Taggia: Con il buco nel bilancio o senza, le finanze comunali vanno male!
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Giovedì 4 febbraio si leggeva su La Stampa un articolo di cui il titolo recitava: “Nel bilancio un buco di 5 milioni esempio di manifesta incapacità”. Il gruppo di opposizione del Partito delle Libertà, tramite Maurizio Negroni (ex capogruppo) ha criticato la Giunta, capeggiata dal sindaco Vincenzo Genduso, del mancato rispetto del patto di stabilità con le conseguenze che comporterà: |
La sospensione delle assunzioni, riduzione delle spese ordinarie e difficoltà ad ottenere mutui. Nel giornale si legge: “Con un buco di bilancio di oltre 5 milioni, dichiarato dagli uffici finanziari e ratificato dalla Giunta – sostiene il portavoce Maurizio Negroni – ci saranno una notevole riduzione delle spese correnti di almeno un milione e 300 mila euro con ricadute negative sulla qualità dei servizi e in alcuni casi con la loro probabile eliminazione”. Negroni ha criticato pure il modo in cui è stata condotta la gestione in generale, terminando il suo intervento formulando il seguente “invito”: “Sarebbe molto più onesto e corretto prendere atto di questo fallimento amministrativo, scusarsi con la città e trarne le doverose conseguenze”.
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All’indomani (martedì 9 c.m.) l’assessore Mario Manni è intervenuto su Sanremonews per dar manforte al sindaco e ha replicato a Negroni. Nella lettera di Manni si legge: “Dove c'è un buco di solito manca sostanza, che si tratti del bilancio comunale o dell'ozono che circonda la Terra. Nel bilancio comunale quella cifra non manca, quindi non si può parlare di buco o di ammanco che dir si voglia. Lo stesso Negroni non è in grado di provare dove quella cifra manchi”. Nella lettera Manni ha pure precisato che l’amministrazione Genduso realizzerà il rifacimento della passeggiata a mare e la pista ciclabile di collegamento tra Arma e Taggia, opere per le quali il Comune di Taggia ha scelto di accendere mutui per 4 milioni e mezzo di euro. Sul quotidiano Il Secolo XIX, edizione del 31 maggio 2009, si leggeva: “Uberto Aschero, consigliere del PdL, ha chiesto le dimissioni del sindaco Genduso”. “Un bilancio così non si è mai visto – affermava Aschero –. Non è giusto che vadano a creare un debito di trent’ anni lasciandolo in eredità a figli e nipoti”. La stessa frase Aschero l’aveva detta due giorni prima nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 29 maggio 2009, ritrasmessa su TeleNord. |
La Stampa del 30 gennaio scorso pubblicava un articolo intitolato: “Taggia, addio al patto di stabilità e stanno per scattare le sanzioni”. Sul giornale si legge: “Il saldo in bilancio negativo è di 3 milioni e 3 mila euro, mentre era stato previsto un attivo di un milione e 961 mila euro. Lo squilibrio è di 4 milioni e 964 mila”. Stando a quanto è stato scritto su La Stampa, anziché chiamarlo “buco” nel bilancio (come definito da Negroni) chiamiamolo “squilibrio di bilancio”.
La
disputa tra Negroni, Genduso e Manni mi induce a
porre le seguenti domande: - In qualsiasi azienda privata quando si arriva al punto di dover decurtare gli stipendi ai dipendenti e dirigenti, l’imprenditore può essere fiero dell’andazzo della propria azienda? - Visto lo sforamento del patto di stabilità, saranno concessi al Comune di Taggia mutui per 4,5 milioni di euro ? Quando ai sensi della legge 133/2008 che disciplina la materia, tra le sanzioni applicabili agli Enti Comunali figura il “divieto di indebitamento”;
- Su La
Stampa del 10 c.m. si legge la seguente
dichiarazione di Genduso: “Non era mia
intenzione offendere nessuno”. Secondo lui che
cosa avrebbe dovuto dire a Negroni per
offenderlo ?
Dai
recenti articoli pubblicati su La Stampa e
quotidiani online, emerge che gli amministratori
comunali di Taggia sono soddisfatti del proprio
operato. Tanto meglio per loro. Però quello che
conta è ciò che pensa la gente. Mi
sorprenderebbe, a meno di un miracolo, che alle
prossime elezioni comunali siano gli stessi a
festeggiare la vittoria. Claudio Mazzahttp://www.leonardo666.splinder.com 18 febbraio 2010 |