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Risposta a Massimo Bianco

A COSA SERVONO GLI STOP DIDATTICI?

E PERCHE’ GLI INSEGNANTI LAVORANO COSI’ POCO?

ECCO A VOI ALCUNI MALI DELLA SCUOLA.

 

di Franco Xibilia Esecutivo Cobas scuola Savona

L'articolo di Massimo Bianco apparso su Trucioli Savonesi è un concentrato di luoghi comuni e stereotipi da barzelletta sugli insegnanti..vedi.

E' impossibile rispondere seriamente a un pezzo provocatorio e infarcito di inesattezze.

Toccherò quindi solo alcuni punti,con l'obiettivo di dimostrare la pregiudizialità dell'autore.

1) Prima di tutto lo stop didattico. Sono contrario come il 90% dei docenti. Quando i docenti vengono interpellati,rispondono come quel "professore serio" di cui parla Bianco. Il problema è che Bianco ha un'idea irrealistica della scuola e dunque non si è accorto che la democrazia scolastica è andata scemando.

Dopodichè, i 5 gg. a disposizione delle singole scuole ci sono sempre stati e ogni scuola ne dispone a piacimento. Se però Bianco si è accorto che i 5 gg. sono spalmati su tre settimane in molti istituti, vuol dire che non c'è lo stop didattico.

2) Il lavoro degli insegnanti. Gli insegnanti lavorano perfino troppo e sono pagati poco in relazione al loro reale lavoro.Lo ha stabilito il Tar Lazio già negli anni 80, quando si lavorava di meno, rapportando la settimana del docente a 30-40 ore settimanali. Ma Bianco vive nel suo mondo stellato. Non si è accorto, ad esempio, che le ore a disposizione non ci sono più e oggi, addirittura, si chiede ai docenti di accogliere illegittimamente nelle loro classi gli alunni di altre classi con il docente legittimamente assente.

Bianco non dice nulla sul licenziamento effettivo di decine di migliaia di docenti precari da parte della Gelmini, docenti precari con anni e anni di servizio e una media età anagrafica.

Non dice o non sa che sono state accorpate migliaia di classi e che oggi nella scuola superiore (l' ordine di scuola di cui parla e che sembra identificare con la scuola stessa) vi sono classi con 30 e più alunni,difficili da gestire e in violazione delle leggi sulla capienza delle aule e sulla sicurezza.

3)Queste poche note per rispondere a un articolo che non vuole essere oggettivo, perchè affetto da pregiudizio congenito verso i docenti. Semmai, prendiamo di mira(ma senza altri stereotipi) la carenza educativa delle famiglie e la mancanza dei valori nei ragazzi. Nelle scuole superiori, sia ben chiaro che i docenti svolgono solo i 36 gg. di ferie estive, perchè impegnati negli esami di stato.

La chiusura dell'attività scolastica a giugno è voluta dallo Stato, non dai docenti.

I compiti in classe?? Solo nella scuola media, conosco docenti di matematica che passano il fine settimana a correggere le verifiche. Le gite all'estero? Sono d'accordo con Bianco: non si devono fare,ma non perchè lo dice la Gelmini, ma perchè costano troppo e non sono sempre educative. Nelle scuole medie, non ci sono gite, ma visite guidate e viaggi di istruzione. Quelli che consiglierei all'autore, che non si accorge del precipizio in cui l'attuale governo sta facendo scivolare la scuola pubblica, per fortuna sinora salvata dagli insegnanti.

           Franco Xibilia Esecutivo Cobas scuola Savona

RISPONDE MASSIMO BIANCO

Rispondo brevemente a Xibilia circa lo stop didattico: i cinque giorni di stop ci sono da sempre? Non quando a scuola ci andavo io. Che poi molti professori sono contrari l'ho scritto io stesso, peccato però che quasi nessun istituto vi rinunci. Infine l'affermazione "se i 5gg sono spalmati su tre settimane in molti istituti, vuol dire che non c'è lo stop didattico" è un nonsense: spalmati o no comunque le scuole si fermano per cinque giorni.

Quanto ai punti successivi prendo atto di quanto afferma Xibilia, lo ringrazio per l'informazione che le ore a disposizione sono state abolite, concordo con lui che classi di 30 e più alunni sono difficile da gestire e che crearle è stato un grave errore e lo assicuro che sono dispiaciutissimo per l'ingiusta situazione dei precari, che però nulla centra con quanto da me sostenuto: resto dunque del mio parere su tutto.

Massimo Bianco.