LE POESIE DI GIANNI GIGLIOTTI

  

APPRENDISTA CONTADINO

(La rosa, il ciclamino, la volpe)

  

Chissà

che penseranno

i quattro lettori

compagni di giuggiole

e tempi lontani

nel ritrovarmi

ad ingarbugliare

parole come trucioli

 

io

che poeta non sono

mai stato

e ancor meno

ubriaco innamorato

 

ma

solo un apprendista

contadino

confuso tra una rosa

e un ciclamino

 

a giocare bambino

a rimpiattino

con la volpe dispettosa

bianca

tra la neve bianca.

 

 

CANZONE SOCIALISTA

(Straordinari amori)

 

 

Ti parlerò di bandiere lacerate

di canti spenti e senza voci

di anni e giorni accavallati

di battaglie e di sogni rubati

ti parlerò di monti e prati verdi

di garofani rossi e di tramonti

 

ti parlerò di lotte violente e giuste

del prezzo dei vinti e dell'onore

di pensieri e speranze frantumate

di un'alba nuova per ricominciare

ti parlerò di guerre e di potenti

di amici bugiardi e tradimenti

 

ti parlerò di santi e delinquenti

di ricordi perduti e ritrovati

di verità nascoste e di cazzate

di vite sconvolte e calpestate

ti parlerò di poltrone e di tangenti

di ponti costruiti e poi bruciati

 

ti parlerò in silenzio senza più parole

di volti cupi e notti di terrore

di rabbia per non aver vissuto

la terra il mare il cielo il sole

ti parlerò di uomini e donne di valore

di compagni presenti e straordinari amori.

 

  

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