Messina ( http://www.provincia.savona.it/Comunicazione/comunicati_singolo.asp?c=1148
)
A Savona di siderurgia certi la sanno più lunga d'un profilato.
Direttore dei Lavori è il Dott. Ing. Salvatore Buonaccorso, direttore tecnico della Soa Generali Spa Viale Brigata Bisagno, 6/4 - 16129 GENOVA, la stessa sede della "CQOP SOA Costruzioni" che vanta sedi in tutta Italia (a Milano nella lussuosa Viale Majno) ed è la prima che compare in Google digitando SOA generali Spa. Ed è proprio secondo i Carabinieri del ROS, che indagano sugli appalti del G8 e affini che la "Soa nazionale costruttori organismo di attestazione" spa, società di fatto sarebbe «occultamente riconducibile a Di Nardo Antonio» uno dei protagonisti delle intercettazioni fiorentine sulla "Cricca" quanto pare riconducibile al clan dei Casalesi

Secondo il quotidiano "La Provincia di Sondrio "Tra i soci della società figurano tra gli altri, il parlamentare del Pdl Paolo Russo e Giuseppe Mastrominico. Quest'ultimo - sostengono i carabinieri del Ros nella loro informativa inviata in procura - è cugino di Pasquale Mastrominico che, a sua volta, è cognato di Rachele Iovine, sorella del boss dei casalesi Antonio Iovine detto 'o Ninnò. Iscritta al registro della Camera di commercio di Sondrio il primo agosto del 2000, la Soa - capitale sociale mezzo milione e rotti di euro deliberato, sottoscritto e versato - nel 2005 si è trasferita a Napoli, città dove proseguono le indagini da parte della Direzione investigativa antimafia che documenta rapporti che sarebbero intercorsi tra Antonio Di Nardo e Carmine Diana, titolare della "Impregica Costruzioni srl", per gli inquirenti legato al noto Francesco Bidognetti, esponente di vertice del clan dei casalesi."
Non basta: "La "Soa" citata dall'inchiesta e rilanciata da tutti gli organi di informazione risulterebbe avere avuto sede legale nel capoluogo valtellinese ed uffici un po' in tutt'Italia (Napoli, Cagliari, Vimodrone) e operava nel campo dell'edilizia pubblica rilasciando alle imprese le attestazioni di cui avevano bisogno per poter partecipare alle gare d'appalto come previsto dal regolamento del Dpr del gennaio del 2000. Tutto in regola, almeno formalmente. Assolutamente sorpreso il presidente di Ance Sondrio Gianmaria Castelli (52 aziende, 1171 addetti): «Non sapevo neppure ci fosse una "Soa" a Sondrio e non credo neppure che i nostri associati ne siano a conoscenza. So invece che le nostre imprese utilizzano la "soa" da noi partecipata: la Cqop che ha sede a Milano con diverse filiali in Lombardia» (e non solo n.d.r.) Interessante, a questo punto, sarebbe capire se e quanti uffici pubblici hanno tra le loro carte delle certificazioni rilasciate dalla Soa in questione."

NON VORREMMO CHE TRA QUESTE CI FOSSE IL NUOVO COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI SAVONA (Che francamente non lo meritano, applicando la pazienza di Giove al lavorare in una sede decrepita come quella della quale dispongono sul ciglio del Letimbro (vedi foto del retro)
Ma nell'articolo c'è di più: Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza a Sondrio, Colonnello Marco SELMI (SO) nel corso della stessa intervista aggiunge: "avevamo individuato degli embrioni che potrebbero essere proprio un avamposto silente di potenziali "truppe di occupazione". E quindi stiamo investigando. E poi non dimentichiamo il fatto che Lecco è a due passi da qui e in quella provincia è più che documentata la presenza dei clan calabresi».
http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/118081_inchiesta_sul_g8_tracce_dei_casalesi_a_sondrio/

L'intervista è di 10 giorni fa...
Il quadro non è bello.
Per tentare di vederci chiaro senza annoiarvi, sull'incompiuta originale con palude, ci torniamo più avanti,

Che per oggi ce n'e'

Mario Molinari