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DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato semplicemente "ALTER")
CINQUANTUNESIMA PARTE

di Aldo Pastore
Aldo Pastore

ALTER:  Sei ancora arrabbiato con me, Aldo?

 

ALDO:  No! E perché avrei dovuto esserlo?

 

ALTER:  Beh, Aldo! La scorsa settimana mi hai quasi cacciato da casa!

Ti sei dimostrato infastidito nei miei confronti e non mi hai più consentito di replicare alle tue argomentazioni!

 

ALDO: Niente affatto, Alter! Io non solo ti consento di parlare, ma, addirittura, ho piacere di dialogare e, talvolta, di polemizzare con te!

Ad una condizione, però! Non accetto che, di fronte a problemi ed argomenti seri (quali sono quelli che abbiamo di fronte) tu ricorra a banali e futili battute pseudo-umoristiche, che ci portano fatalmente ad andare “fuori tema” ed a cadere in uno sterile  e dannoso qualunquismo.


Aldo Pastore

ALTER:  D’accordo, Aldo!  Vedo di darmi una regolata, anche se mi è un po’ difficile adeguarmi ai tuoi seriosi comportamenti! Tu sai come la penso io: ogni argomento (anche più serio) va trattato con una punta di umorismo; cerca di ricordarti, in proposito, che, da che mondo è mondo, le persone più serie sono stati costantemente gli Autori Comici!

Comunque, procediamo, Aldo!

Se ben ricordo, dovremmo incominciare a discutere sul FUTURO IMPIEGO DELL’ ENERGIA EOLICA, al fine di superare, per quanto possibile, I LIMITI ED I DIFETTI dell’attuale utilizzo di questa importante Risorsa Energetica.

 

ALDO: Benissimo, Alter! Ed allora, ti dirò subito che E’ NECESSARIO INCENTIVARE LA RICERCA SCIENTIFICA, AL FINE DI INNOVARE NEL SETTORE TECNOLOGICO; OCCORRONO, in altri termini, NUOVI IMPIANTI EOLICI, al fine di superare, con una certa rapidità, ma anche con una rigorosa logica scientifica, i limiti attuali.

E gli esempi non mancano in tal senso, caro Alter!

Proprio un mese fa (27 Gennaio 2010) il designer Philippe Starck e l’Amministratore Delegato della “PRAMAC” Paolo Campinoti hanno presentato alla TRIENNALE DI MILANO le loro innovative Pale Eoliche (MICROTURBINE è la definizione tecnica), destinate a risolvere, o a incominciare a risolvere, due problemi:

- UTILIZZO DEL VENTO COME  FONTE D’ENERGIA

- LA DISSIMULAZIONE DELL’ASPETTO INGOMBRANTE, “ESTETICAMENTE INQUINANTE”, DEI GENERATORI DI ENERGIA EOLICA.

Per la verità, caro Alter, questo avvenimento è stata l’ultima pagina di una storia Eco-Estetico-Industriale, iniziata nel 2008, allorquando, durante il Salone del Mobile Milanese, venne esposto nel CORTILE DEL FILERETE ALL’UNIVERSITA’ STATALE, il prototipo della Piccola Pala Domestica di  Philippe Starck; si trattava di un oggetto aggraziato e minuscolo (non raggiungeva il metro di altezza) ad ASSE DI ROTAZIONE VERTICALE, ANZICHE’ ORIZZONTALE:  un' assoluta novità, per renderlo indipendente dalla direzione del vento e consentirgli di sfruttare  anche le turbolenze!

ALTER: Ma, Aldo, si tratta di Microturbine, che possono essere indicate per usi domestici e non possono certo configurarsi come centrali eoliche!

Dimmi comunque le novità emerse dalla presentazione del PROGETTO STARCK alla Triennale di Milano!

 

ALDO: Eccoti accontentato, Alter! Ti ho portato il disegno dei due Modelli di Microturbine presentati:

Aldo Pastore

. La PRIMA MICROTURBINA è alta 90 cm; è capace di produrre 400 WATT all’ora, in condizioni ottimali (vale a dire con un vento che soffia a 14 m al secondo); il suo costo è pari a 2.500 Euro;

 

 . La SECONDA  è alta 140 cm ed è capace di generare 1 KWATT all’ora ed il  suo costo è di 3.500 Euro.

Come vedi, Alter, si tratta di turbine che riuniscono, nel loro contesto, la DIMENSIONE MODESTA, l’ELEGANZA DEL DESIGN, la SILENZIOSITA’ DEL MECCANISMO e l’EFFICIENZA ENERGETICA: sono doti che le rendono adatte (ed, addirittura, ideali) per le Aree Urbane!

Si tratta, ovviamente, come tu hai detto, di Microturbine ad Uso Domestico; ma questo, Alter, non è che il primo passo; non vi è dubbio che potrà diventare concreta realtà il SOGNO DI STARCK e cioè che, nel prossimo futuro, si possa arrivare ad acquistare le mini-pale domestiche al Super-Market; in secondo luogo, la strada imboccata da Starck, rivolta alla creazione di Turbine a Rotazione Verticale (e non più: Orizzontale) potrà consentirci, in tempi sufficientemente brevi, di pervenire alla creazione di turbine destinate, anche, all’uso urbano ed industriale.

 

ALTER: La proposta è estremamente interessante, Aldo, anche se…in questo momento è difficile fare corrette e fondate previsioni per il futuro!

 

ALDO: Ma, andiamo oltre, Alter!

E’ giunta l’ora del BOOM PER L’EOLICO OFFSHORE!

La potenza globale, installata a livello continentale, crescerà, infatti, ad un tasso medio del 32 PER CENTO L’ANNO nel prossimo decennio, passando dagli attuali 2.000 MEGAWATT a circa 55.000 MEGAWATT nel 2020; quanto basta, cioè, per coprire i consumi medi di ben 37 milioni di utenze domestiche nel vecchio Continente!

ALTER: Ma, da quale fonte hai preso questi dati, Aldo?

 

ALDO: Si tratta di una PREVISIONE DEL RAPPORTO “INTERNATIONAL OFFSHORE WIND MARKET 2020”, elaborata da ODS PETRODATA, che ha analizzato oltre 700 progetti in corso.

Gli investimenti in conto capitale nel settore sono stati stimati in circa 61,4 Miliardi di Dollari entro il 2014 ed a circa il doppio nel periodo 2016-2020.

Nonostante la crisi internazionale del mercato finanziario ed altri vincoli che, finora, hanno limitato lo sviluppo dell’ EOLICO OFFSHORE, secondo gli analisti di ODS-PETRODATA, il momento è più che buono per la realizzazione di grandi progetti industriali nel settore.

 

ALTER: Ma…Aldo, io ho qualche dubbio sulla possibilità di realizzare, in concreto, questi mega-progetti in ambito continentale ed, in particolare nella nostra Italia ed, addirittura, nella nostra piccola Liguria!

Tu sai benissimo che l’ATTUALE MODELLO OFFSHORE presuppone impianti eolici realizzati su di una base situata ad una  profondità marina non superiore a 30-50 metri e, quindi, vicina alla costa; occorrono, in altri termini, BASSI FONDALI MARINI; questi, per quanto ne so, sono scarsi nel Tirreno, nello Ionio ed in una parte consistente dell’Adriatico; ti dirò di più: essi sono quasi inesistenti nella nostra Liguria, caratterizzata, com’è da coste ad alti fondali!

 

ALDO: E’ vero quanto stai dicendo, Alter! Ma, anche nel Settore Offshore, stanno emergendo innovativi progetti!

Ad esempio: la Società Statunitense PRINCIPLE POWER ha già  elaborato un progetto (denominato WIND  FLOAT), che prevede la creazione di una STRUTTURA GALLEGGIANTE IN ALTO MARE, sulla quale possono essere installate Turbine Eoliche ad alta potenzialità energetica (fino a 10 MW); tanto per fartene un’idea, Alter, desidero evidenziarti che le turbine, attualmente utilizzate per la generazione eolica off-shore hanno una potenza limitata a circa 3-4 MW; per di più (così come emerge dalla fotografia che porto alla tua attenzione) per raggiungere, attualmente, una sufficiente resa  energetica è necessario prevedere e costruire, in prossimità della riva marina, una lunga catena di torri eoliche, con piloni di altezza compresa tra i 90 ed i 110 metri e con pale di diametro variabile tra i 100 ed i 120 metri; lascio immaginare a te la devastazione ambientale, che viene a sommarsi alla scarsa efficienza produttiva.

Aldo Pastore

Al contrario, le Strutture Galleggianti del Futuro potranno condurre, contemporaneamente, ad una significativa potenzialità energetica e ad un azzeramento degli squilibri ambientali.

 

ALTER:  Vorrei augurarmelo, Aldo! Ma, non hai con te una foto di una STRUTTURA GALLEGGIANTE, tanto da farmi chiarire le idee sulla sua forma e, soprattutto, sul contesto marino nel quale essa viene ad inserirsi?

 

ALDO:  Certamente, Alter! Eccola:

Aldo Pastore

ALTER:  Tutto questo è meraviglioso, Aldo…ma, a differenza della scorsa settimana, ora sono io ad aver qualche dubbio e ad avanzare le mie molte perplessità: tu sai che io amo profondamente il Mare e non vorrei che egli fosse, in qualche modo, deturpato dalle iniziative della mente umana; in altri termini, non vorrei assistere al passaggio dell’alterazione del paesaggio della Terra Ferma al sovvertimento della biodinamica marina.

Tu sai benissimo che NETTUNO possiede, attraverso il suo tridente, ampie possibilità di rivincita nei confronti dell’HOMO SAPIENS!

In termini concreti ed uscendo fuori dalla metafora, temo che con l’avvento dell’eolico offshore (nelle due forme da te indicate: quella attuale e quella avveniristica), si pervenga, ancora una volta, all’alterazione del RAPPORTO SPIAGGIA-MARE, con tutte le conseguenze che noi abbiamo già ampiamente discusso il 12 Giugno 2009, allorquando abbiamo  esaminato il problema dell’EROSIONE DELLE NOSTRE SPIAGGE MARINE.

Certamente, l’argomento, da te ora posto, va attentamente esaminato, Alter!   

Ma, avviamoci alla conclusione, perché il tempo stringe!

Cerchiamo di giungere ad una Sintesi Finale Condivisa sull’intero argomento che, oggi, abbiamo deciso di affrontare.

 

ALTER: La condivisione la dobbiamo raggiungere al nostro interno, Aldo, e, quindi almeno tra noi due; al di fuori del nostro ristretto ambito, non so, francamente, quanto questa  Sintesi Conclusiva  possa essere condivisa!

Avanti, dunque! Fammi una PROPOSTA FINALE SUL FUTURO IMPIEGO DELL’ENERGIA EOLICA

 

ALDO:  Eccola, Alter:

1) Il vento produce energia assolutamente pulita; inoltre, esso è una fonte energetica inesauribile ed abbondantemente diffusa in tutto il mondo (sia pure con notevoli differenze locali);

 

2) di conseguenza, l’energia eolica va utilizzata, al fine di contribuire alla nascita della “GREEN-ECONOMY” e quindi, al benessere dell’umanità del futuro;

 

3) tuttavia, attualmente, l’energia eolica presenta dei limiti di efficienza produttiva, nel senso che può essere utilizzata positivamente soltanto per usi domestici o per piccoli agglomerati urbani; il suo impiego risulta quantitativamente insufficiente per le grandi città e per i complessi industriali di medie e grandi dimensioni;

 

4) Inoltre, la genesi dell’energia eolica presenta dei difetti, perché, spesso viene a confliggere con gli ambienti naturali (terrestri e marini), con negative ripercussioni sull’economia turistica;

 

5) E’ necessario, dunque, incentivare la ricerca scientifica ed innovare nel settore tecnologico (sull’esempio dei progetti, oggi illustrati) al fine di pervenire ad un duplice obiettivo:

- Potenziamento dell’efficienza energetica

- Progressiva eliminazione  dei limiti e dei difetti, ora citati

 

6) L’utilizzo dell’energia eolica va, peraltro, inserito in un più ampio contesto, comprendente tutte le energie rinnovabili, al fine di pervenire, in tempi sufficientemente rapidi, al superamento dell’attuale modo di produrre e di consumare ed al raggiungimento di uno stile di vita più umano e più civile.

 

ALTER: Sono d’accordo, Aldo…approvato all’unanimità, senza ricorso al voto di fiducia.

 


  26 febbraio 2010                                    ALTER e  ALDO PASTORE