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Delibere Giunta e Consiglio (20) - Albo pretorio Comune di Loano

Da 8 mesi il sindaco non va in giunta

Senza precedenti nella storia loanese

Dino Sandre, consigliere troppo diligente, elenca le promesse mancate

 

  

di Gilberto Costanza

Loano – Il Consigliere comunale Dino Sandre ci ha fatto pervenire copia del  suo intervento fatto nel corso della discussione della mozione presentata dal gruppo consiliare di minoranza lista civica “E’ Loano”, ad oggetto: “Censura per l’operato del Sindaco e della Giunta Comunale”, discussa nell’ultimo Consiglio comunale del 22 febbraio 2010. In attesa che siano esposte all’Albo pretorio del Comune di Loano le delibere del citato consiglio comunale, anticipiamo la pubblicazione del testo inerente l’intervento integrale del Consigliere Dino Sandre: 

“Premetto che il mio intervento sarà una lettura della cosi detta “politica del fare” di questa Amm.ne con richiami su alcuni aspetti finanziari.

Le promesse e gli impegni che il Sindaco si era assunto  nel programma elettorale e che si ribadiscono ogni anno nelle linee programmatiche  di mandato si possono sintetizzare in tre punti :

 ·    Riqualificazione, Infrastrutture e Monitoraggio del territorio  sotto il profilo edilizio nel rispetto dell'ambiente. (Il tutto nell'interesse della collettività). Se con queste premesse andiamo ad analizzare il lavoro e le scelte di questi quasi quattro anni non possiamo che riscontrare che gli obiettivi più importanti sono  stati disattesi o in forte ritardo sui tempi prefissati.

·    Le grandi opere quali la diga soffolta di ponente e la conseguente realizzazione della passeggiata sono state rinviate. Il piano integrato dei parcheggi è sparito dalla programmazione. Di una  viabilità alternativa alla via Aurelia non si è più fatta parola. Per le rotonde i tempi di esecuzione  si stanno allungando a dismisura portandoci  tra gli ultimi comuni della provincia ad essersi dotato di rotonde.

 ·    La realizzazione della palestra delle Scuole Mazzini è ancora solo sulla carta. La riqualificazione e pavimentazione dei  “caruggetti orbi”, il rifunzionamento della Torre Pentagonale, l'adeguamento per la prevenzione degli incendi di Palazzo Doria, la sistemazione e l'allargamento di via delle Olivette, l'allargamento di via Bulasce sono rimaste solo buone intenzioni, che compaiono e scompaiono dai programmi triennali delle Opere Pubbliche che ogni anno l'Amministrazione porta in Consiglio Comunale, che ogni anno vengono  cambiati ed approvati, spostando gli impegni da un'annualità all'altra, dilatando i tempi di realizzazione e di conseguenza aumentando i costi.

Se poi andiamo a vedere le Opere Pubbliche di recente realizzazione quali la diga soffolta, la passeggiata, il caruggio centrale e piazza Italia, queste richiedono già interventi di manutenzione.

L'unico parcheggio pubblico di una certa dimensione è stato realizzato  lontano dal centro, quasi due chilometri,  e non essendo servito da una navetta, che consenta il trasporto in centro e viceversa, è poco utilizzato. Anche i quattro parcheggi per disabili sono inutilizzati per lo stesso motivo.

La salvaguardia del territorio e dell'ambiente è sotto gli occhi di tutti.

Dino SANDRE
Dino SANDRE

La superficiale e disattenta approvazione di permessi di costruire delle cosiddette  “case agricole”,  ha silenziosamente autorizzato illecite interpretazioni e strumentalizzazioni delle norme, trasformando un'occasione per riqualificare l'ambiente ed il territorio in una serie di abusi edilizi, disattendendo  e snaturando gli obiettivi del legislatore, trasformando la zona da agricola a residenziale.

Alle sua parole a proposito dei nuovi insediamenti  “che dovranno essere realisticamente premiati per la cura, la conduzione del fondo e la salvaguardia del territorio”, dovremmo aggiungere per dovere di cronaca recente,  “ per quei pochi” che hanno rispettato le regole, visto il gran numero di abusi ormai realizzati e riscontrati dai tardivi controlli effettuati.

 Strettamente legato alla tutela dell'ambiente è il verde pubblico, limitato da questa Amministrazione ad una piantumazione di solo valore decorativo urbano a fronte di abbattimenti di alberi di alto fusto che stanno scomparendo dal paesaggio loanese.

Ugualmente per la salvaguardia delle spiagge, risorsa fondamentale nel panorama economico loanese. Se da un lato si è cercato di salvarle dall'erosione del mare con la costruzione della diga,  che a dieci anni dalla sua conclusione  necessita già di interventi di manutenzione per 395.000 euro. Interventi programmati per il  primo semestre del 2009 e purtroppo  non realizzati, dall'altra si sono imbottite di materiale sabbioso che non  ha certo contribuito a migliorare la qualità degli arenili.

Sotto l'aspetto finanziario, dobbiamo sottolineare l'abituale utilizzo degli Oneri di Urbanizzazione per coprire gli Squilibri di Bilancio in parte corrente e non per investimenti. Certo questo è autorizzato da una deroga alla legge , ma di questo passo chiedo chi e quando andrà a realizzare le Opere di Urbanizzazione? 

Il non rispetto del Patto di Stabilità Interno per il 2009 ed  il fallito tentativo di rientrare nel Patto  con la vendita di Villa Italia e con l'ipotetica chiusura del contenzioso  con la Società San Lazzaro, comporterà  sanzioni al Comune, che lo penalizzerà dal punto di vista programmatico, organico e finanziario per tutto il 2010.

La  telenovela  San Lazzaro, che dura ormai da diciotto anni, merita un inciso non tanto sulla vicenda, di cui avremo modo di parlare in altre sedute, ma su come l'Amministrazione informa gli organi comunali. Ci siamo accorti della volontà dell'Amministrazione di voler raggiungere un accordo con la San Lazzaro nell'Assestamento Generale al Bilancio di Previsione 2009  del 19 Novembre scorso, e già in allora sottolineammo e lamentammo il modo non certo rispettoso del principio di trasparenza e  di pubblicità su cui si basano gli atti del Comune ,  visto che a fronte di un probabile accordo con la Società suddetta, quantificato in 241.000 euro inseriti in bilancio,  non si è mai informato il consiglio, la minoranza, la commissione istituita ad hoc e tanto meno  i cittadini.

Tornando al non rispetto del Patto di Stabilità e alle conseguenti sanzioni previste dalla legge finanziaria queste comporteranno un  ulteriore rallentamento se  non il blocco  dei progetti annunciati, compresi quelli di normale amministrazione,  di cui   la pulitura del torrente Nimbalto a monte della via Aurelia, ne è un primo esempio.

Inoltre Signor Sindaco, Lei , una volta eletto Presidente della Provincia, aveva annunciato che avrebbe dedicato al Comune di Loano un giorno alla settimana, che aveva individuato nel giovedì.   Giustamente in quanto è proprio il giovedì che solitamente  si riunisce la Giunta Comunale. Ebbene dai verbali delle riunioni  di giunta di questi ultimi  mesi la Sua presenza alle riunioni  risulta assente dal 25 Giugno del 2009. Otto mesi esatti.

Assenza giustificata e comprensibile, considerato l'importante carica che ricopre in provincia, ma non certo onesta  e corretta  nei confronti dei cittadini che l'hanno votata. Ancora meno nei confronti della giunta stessa, visto che è il Sindaco che  la deve convocare e presiedere.

Anche in questa occasione dispiace  appurare come  l' impegno preso non venga rispettato. E  voglio rammentarle l'art.34 dello Statuto,  riguardante la carica del Vicesindaco,  al 2° capoverso,  dove si afferma che  il Vicesindaco sostituisce  il Sindaco in caso di assenza o di impedimento temporaneo. Mi pare più che  accertato che la sua non è un'assenza e tanto meno un impedimento temporaneo.

Per questi motivi, per quelli che precedentemente hanno espresso gli altri consiglieri le chiedo di riflettere sulla nostra richiesta e di fare  una scelta responsabile, onesta  e  rispettosa  nei confronti della città e soprattutto di se stesso.”

 

·        Riflessioni e domande

Con metodica  e scrupolosa cronologia, il consigliere Sandre ha evidenziato che gli obiettivi più importanti sono stati disattesi o in forte ritardo sui tempi prefissati citando: la diga soffolta di ponente e la conseguente realizzazione della passeggiata (rinviati “sine die”); sparito dalla programmazione il piano integrato dei parcheggi pubblici (specialmente a mare della linea ferroviaria) e così pure la viabilità alternativa all’Aurelia; la palestra delle Scuole Mazzini rimane sulla carta; la riqualificazione e pavimentazione del centro storico “caruggi orbi”, la sistemazione e allargamento di via delle Olivette, l’allargamento di via Bulasce sono rimaste “solo buone intenzioni”.

Sulla salvaguardia del territorio e dell’ambiente ha posto in rilievo “l’affaire Piani aziendali agricoli” dei permessi di costruire delle cosiddette “case agricole” che, “salvo pochi”, si sono caratterizzati con una serie di tanti abusi edilizi con la conseguente trasformazione di zone agricole in residenziali. 

La cattiva gestione della sabbia “abbancata” in via degli Alpini (in sfregio a leggi) e poi, con escamotaggi pirandelliani, la scandalosa sistemazione in “trincea” di due metri su tutto il litorale loanese. Il tutto con costi esorbitanti di migliaia di euro, spesi male e “buttati al vento”. E dire che l’assessore Luigi Pignocca, in un consiglio comunale, dichiarò che “l’operazione sabbia” non sarebbe costata un euro alla collettività. 

L’Amministrazione Vaccarezza potrebbe inoltre farsi parte diligente  nell’informare la cittadinanza sui costi reali sostenuti con la pubblicazione degli stessi sul periodico del Comune Qui, Palazzo Doria.

Giusto rilievo su il non rispetto del Patto di Stabilità interno per il 2009 e sicuramente per il 2010 (siamo ai primi di marzo 2010 e il Bilancio di previsione non è stato ancora portato all’approvazione del Consiglio). Quali i motivi di detto ritardo? I signori amministratori sono in attesa di una “leggina fatta ad hoc” dal governo?

A proposito, gli amministratori si sono ridotti l’indennità del 30% dal 2009, come previsto dalla normativa?

Giusta citazione della “telenovela” della Società San Lazzaro S.p.A. che gestisce l’acquedotto comunale dal 1992 la quale, come ricordato, sarà oggetto di interpellanza nel prossimo consiglio comunale. Anche questa destinata a diventare “l’affaire acquedotto”, da porre sotto la lente d’ingrandimento, in cui potrebbero evidenziarsi fatti e circostanze da interessare la Procura della Repubblica di Savona

Il Consigliere Sandre  ha dimostrato di fare la sua parte, ovvero il controllo demandato all’opposizione che si addice una sana democrazia, nell’interesse superiore dei cittadini, al di fuori di sterili discussioni di impostazione partitica.

 

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza.@alice.it