Alcuni di questi, se
adeguatamente approfonditi, porterebbero
l'opinione pubblica stessa ad avvertire il
fetore della punta maleodorante dell’ iceberg (o
meglio shitberg) E quindi l'inchiesta Bertolaso
/ G8 viene soppiantata dalla narcosi di Sanremo,
che se approfondita rischia attraverso il
televoto tarocco di far scoppiare un pandemonio
sugli appalti, ma quelli della televisione
stavolta. E così, finito il Festival e dati i
tapiri, la Procura di Roma sbriglia la sua
rivincita e apre le dighe dell'inchiesta Fastweb
- Telecom Sparkle (Scaglia / Di Girolamo)
sommergendo tutti, anche in borsa. Mills è
prescritto.
E' d'uopo un disastro ecologico che catalizzi e
distolga l'attenzione. Ti ricordi le bombe /
segnale del 1993? Anzi, stiamo in zona: ti
ricordi la Haven? Te la ricordi... pensa alla
data:
- 10 aprile 1991: Moby Prince / Agip Abruzzo:
140 morti. Un strano disastro; uno dei misteri
d'Italia.
- 11 aprile 1991 (il giorno dopo) la petroliera
Haven (Amoco Milford Haven, nome completo)
esplode al largo di Multedo di Pegli per poi
finire in fiamme alla deriva nel mare di Savona.
La (strana) catastrofe ecologica del Lambro che
da Arcore – Villasanta - Monza porta fino al Po,
arriva infatti “puntualissima” dopo le vicende
Bertolaso / Balducci e quella Sanremo / televoto
(con annesso e taciuto scandalo appalti
televisivi, ancora tutto da scoprire) anche a
distogliere l'attenzione dal caso Di Girolamo /
'ndrangheta / Fastweb. Sempre le stesse
tecniche, che tragica noia. Si Sa, ma non si
hanno le prove, come diceva Pasolini prima di
morire, qualche anno fa. Oggi però, e grazie
alla Rete, piovono indizi e magari qualcosa in
più si capirà, come ad esempio che cosa ci
faceva un ELIPORTO perfettamente tenuto tra i
rottami dei silos della Lombarda Petroli di
Villasanta (Monza). Su Haven & flares affini ci
torneremo presto, e forte.
Per il momento stiamo a Savona, dove la notizia
c'è (eccome) e la diamo subito: Uomini e imprese
legate alla cricca della Protezione Civile / G8
/ Venezia, impazzano in città, anche nella lenta
costruzione del nuovo Comando Provinciale
dell'Arma dei Carabinieri, alle spalle della
Prefettura.
Ma no. MA SI!
Nella Città del Letimbro c'è sempre stata una
pervicace vocazione a costruire strutture
strategiche in aree esondabili. Questa vocazione
sta trovando nuovo vigore. Il perché (al
momento) è ancora un mistero. Polizia Stradale,
Questura, Carabinieri e Polizia Municipale hanno
le loro sedi oltre il Letimbro o sui suoi
argini. Va da sé che nel malaugurato caso di
inondazione le maggiori problematiche sarebbero
proprio a carico di coloro che più prontamente
dovrebbero intervenire.
Ne è una pallida prova l'aquitrino formatosi
sotto la "struttura" descritta ne "il punto"
della scorsa settimana, in un ampio corredo
fotografico consultabile
QUI
Il "sottotilolo" del servizio era "CHI SA
PARLI": qualcuno ha parlato. L'area è quella
delle Ex Fonderia Balbontin, specializzata in
Ciølle e caloriferi. Chiusa. Abbandonata.
Demolita. Ovviamente poi l'area fu "oggetto di
un progetto": una nuova caserma dei Carabinieri,
sempre in area considerata esondabile, si
intende. Fortunatamente si realizzò che
trattavasi dell'ennesima str ... ombazzata a
salve. Troppo tardi però: i lavori erano già
partiti, tanto partiti che essendo in campagna
elettorale non possiamo menzionare come si
converrebbe.
Dopo le foto dell'indegno acquitrino pubblicate
settimana scorsa, ci saremmo aspettati un vago
sopralluogo dell'ARPAL (magari c'è stato ma non
ci è stato comunicato) visto che annesso alla
palude seminterrata e alla struttura in cemento
che fu armato, c'è una discarica a cielo aperto
sotto le case. Avranno certo compiuto tutti i
rilievi necessari come sempre, per accertare
l'assenza di amianto e/o altre sostanze
pericolose per la salute, ma non ce ne siamo
accorti. Si confida probabilmente sulla vicina e
modernissima centralina di monitoraggio
ambientale di Corso Ricci. Sigh.
Qualche anno fa venne individuata una nuova area
/ fabbricato come Comando Provinciale dei
Carabinieri, alle spalle della Prefettura. Ci
andiamo.
Superiamo non senza difficoltà l'incomprensibile
"rotonda" di Piazza Saffi, da far invidia a
Escher. Parcheggiamo. Qualcosa nel cantiere si
muove ma i lavori sembrano ancora in alto mare.
Notiamo che, curiosamente, manca il cartello
d'appalto. Giriamo, cerchiamo, ma... niente:
IL CARTELLO
D'APPALTO dei
lavori del Nuovo Comando Provinciale dei
Carabinieri di Savona proprio non c'è. In
compenso, di fronte a uno degli ingressi del
cantiere c'è una bella moto sportiva, caduta non
si sa come a terra. Non è bella a vedersi, e per
chiedere un aiuto a rialzarla ci affacciamo alla
porta del cantiere, quand'ecco che scorgiamo,
appoggiato ad un muro interno, LUI: l'ineffabile
cartello d'appalto, deposto in un angolo,
lontano da occhi indiscreti. Strano...
E' sufficiente dargli un occhiata per capire il
perchè: Poteva un giornalista farne a meno?
Sotto il fregio della Repubblica Italiana,
leggiamo: "MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE -
PROVVEDITORE INTERREGIONALE ALLE OPERE PUBBLICHE
(OO.PP.) LOMBARDIA LIGURIA
- Sede COORDINATA di Genova -
APPALTO INTEGRATO PER LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
ED AMPLIAMENTO NUOVO COMANDO PROVINCIALE DEI
CARABINIERI - SAVONA"
E fin qui niente di strano.
La curiosità si accende subito sotto, alla voce
"IMPRESA ESECUTRICE ATI: PICALARGA Srl -
Campagnano di Roma"...
Attenzione, perchè tutto si lega e si compone in
forma semisferica.
Picalarga Srl. Il nome è di quelli già sentiti,
e di recente. Una rapida occhiata e ritroviamo
la PICALARGA SRL nel consorzio di imprese
aggiudicatarie tra gli altri dell' appalto per
la costruzione del Nuovo Palazzo del Cinema di
Venezia (Lido) che rientra nelle Grandi Opere
per le celebrazioni del 150° Anniversario
dell'Unità D'Italia finite sotto "l'ombrello"
della Protezione Civile. Un Business da oltre 70
milioni di euro, pagati da Stato, Regione e
Comuni. Se lo aggiudica tra le polemiche e i
ricorsi delle imprese escluse il consorzio
SAICAM, che sotto un vestito tutto veneziano
raggruppa alcune imprese tra le quali la Angelo
Intini (Bari). "Il titolare nel momento clou
dell'inchiesta barese su escort e appalti
sospetti in Puglia raccontò di aver usufruito
della preziosa consulenza di Giampaolo TARANTINI
(150mila Euro) per incontrare tra gli altri
Guido Bertolaso (...) INTINI entra
nell'Associazione Temporanea di Imprese SAICAM
(...) La gara superò indenne i ricorsi delle
imprese escluse e dell'OICE (Organizzazione di
Ingegneria) in virtù delle deroghe previste per
la Protezione Civile (...) La Intini figura tra
le imprese mandanti insieme a Tosoni, Gemmo e
PICALARGA (mandante COOPTATA) La gara, bandita
nell'ottobre 2007 fu aggiudicata a febbraio 2008
(4 mesi dopo n.d.r.) con stipula del contratto
il mese successivo e posa della prima pietra il
28 agosto dello stesso anno. Una cerimonia in
grande stile alla quale parteciparono anche
Angelo BALDUCCI e - stando ad un'intercettazione
telefonica contenuta nell'ordinanza di arresto
(di Balducci & co. n.d.r.) del GIP di Firenze,
anche Diego Anemone (...) che si precipita a
Venezia con un obiettivo preciso: conquistare la
fornitura degli arredi del palazzo del Cinema di
Venezia. "F.te IlSole24Ore, 16/02/2010
E' noto negli ambienti romani che contano quanto
la Picalarga SRL sia ben introdotta nei palazzi
della politica e della fede, più che come
impresa di costruzioni, come azienda di restauro
e di arredi di altissimo livello. Come nel caso
di Savona, lavora spesso in associazione con la
Baglioni Costruzioni, sempre di Campagnano di
Roma. E' loro la realizzazione del museo
dell'Auditorium della Capitale, firmato dal
"nostro" Renzo Piano. Digitare "Picalarga" su
Google per farsene un'idea.
A progettare il Nuovo Palazzo del Cinema di
Venezia, sovrainteso dall' ex Gran Visir dei
Lavori Pubblici agli arresti Angelo BALDUCCI,
ritroviamo manco a farlo apposta una nostra
vecchia conoscenza: lo Studio di architetti 5+1
di Genova (f.te Ansa 11/03/08), che ha
progettato mezza Savona, intercettatissimo dalla
procura di Firenze insieme al loquace Marco
Casamonti.Dev'esserci un feeling particolare tra
ex repubbliche marinare. Peccato per Noli, che
resta sempre fuori.
Per l'operazione l'indispensabile figura del
Commissario Straordinario prende corpo nella
persona dell' Ing. Antonio MAFFEY (Ansa,
31/08/07) supportato da Raffaele PACE e Fabio DE
SANTIS, braccio destro di Angelo BALDUCCI
"soggetto attuatore" per il G8 della Maddalena,
alto funzionario del Provveditorato ai Lavori
Pubblici della "Ferratella", tuttora in carcere.
Anni prima l'ing. MAFFEY si era trovato in mezzo
ad una brutta faccenda legata alla
ristrutturazione dell'Aeroporto di Bologna
finito al centro di un'inchiesta della Guardia
di Finanza per sospetti favoritismi nei
confronti dell'impresa che si occupava delle
strutture in ACCIAIO (tipo quelle della nuova
piscina di Savona, per intenderci), con
conseguente lievitazione dei prezzi dei
materiali ferrosi (GIP: Aurelia Del Gaudio).
Venne arrestato il presidente della SAB, società
di gestione dell'aeroporto bolognese. Un
business da 42 miliardi di lire (1992) che vide
primo classificato il proprio il progetto
dell'Ing. Antonio MAFFEY (presentato dal
raggruppamento catanese dei costruttori F.lli
Costanzo) Si rifece la gara, e nonostante la
bufera il progetto dell' Ing. MAFFEY rivinse con
tutti i suoi acciai e con la Grassetto e la
Gemmo Impianti (che ritroveremo manco a dirlo
poi anche a Venezia - Lido (Consorzio SAICAM)
f.te Ansa 23/dic/1002
Il sito "Patrimonio SOS" definisce MAFFEY come
"un buon conoscitore dei problemi della città
(Venezia) essendo stato il curatore statico per
la ricostruzione del teatro La Fenice, andato a
fuoco il 26 gennaio 1996" Ci vollero otto anni
per riaprirlo, nonostante la supervisione di
tali Angelo BALDUCCI Fabio DE SANTIS. (la Nuova
Venezia, 12/02/2010)
Andò peggio al Teatro Petruzzelli di Bari,
bruciato vivo nella notte tra il 26 e il 27
ottobre 1991: ricostruito interamente con soldi
pubblici, venne riconsegnato al comune di Bari
il 7 settembre 2009, solo 17 anni dopo. Nel 2008
i lavori dell'apposita commissione di collaudo
non erano ancora conclusi - dichiarava all'Ansa
Angelo BALDUCCI. A firmare il collaudo statico:
l'Ing. Antonio MAFFEY, "membro esperto del
Consiglio superiore dei lavori pubblici" (Oice,
2006)
E Savona?
Sbirciando sul cartello d'appalto (nascosto) del
Nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri,
tuttora in costruzione, alla voce Progettazione
Esecutiva, chi troviamo?
Si: proprio il "Dott. Ing. Antonio Maffey.
I nomi son parecchi: accanto a Maffey troviamo
l'arch. Bruno Agates, con studio nel cuore di
Roma, a due passi dalla sede (de luxe) Rai di
Via del Babbuino, autore del progetto
preliminare e definitivo per la nuova Biblioteca
della Corte Costituzionale. Poi c'è il Dott.
Ing. Giovanni De Stefani, casualmente di
Campagnano di Roma, dove ha sede la Picalarga,
capofila dei lavori. Poi c'è una Cristina
Picalarga Agates, ma sarà certamente un caso.
Sempre Savona, sempre lo stesso cartello di
appalto nascosto alla vista dei più, per la
costruzione del Nuovo Comando Provinciale CC
C'è anche l'Architetto savonese Piergiorgio
Castellari che qui in Liguria ha firmato
parecchio. Con il collega Valter Cattaneo (che
inaspettatamente incappò nel "niet!" dalla
commissione regionale di V.I.A. sul progettone
G.L.F. del non-porto di Spotorno - Noli )
l'architetto Castellari è impegnato sui fronti
caldi delle Cave Ghigliazza e delle aree Piaggio
a Finale Ligure. Vicino ai comitati civici e
alla sinistra moderata, l'arch. Piergiorgio
Castellari è incappato in un rinvio a giudizio
nel giugno 2008 per abuso in atti d'ufficio e
falso difeso dall'avv. Fausto Mazzitelli. Il
procedimento si è chiuso il 29 giugno 2009 per
prescrizione.
Sempre stando al cartellino d'appalto, il
responsabile del Procedimento è il "Dott. Ing.
Luigi Calvanese", funzionario del Ministero
delle Infrastrfutture già titolare di diversi
incarichi di consulenza per il Porto di Genova,
ai tempi della gestione di Giovanni Novi.
Copioso e variegato in generale l'elenco degli
incarichi. Sono del Febbraio 2008 un paio di
consulenze apparentemente identiche per incarico
di "collaudatore nel progetto n. 2491 :
REALIZZAZIONE DI UN CAPANNONE AD USO DEPOSITO
MERCI CON SISTEMAZIONE DI PIAZZALE PER
MOVIMENTAZIONE CONTAINERS" Stessa data
(04/02/2008) due consulenze: una è per collaudo
"Tecnico-amministrativo" (€ 17004,29), l'altra
per collaudo "Statico" per € 31876,67. Tot: €
48.880,06 Trattandosi di un capannone /
deposito.
(http://www2.porto.genova.it/collaborazioni/)
Scorriamo i nomi sul cartello d'appalto
"spostato", quello della costruzione del Nuovo
Comando Provinciale dei Carabinieri a Savona.
Alla progettazione strutturale c'è anche il
"Dott. Ing. Roberto Barbieri", omonimo del
direttore della OSRAM
http://www.maestri.it/aprile_06/pdf/032_Art.Osram.pdf,
del Vice Presidente dello Yacht Club Città di
Genova e del Commissario Capo della Polizia
Municipale di Albenga. Uno e trino. Più
probabilmente potrebbe trattarsi del Barbieri
Ing. Roberto che cura con la P&M (?) il progetto
del laminatoio di Ferrania, con l'appoggio di
Messina (
http://www.provincia.savona.it/Comunicazione/comunicati_singolo.asp?c=1148
)
A Savona di siderurgia certi la sanno più lunga
d'un profilato.
Direttore dei Lavori è il Dott. Ing. Salvatore
Buonaccorso, direttore tecnico della Soa
Generali Spa Viale Brigata Bisagno, 6/4 - 16129
GENOVA, la stessa sede della "CQOP SOA
Costruzioni" che vanta sedi in tutta Italia (a
Milano nella lussuosa Viale Majno) ed è la prima
che compare in Google digitando SOA generali
Spa. Ed è proprio secondo i Carabinieri del ROS,
che indagano sugli appalti del G8 e affini che
la "Soa nazionale costruttori organismo di
attestazione" spa, società di fatto sarebbe
«occultamente riconducibile a Di Nardo Antonio»
uno dei protagonisti delle intercettazioni
fiorentine sulla "Cricca" quanto pare
riconducibile al clan dei Casalesi
Secondo il quotidiano "La Provincia di Sondrio
"Tra i soci della società figurano tra gli
altri, il parlamentare del Pdl Paolo Russo e
Giuseppe Mastrominico. Quest'ultimo - sostengono
i carabinieri del Ros nella loro informativa
inviata in procura - è cugino di Pasquale
Mastrominico che, a sua volta, è cognato di
Rachele Iovine, sorella del boss dei casalesi
Antonio Iovine detto 'o Ninnò. Iscritta al
registro della Camera di commercio di Sondrio il
primo agosto del 2000, la Soa - capitale sociale
mezzo milione e rotti di euro deliberato,
sottoscritto e versato - nel 2005 si è
trasferita a Napoli, città dove proseguono le
indagini da parte della Direzione investigativa
antimafia che documenta rapporti che sarebbero
intercorsi tra Antonio Di Nardo e Carmine Diana,
titolare della "Impregica Costruzioni srl", per
gli inquirenti legato al noto Francesco
Bidognetti, esponente di vertice del clan dei
casalesi."
Non basta: "La "Soa" citata dall'inchiesta e
rilanciata da tutti gli organi di informazione
risulterebbe avere avuto sede legale nel
capoluogo valtellinese ed uffici un po' in
tutt'Italia (Napoli, Cagliari, Vimodrone) e
operava nel campo dell'edilizia pubblica
rilasciando alle imprese le attestazioni di cui
avevano bisogno per poter partecipare alle gare
d'appalto come previsto dal regolamento del Dpr
del gennaio del 2000. Tutto in regola, almeno
formalmente. Assolutamente sorpreso il
presidente di Ance Sondrio Gianmaria Castelli
(52 aziende, 1171 addetti): «Non sapevo neppure
ci fosse una "Soa" a Sondrio e non credo neppure
che i nostri associati ne siano a conoscenza. So
invece che le nostre imprese utilizzano la "soa"
da noi partecipata: la Cqop che ha sede a Milano
con diverse filiali in Lombardia» (e non solo
n.d.r.) Interessante, a questo punto, sarebbe
capire se e quanti uffici pubblici hanno tra le
loro carte delle certificazioni rilasciate dalla
Soa in questione."
NON VORREMMO CHE TRA QUESTE CI FOSSE IL NUOVO
COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI SAVONA
(Che francamente non lo meritano, applicando la
pazienza di Giove al lavorare in una sede
decrepita come quella della quale dispongono sul
ciglio del Letimbro (vedi foto del retro)
Ma nell'articolo c'è di più: Il Comandante
Provinciale della Guardia di Finanza a Sondrio,
Colonnello Marco SELMI (SO) nel corso della
stessa intervista aggiunge: "avevamo individuato
degli embrioni che potrebbero essere proprio un
avamposto silente di potenziali "truppe di
occupazione". E quindi stiamo investigando. E
poi non dimentichiamo il fatto che Lecco è a due
passi da qui e in quella provincia è più che
documentata la presenza dei clan calabresi».
http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/118081_inchiesta_sul_g8_tracce_dei_casalesi_a_sondrio/
L'intervista è di 10 giorni fa...
Il quadro non è bello.
Per tentare di vederci chiaro senza annoiarvi,
sull'incompiuta originale con palude, ci
torniamo più avanti,
Che per oggi ce n'e'
Mario
Molinari
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