Ho trascorso gli ultimi quattro anni della mia
vita a Roma, e come tanti altri giovani savonesi
miei coetanei ho avuto la fortuna ed il
privilegio di poter viaggiare in Europa ed
oltreoceano per poi tornare e rendermi conto di
cosa nel nostro "belpaese" funziona e cosa
decisamente NON funziona, e mio malgrado inizio
a credere che nella nostra realtà savonese di
“belpaese” ci siano rimasti giusto i formaggini!
Ho alcuni amici architetti molto validi che
hanno studiato fuori Savona, di sicuro e vero
talento. Alcuni sono tornati, altri sono rimasti
chi a Milano chi a Venezia chi ancora a Genova,
e chi è tornato è costretto a scontrarsi con una
certa ottusità derivante da una mancanza di
background culturale, ma non tanto nel settore
tecnico di loro competenza, quanto proprio
denotano scarso buon senso o lacune di cultura
generale.
Con uno di questi giovani architetti ho cercato
di aprire un gruppo su face book, ancora in
fieri, denominato
...ArchiCARE&Law
...
che si pone quale scopo quello di sensibilizzare
l'opinione pubblica savonese sul tema di una
urbanistica consapevole, in quanto, siamo
persuasi, una buona pianificazione è soprattutto
"terapeutica" per la nostra città.
In attesa di stendere un vero e proprio
manifesto della nostra “weltanschauung
urbanistica”, sintetizzo giusto un paio di
concetti su cui stiamo riflettendo:
1) Occorre rendere Savona un
luogo più appetibile per chi ci vive, per chi ci
lavora, per chi lo visita – sia perché vi capita
per sbaglio o sia per chi vi capita solo di
passaggio verso altre destinazioni (leggi
croceristi e affini) - appetibile per
investitori che apportino nuova linfa vitale
all'economia cittadina creando nuove opportunità
di lavoro, in una parola per estrapolare e
concretizzare l'immenso potenziale di questa
città urbanisticamente in passato già ben
disegnata e sita in una posizione strategica per
il nord-ovest, che dovrebbe sempre più essere
un'unica realtà metropolitana articolata nelle
municipalità di Albisola Superiore,
Albissola Marina, Savona, Quiliano, Vado Ligure
e Cairo Montenotte;
2) Occorre unire le forze di giovani
professionisti savonesi (architetti, avvocati,
notai, geometri, commercialisti) che hanno
STUDIATO e troppo spesso lavorato fuori dalla
loro città, al fine di metterli nella condizione
di praticare quanto di meglio hanno visto ed
imparato fuori, per poter offrire servizi
immobiliari integrati che vanno dalla
progettazione alla realizzazione di interventi
edilizi e di riqualificazione urbana, fornendo
la dovuta assistenza tecnica e legale,
garantendo un servizio paritetico e di alto
profilo professionale, stando ben attenti a
contemperare gli interessi di enti pubblici e
privati, imprese e cittadini, troppo spesso in
balìa di vere e proprie estorsioni legalizzate.
Il nostro è un progetto, forse solo un sogno, di
sicuro qualcuno sosterrà essere una missione
utopistica, ma siamo convinti che occorra anche
provare ad accendere la scintilla della
consapevolezza all'interno di una comunità che
non deve rimanere inerte ai cambiamenti, ma
soprattutto accenderla nelle menti dei suoi
amministratori locali.
3) Impegnare tutte le forze e le risorse di cui
possiamo disporre per educare alla civiltà, alla
legalità, al diritto, al rispetto dell'ambiente
e degli spazi comuni, all'architettura
contemporanea ed all'arte antica, moderna o
contemporanea che sia (non snobbando anche le
nuove forme di espressione artistica), affinché
la gente comune possa avere gli strumenti
corretti per poter giudicare e decidere qual è
il bene ed il meglio per la cosa pubblica.
4) Denunciare gli sprechi, le conventicole di
potere, i falsi moralismi quanto gli sguaiati
materialismi e le brutture tutte che minano
l'aspetto della città in alcuni punti preda solo
del degrado.
5) Mettere alla berlina amministratori inerti o
da troppo tempo inchiodati sulle loro poltrone
senza fare nulla (o quasi) e senza ascoltare
nessuno (o soli i soliti noti), ma soprattutto
occorre migliorare il gusto estetico di coloro
che hanno la parola finale sui progetti edilizi.
Forse questo potrebbe agevolare una
stratificazione urbana eco-compatibile!
Questa città ha un potenziale enorme e si gioca
il suo futuro in questi anni.
Spero che non vengano sprecati inutilmente.
Spero che ci sia un vero riciclo della classe
politica.
Perché invece di rifare piazza Saffi
(che per carità un intervento edilizio non si
nega a nessuno ma non così!) non si è posto
rimedio a quell'orribile colata di cemento
davanti al teatro Chiabrera??
Chi ha avuto il coraggio di approvare la
facciata della nuova Galleria Astor?
Non c’erano proprio altri infissi?
Perchè non si abbatte il tribunale e si rifà
piazza del Popolo in toto
(giardini compresi)??!
E poi ancora siamo proprio sicuri di avere
bisogno di una discoteca sul Priamar
o dentro al Priamar???
Che ne sarà di Palazzo Santa Chiara???
Abbiamo bisogno di un museo d'arte contemporanea
dignitoso; di uno spazio per grandi eventi e
concerti (perché Udine ci riesca ad attirare le
più grandi pop star internazionali?!?!);
perché a Rovereto si è potuto
costruire il Mart??
perché a Ravello si è riusciti
a costruire un auditorium a firma di Oscar
Niemeyer a strapiombo sul mare? perché a Salerno
sono riusciti a dire no al Crescent
e noi a Savona ce lo siamo
tenuti?
perché chi ha i capitali monetari non si fa un
corso di estetica e di storia dell'architettura?
Ok il monopolio di Edilcementi ma usiamolo
meglio!
perché tutti si devono arricchire facendo male
il loro lavoro mentre gli onesti sono derisi e
vessati??(questo punto mi manda decisamente ai
pazzi più di tutti gli altri!)
A voi risulta che per parco Doria
o per l'area ex Metalmetron o
per la Margonara o per
qualsiasi altre ex area post industriale da
riconvertire il Comune abbia interpellato dei
facilitatori con cui intessere dei rapporti con
i comitati di quartiere per decidere tutti
insieme quale destino dare a quelle aree??!
(fino a prova contraria la città appartiene a
chi ci deve vivere e far crescere i propri figli
non a chi deve speculare!)
La cittadella innovativa con il Campus
ok va bene ottimo, ma ci rendiamo conto che è
totalmente decontestualizzata dalla città?!?
Perché non puntare sulla riqualificazione di
quel quartiere ricco di tesori e a un passo dal
centro che è Villapiana,
valorizzarlo con ristoranti, servizi, locali,
cinema, teatri; qualcuno si è mai reso conto che
ha molte similitudini con Testaccio a Roma,
quartiere che oggi sta diventando nuovo fulcro
del divertimento romano con valutazioni
immobiliari alle stelle.
La provincia italiana è il terreno più fertile
per sperimentare e per realizzare una idea di
vita migliore e per questo credo che qui davvero
si possano realizzare grandi cose.
Non voglio mai più sentire dire dalle persone
che incontro in giro per l'Italia o da
chicchessia che la MIA città (che amo!) è
bruttina... MAI PIU'!
Non chiedo che vengano interpellati per forza
dei premi Pritzker per l'architettura - magari
avessimo un Koolhas o un Murcutt.. sicuramente
la nostra città sarebbe più vivibile – ma vorrei
tanto che questa città e la comunità che la vive
crescesse con consapevolezza per migliorare!
In attesa che qualcuno mi dica che cosa sta
succedendo in questa città (e mi tranquillizzi
perché a me sembrano tutti dei folli!)
vi porgo vive cordialità
Claudio
Oliva
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Claudio Oliva
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SAVONA
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