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Lettera aperta ai cittadini di Noli e Spotorno (per il porto) da chi è stato per 15 anni sindaco

Cara collina S. Michele, fermati

I tuoi “benefattori” tremano?

Dissesto idrogeologico e “piano” di bacino del 2007 col presidente-giunta Bertolotto. Il colpo di grazia. E lottizzazione ex fabbrica refrattari, il gaudio di Niccoli (e Repetto?)

 

di Carlo Gambetta


Noli - Chiacchierando con amici sulle problematiche nolesi, tra tanti dubbi mi sono convinto di trovarmi di fronte ad una “legge ad territorium”.Trattasi di come si può edificare su un territorio sottoposto a suscettibilità al dissesto molto elevata (frana attiva), declassificando la pericolosità con tutte le norme corrispondenti. Trattasi  della collina di S.Michele identificata nel “Piano di bacino sul rischio idrogeologico” della Provincia di Savona.

Non essendo un tecnico, ma un ex Sindaco  dal 1975 al 1990 della mia cittadina predisposto, per educazione civica, ad essere difensore dell’identità dell’ambiente nolese, per questo caso specifico, oggi mi chiedo come certe cose, certi intrecci sono potuti succedere con il bene placido di diverse “conferenze dei servizi.

Per quel poco che ne so, in pratica, dal 1991 al 1995 (amministrazione Fois) si vuole realizzare l’intervento nella ex fabbrica refrattari (18 mila mc.), abbattendo la vecchia struttura per costruire abitazioni, oltre un autosilo. Ciò è impossibile perché la normativa regionale sul dissesto idrogeologico non consente interventi di nuova edificazione, ma che, d’intesa con la Regione, si può passare alla normativa meno restrittiva .

Termina l’Amministrazione Fois nel 1995 senza risultati, ed inizia il decennale del Sindaco Niccoli. Io sono in minoranza dal 1995 al 2000, ma nulla si sa, nulla si dice circa la fabbrica refrattari.

Il silenzio amministrativo comunale mi ha fatto sempre paura su questo tema, tanto da farmi asserire, con convinzione, che Niccoli in questi cinque anni avrebbe preparato il tutto, per poi esplodere nei cinque anni successivi.

Ciò che realmente è successo, compreso il porto turistico. Ma come? Certo, sotto la protezione di “leggi ad territorium” scatta l’inizio dei lavori di abbattimento della ex fabbrica e  delle nuove costruzioni di edilizia speculativa dei mini appartamenti.

Dico questo, perché solo con la Delibera Consiglio Provinciale, D.C.P. N° 47 del 25/11/03 la Provincia di Savona, Assessorato Difesa del Suolo, approva il Piano di Bacino Stralcio sul rischio Idrogeologico, aggiornato poi con D.C.P.  N° 17 del 29/03/04, e, dulcis in fundo, sempre lo stesso Ente, aggiorna il D.C.P.  N° 47/03 con  Delibera Giunta Provinciale, D.G.P.  N° 136 il 18/09/07, e che interessa Noli.

E’ un intreccio, che ripeto, non oso  neanche sfiorare per manifesta incapacità tecnica, e che tra l’altro non mi compete. E’ una domanda che mi viene spontanea vivendo oggi l’odissea dei garages ex area ferroviaria , ieri  quella del porto con oltre 700 posti barca e oltre 80000 mc di cemento, che bocciato, poco tempo dopo viene recepito dagli stessi imprenditori (Fincosit)  adeguandosi alle nuove disposizioni  delle Amministrazioni di Noli e Spotorno 2005/2009 con  “ZERO” metri cupi di cemento!!!


Ambrogio Repetto

Ci rendiamo conto con chi, sindaci liberisti di Noli e Spotorno, abbiamo avuto  a che fare?  Per cui ognuno ne tragga  le opportune considerazioni nel valutare per quali interessi hanno agito. Non certo per gli interessi delle spiagge di Spotorno, dell’ambiente marino distrutto o comunque  perturbato, degli interessi lavorativi dei pescatori di Noli.

Però, con la scelta  liberista del sindaco Niccoli  e con la partecipazione dei progettisti della Società “Liguria 17”, Ing. Castellari ed Arch. Cattaneo ed infine con la “continuità”  della Giunta di Ambrogio Repetto 2005/2009 (in attesa del D.G.P.  N° 136 del 18/09/07) che attiva, a sua volta, l’approvazione nel novembre 2007 la Variante  sull’accordo di Programma con“Liguria  17”, permettendo così di iniziare l’ultimo lotto, si conclude il decennale ciclo “liberista” delle Amministrazioni comunali di Noli. Concittadini, ne avete riscontrato dei benefici? In quale misura di equa distribuzione della ricchezza sociale?

Una lottizzazione che inizialmente non avrebbe dovuto superare l’area dell’edificio della ex fabbrica, che non ha pagato (propaganda elettorale 2009 della lista Repetto) gli oneri di urbanizzazione della galleria e della strada ad uso esclusivo delle abitazioni, viene , ripeto, accompagnata alla soluzione finale della  passata Giunta Repetto.

Nella Variante  non si    poteva  imporre  la costruzione di autosilo in sostituzione dell’ultimo lotto, come da me richiesta personalmente a suo tempo nel lontano 2005?

La gente di Noli non si è mai chiesto del perché del cedimento delle torre e del ponte sul fiume dalle mura di S. Giovanni con relativa “messa in sicurezza” con una protesi ferrosa’? Pesa di qua, pesa di là, la collina di S.Michele cede sull’area ferroviaria a Est e sul ponte e torre a Nord.

Ad ognuno  le sue responsabilità dal punto di vista delle scelte politiche continuative su un’area “fragile” proprio per la conformazione del terreno.

Un’ultima domanda: come mai gli alloggi della lottizzazione sono abitati senza la dovuta licenza di agibilità? Ultimamente qualche  piccola frana in zona è stata registrata.

Collina di S.Michele, per favore, agguanta, se no la responsabilità di eventi non auspicabili, come prassi, sarà solo tua. Tante firme, nessun colpevole.

Fuori sacco ricordo che l’arch. Cattaneo era presente nei seggi elettorali di Noli per seguire e poi festeggiare  assieme al dott. Giuseppe Niccoli la vittoria di quest’ultimo. Correva l’anno 2000.

Fuori sacco la domanda ripetitiva: perché la comunità di Noli deve pagare oltre  11000 € per un errore del Segretario Comunale, Direttore, come da sentenza?

Carlo Gambetta