Al termine dei lavori nell’ex- cinema Astor, emerge in tutta evidenza l’esito sempre più disastroso delle scelte urbanistiche  operate a Savona  negli ultimi quindici anni,  scelte che sono state condivise a larghissima maggioranza dalle ultime Amministrazioni comunali e che hanno visto perlomeno tolleranti le Sovrintendenze regionali.

Grattacielo Bofil, Crescent ( con devastazione delle zone archeologiche sottostanti), megastruttura alla foce del Letimbro (con smantellamento della Centrale ENEL), Progetto Binario Blu, grattacielo nelle aree ex- Mottura Fontana, tutta la cementificazione in arrivo sulla spiaggia di ponente, porto della Margonara…

Sappiamo bene che quest’ultimo  progetto era stato approvato in Consiglio comunale quasi all’unanimità, ma ci sembra perlomeno strano che tutti i responsabili del progetto, nonostante fossero stati ripetutamente messi in allarme, non si siano resi conto che la costruzione nuova avrebbe scempiato la bella facciata di Palazzo Gavotti e avrebbe rovinato per sempre l’armonia della storica piazzetta.

Oltre a questo, ricordiamoci i disastri già procurati alla Pinacoteca comunale.

E a questo proposito desideriamo rimarcare come anche il risarcimento danni più rilevante non riporterà  le condizioni di Palazzo Gavotti allo stato precedente i lavori, perché il Palazzo è stato letteralmente “sconnesso”.

Gli interessi dei privati devono trovare il giusto spazio nella nostra Città, ma  la tutela del patrimonio comunale, la difesa del paesaggio urbano, la conservazione dei pregi  storici e artistici hanno la  priorità e la loro tutela è compito  dell’Amministrazione comunale che ne è responsabile, insieme alla Regione e alle Sovrintendenze.

In questa situazione esprimiamo  profondo rammarico e rinnoviamo la nostra indignazione per l’insensata gestione del territorio savonese messa in atto dalla maggioranza  politica con il pieno appoggio dell’ opposizione.

Per il Gruppo “Noi per SV”

 Daniela Pongiglione  (consigliera V Circoscrizione)