Ora
il mio stupore è questo.
Proprio negli ultimi
giorni leggo che ad
Albenga fa notizia
che ignoti hanno
infranto i finestrini di
tre auto in sosta.
Che a Borgio
hanno rubato dai
videopoker di un bar del
centro. Che a Ceriale
hanno rubato piccoli
attrezzi.
Albenga,
che per motivi di lavoro
conosco abbastanza,
sembra la capitale della
malavita in Riviera e
la Lega Nord lancia
ogni giorno allarmi,
accuse al sindaco
avvocato. Si preparano
le ronde a difesa dei
cittadini onesti.
Loano,
a leggere i giornali, a
parte i clamorosi
episodi, appare un
paradiso di
tranquillità. Sarà cosi!
A
proposito, tre mesi fa,
sempre in banca ho
trovato il famigliare di
un noto autonoleggiatore
locale. Una domenica
mattina hanno lasciato
la casa incustodita per
un paio d’ore e quando
sono tornati erano stati
ripuliti, prelevata
anche la cassaforte. Un
danno notevole, in una
villa.
Perché i cittadini
loanesi non devono
sapere ed essere
giustamente allertati?
A meno che
non ci sia qualche
giornalista (loanese?)
che, a sua volta, è
stato oggetto di
irruzione in casa e
tutti zitti.
Bell’esempio di coerenza!
Sono d’accordo che
l’allarmismo non serve.
Ma l’informazione, i
giornali di chi sono al
servizio, dei cittadini,
dei lettori o di qualche
“boss politico” (?) che
a Loano vuole
tenere tutto sotto
controllo. Persino le
notizie dei furti, non
proprio piccolini o da
ladruncoli di polli.
Ma ci
tiene a far sapere,
trattandosi di un vero e
proprio allarme sociale
– leggo su La Stampa
dell’11 febbraio scorso
– che sono state
sequestrate le elemosine
di accattoni e
mendicanti dagli agenti
della Polizia
Municipale. Negli ultimi
otto mesi fanno
rigorosamente rispettare
l’ordinanza emanata a
luglio dal sindaco
Vaccarezza, su
richiesta, viene
precisato,
dell’assessore alla
Polizia Municipale,
Giacomo Piccinini.
Da allora, riporta il
giornale, i mendicanti
vengono identificati,
sequestrando anche il
denaro che in genere
ammonta a pochi
spiccioli.
Non
so se i nostri parroci
(vero don Pino?)
siano soddisfatti o meno
di questa misura molto
cristiana, evangelica.
Non sono un berleghista,
come li definisce il
vostro ottimo
Bellamigo (lo
invidio per tanta
capacità,
cultura,bravura
espositiva, chiarezza,
magari a Loano ce ne
fosse qualcuno in più!).
Io sono cresciuta in una
famiglia democristiana.
Eppure sono d’accordo
che l’accattonaggio va
combattuto e la
prevenzione fatta
attraverso il controllo
sistematico, continuo.
Bene, dunque, la
decisione del sindaco e
l’operato dei vigili
urbani, dell’assessore.
L’illegalità, qualunque
essa sia, per mia
convinzione, alimenta
certi estremismi e
qualunquismi nel
popolino. Altrimenti non
si spiegherebbe per
quale ragione tanti
immigrati lavorano in
nero e spesso i datori
di lavoro sono leghisti
accaniti.
Oppure chi sono coloro
che affittano, a mesi, a
viados e prostitute
straniere in questa
Riviera dove molte
coppie giovani hanno
difficoltà a trovare
case in affitto, con
contratti regolari.
A
proposito perché sui
giornali non si
pubblicano i nomi degli
affittuari denunciati?
Eventuali connivenze
delle solite agenzie
immobiliari, sempre le
stesse? Non
sarebbe un disincentivo
a non speculare sulla
malavita? O chi
intendere fare l’antico
mestiere in proprio, ma
con affitti da un
migliaio di euro al
mese?
Pubblicate quello che
ritenete. Non sono
abituato a scrivere
lettere ai giornali. Gli
ultimi avvenimenti mi
hanno incoraggiato, mia
moglie non vuole, eppure
se non avessi una figlia
che non condivide che il
papà si esponga in
pubblico, vi direi di
firmare per esteso.
Grazie.
Piero M. (loanese
oriundo)
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