Loano, "Città Europea
dello Sport 2010"
Loano, la "villa agricola"
del presidente Ascom
Loano, le "belle case" dei
Vaccarezza dinasty
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Amici o nemici di Trucioli
Savonesi, innanzi tutto dobbiamo essere
orgogliosi per la bellissima notizia del
riconoscimento del titolo di Loano "Città
Europea dello Sport 2010".
I giornali hanno già descritto assai bene le
motivazioni. Parlano, si suole dire, i numeri.
Penso sia un vanto per la città, i suoi
amministratori, ma anche quanti meno noti si
sono prodigati in questi anni, con un impegno
serio e costante. Senza neppure un tornaconto
politico-partitico. Tutti nessuno escluso,
seppure con ruoli diversi, meritano un grazie
pubblico. Bravi, continuate su questa strada
maestra.
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C'è chi sostiene che siete gli
unici, dopo anni di totale silenzio della stampa
scritta, on line e televisiva, a documentare
tante cose che i loanesi non conoscevano, o
sapevano solo per sentito dire. Oppure
sussurravano. Io ti dico e tu mi dici.
Io non sono tra quelli che
vedo il diavolo e la malafede in ogni
azione. Mi attengo e sono abituato per
professione, mentalità imprenditoriale, a
leggere ed attenermi agli atti. Ai risultati.
Trucioli
ha scritto, con nomi
e cognomi, mi pare senza guardare in faccia
nessuno, la lunghissima e direi penosa storia di
Verzi.
Dove non tutti possono essere giudicati con lo
stesso metro. Anzi, se un rimprovero debbo farvi
è non aver messo in risalto che, tra i tanti
"favoriti", ci saranno delle "vittime".
Ovvero persone che avrebbero voluto essere in
pace con la coscienza e la giustizia, ed oggi si
ritrovano, con un sacco di guai e grane. Con le
banche compreso, perchè di fronte ad un
sequestro il direttore, in caso di mutuo o di
fido, non
può ignorare a lungo.
E' prassi.
Io penso, comunque, che
chi ci ha portati a questa spiacevolissima e
dolorosa situazione dovrà provvedere. Con il
nuovo Puc
(targato
Cenere?)
si riuscirà a fare una
sanatoria
e Loano non è nuova. a
questo metodo. Ricorderanno - almeno così mi
raccontava papà - l'ex zona
artigianale-industriale ai confini di
Borghetto.
Con strascichi giudiziari, processi, multe per i
costruttori e alla fine sanata con case di
civile abitazione. Anzi "seconde case"
soprattutto. Come si poteva pensare alle
industrie su un'area fronte mare?
Forse l'aspetto più
indecente, indecoroso, del "caso
Verzi"
riguarda eventuali speculazioni (con sicure
evasioni fiscali per il nero utilizzato nei
pagamenti) sulle aree in questione. Tra i danni
della malapolitica. In più casi qualcuno ha
comprato e rivenduto, guadagnando in nero un bel
gruzzolo, grazie a utilissime consulenze e
coperture?
Diverso il discorso, a mio
parere, di chi ha cercato di costruirsi una
casa. Ma ho anche conoscenti - meglio dire i
figli - i cui padri o nonni hanno
svenduto
i terreni in
quanto boschivi o agricoli abbandonati, credendo
di modesto valore, mentre qualche bene informato
sapeva che alla fine avrebbe realizzato (nessuno
in Comune pare vedesse, sentisse o ascoltasse,
neppure pubblici amministratori e pubblici
ufficiali abitanti a Verzi) case o se volete
ville agricole (anche con piscina), grazie
all'aiuto di amici diciamo (dis)interessati.
Vi sembra una cosa
normale? Si parla tanto dei
vigili urbani,
poveretti,
diventati parafulmini.
Ma in
Comune
esisteva un ufficio tecnico? Oggi hanno lasciato
a casa anche due geometri e le pratiche seguono
tempi lunghi, lunghissimi. Vecchio metodo per
promuovere l'intercessione del potere, la
richiesta del favore. Non mi occupo di
"bustarelle". Anzi, le escludo. Preferisco
pensare che sia cosi. A Loano esiste anche un
caserma del
"Corpo Forestale",
ad un tiro di fucile da Verzi: esiste o no la
prevenzione dei reati, eventuali? C'è pure una
caserma dei carabinieri e fino a qualche anno fa
della
Finanza. A
questo proposito la notizia fu accolta con una
notizia in breve
sui giornali. Chissà perchè!
Altro aspetto ancora. Ho
letto l'articolato servizio della
villa del
presidente locale dell'Ascom.
Certamente buon gusto e buon senso vorrebbero
che il signor
Ferraro
il quale ha perlomeno il merito di gestire e
rischiare in proprio con un'attività commerciale
a Loano, togliesse il disturbo quale massimo
rappresentante locale. La
Confcommercio
ha vissuto altre penose vicende a livello
nazionale, ma vorrei spendere una parola a
livello provinciale. C'è gente che ha dato molto
alla
Confcommercio,
alla quale dovremmo essere grati. A Loano penso
e così mi raccontava papà, al signor
Pelle,
al signor
Guglielmo Beretta, detto Gelmo,
ai Baldini
e tanti altri.
Non facciamo bella figura
dopo aver letto (fortunatamente ne ha parlato
solo Trucioli Savonesi) che il rappresentante di
una categoria sia sottoposto ad un verbale dei
vigili urbani contenente notizie di reato
(vedi...
Trucioli 232). E non sono un forcaiolo che
ama le inchieste in tutte le salse. Anche perchè
so che sono invise alla maggioranza dei
cittadini. La "cultura della legalità in Italia"
non si può ignorare. La sfiducia nella giustizia
è generalizzata.
Non ho dubbi. Il
presidente
Ferraro
che qualche anno fa aveva aderito al movimento
civico il "Mosaico",
abortito dopo forti pressioni, quasi sul
nascere, saprà trarre giudiziose conseguenze nel
superiore interesse di una categoria per la
quale si è battuto in tutto questi anni, tra
tante difficoltà e forse in solitudine. Dovremmo
essere più uniti e coerenti, non solo
brontolare. |
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