versione stampabile

 

Il postino bussa a Borgio Verezzi

Lettera da "Acquedotto Municipale"

Borgio Verezzi-  <Cari concittadini, io non sono decorato con cimelio storico, contrariamente al glorioso Torrione che di anni ne ha 446. Io "Acquedotto Municipale" rappresento solo un periodo pre bellico; eppure mi accorgo che, a volte, arrivano dei forestieri, italiani e stranieri, e restano attratti, incuriositi. Si fanno domande. Io non posso rispondere, non ho nulla da offrire.  Neppure  una targhetta. Loro commentano, tra il deluso e l'incuriosito. Non capita del resto tutti i giorni di imbattersi nel cuore di una cittadina in una costruzione a "modello acquedotto".  Con patina antica.

E già, amici di Borgio, cittadini, quei pochi sicuramente che mi leggerete e siete interessati. Io non sono, contrariamente, allo scrittore benemerito Gianni Nari, un profondo conoscitore della propria gente, delle tradizioni, della cultura e della storia locale. Nè dirigo da anni le pubblicazioni del Centro Storico Culturale. Io sono stato un modestissimo ed umile servitore di queste terre che gli avi ci hanno lasciato fino ai nostri giorni.  Quella terra che ha contribuito a sfamare intere generazioni e popoli. Creato benessere anche se non per tutti. Certamente non ho contribuito a comprare e vendere "alloggi d'oro".

Ho svolto, senza onori e disonori, le funzione che mi erano state assegnate e di me è rimasta oggi solo la scritta. Sono piuttosto malconcio, come vedete. Probabilmente non interesso a nessuno, visto che le giovani generazioni vengono  di fatto "diseducate" al rispetto e ai valori della nostra storia. Pensate a quanto ho letto a proposito del Torrione.


Unico caso in Liguria, ha scritto Trucioli Savonesi e non smentito, di incuria, abbandono, degrado, umiliazione del simbolo del paese. E neppure considerato una priorità, non da ieri, ma da parecchi anni. Sommo esempio di cultura per i giovani!

E forse fa benissimo il sindaco, ex ottimo dirigente di banca Carige, Giancarlo Vadora, indipendente da tutti, dopo quasi 9 anni di amministrazione, a rilasciare alla Stampa questa esemplare dichiarazione di "impotenza".

Come e perchè si è arrivati a tanto? Parlo dello stato pietoso in cui è lasciato il Torrione che l'ex sindaco Enrico Rembado ebbe la dabbenaggine di acquistare per il Comune, dalla famiglia Celeda, sottraendolo ad un possibile "operazione a suon di mattoni" e cemento, imponendo  il vincolo monumentale.

Se non lo meritava un immobile del 1564 a chi dobbiamo dare l'onore della storia? A mio avviso, a sentire la "voce del popolo", il Rembado sindaco è stato precursore dei talebani. Fu talmente imprevidente per il bene e lo sviluppo armonico di Borgio, da opporsi ai 140-150 mila mc di cemento che il sindaco Guido Piva (1972-1975), ex vice prefetto a riposo, voleva regalare ai cittadini. Non solo, osò il "Rembado cocciuto" mettersi di traverso anche quando l'assessore-massone  Lacchini che lavorava alla banca Carisa, sostituì, come assessore anziano il sindaco, cercò di varare quella manciata di palazzi che avrebbero fatto molte fortune.

Niente da fare e i "pazzi elettori" di Borgio premiarono il primo esordio di Rembado sindaco, nel 1975, ma ricordatevi che era in consiglio già dal 1972, e a lui si deve la paralisi e lo sfascio del paese. Voleva a tutti i costi salvaguardare l'ambiente. Non gli piaceva - che pazzo! - come erano stati glorificati Borghetto, oppure la più famosa rapalizzazzione della Riviera. Voleva fare, il nostro Rembado, il donchisciotte in quella Riviera dove la febbre dello sviluppo ci ha portato a questi brillanti risultati. Turismo d'oro, industria alberghiera a gonfie vele, posti di lavoro a non finire per i nostri giovani, soprattutto diplomati e laureti. Insomma un modello di crescita esemplare, da paese del Nord Europa.

Di ben altra pasta è fatto il successore Vadora. Lui non può vantare amicizie blasonate come l'ex potentissimo ministro Emilio Colombo.

A Vadora va riconosciuta la franchezza che lo distingue nel suo "modello di sviluppo di Borgio". Pragmaticamente, il sindaco ha dichiarato alla Stampa locale - contrariamente al disinteresse di Trucioli si è sempre occupata del problema recupero storico e lotta alla speculazione edilizia: <...Solo per mettere in sicurezza la struttura ci vorranno 800-900 mila euro (sicuramente si è consigliato con un tecnico-esperto di materia ndr) . Abbiamo già fatto richieste al ministero ed alla Regione. Ci sono arrivati solo 85 mila euro con i quali non mettiamo neppure le impalcature. Abbiamo offerto il torrione ad associazioni, ma evidentemente non interessa. Come Comune abbiamo cose molto più urgenti da fare>.

Da otto anni e mezzo, è proprio cosi. Cose più urgenti da affrontare, dopo la disastrosa eredità di Rembado e dei suoi "amici miei".

Io, povero rudere di Acquedotto Municipale ho saputo che, solo nella non lontano Loano, lo scorso anno (2009) il bilancio "manifestazione e cultura del Comune di Centro-destra e dell'assessore di ex An, Nicoletta Marconi, era di un milione e 300 mila euro. L'ho letto su Trucioli, il bugiardino di questa Liguria. E che per una mostra di pittura furono spesi, a Loano, 100 mila euro. E che molte manifestazioni musicali e di intrattenimento hanno ingresso gratuito. Questa è politica vera, di centro destra e non di centro sinistra, con i maoisti nostalgici. Già, ma la Cina sta superando persino l'America, è diventata il principale sottoscrittore del debito pubblico della prima potenza economica occidentale. 

Guardate che faccio il saputello solo grazie al fatto che leggendo le prefazioni ai libri dell'amico Gianni Nari si da atto che <con la consueta competenza e chiarezza che caratterizza il suo stile, riesce ad esplorare gli angoli più sconosciuti...>. E chi meglio di lui può istruirmi sulle politiche socio-religiose-economiche mondiali?

Anzi, mi dispiace che da questo manufatto a cubo davvero modesto, non abbiano ascoltato, a cominciare da Enrico Rembado e seguaci un magnifico richiamo: <...il libro di Nari aiuterà Borgesi e Verezzini a dare dei contenuti alla propria specifica realtà e ad amare ancor di più la terra in cui hanno avuto la fortuna DI NASCERE. Inoltre aiuterà coloro, che non sono nati qui, ad apprezzare una terra ospitale e ricca di cultura, con un radioso futuro>.

Sono commosso. E chi si permette di denigrare questo paese merita la querela, come ha fatto il nostro sindaco contro Rembado e C. che avrebbero leso l'immagine di Borgio e di recente contro un libero professionista, al quale è andata peggio perchè mentre ai primi non è mai arrivato l'avviso di reato, a questo è stato notificato. E pagherà cara, tanta disinvoltura verso un gioiello di amministrazione pubblica.

Ha fatto bene, gentili cittadini di Borgio, il sindaco a ricordare che neppure le associazioni si sono fatte avanti per il Torrione. Già, se avessero fatto costruire gli Orsero sopra le grotte, se fossero andate in porto tutte le operazioni edilizie sponsorizzate e fonte di sterili polemiche, Borgio sarebbe ricca, le casse comunali floride.

Invece cosa vogliono quei tipi della neonata associazione, pochi mesi di vita, che pretende di rappresentare chi? La facoltosa famiglia Delle Piane? I Mamberto? I Dodino? Facciano pure se sono più bravi! Facciano loro rispettare il disatteso codice dei materiali da usare obbligatoriamente nell'edilizia (vedi ardesia). Meglio che ognuno scelga a piacere, per favorire l'iniziativa privata, lasciando un po' da parte i temi cari agli studiosi, come Nari.

E visto che siamo in tema, va bene il mio abbandono di magazzino dell'ex acquedotto, decidano i loro signori dell'associazione "combattente" e "proponente", mettendo mano al portafogli, qualcosa per recuperare antichi e preziosi affreschi del nostro amato paese.

Va bene che il sindaco è nato a Varazze, come Giuseppe Raimondo, insegnante, esponente del Pd nella maggioranza. Che i nati a Borgio, come Pier Luigi Ferro, preside di scuola media e vice sindaco; Renzo Locatelli, pure lui Pd, ex manager Fiat, ma in minoranza ed il solitario Rembado, non devono fare i "leghisti" della difesa del loro campanile.

C'è, ad esempio, Angela Basso, ex direttrice di Posta, in maggioranza e nativa di Imperia: l'ex infermiera Nadia Magro, della maggioranza, che ha scelto Gorra per dimora; l'idraulico Paolo Barbarossa, in maggioranza, nativo di Albenga, benemerito nelle Opere parrocchiali. Oppure il geometra Fulvio Canneva, nato a Finale, e capolista della minoranza. Il loanese, di nascita, Gabriele Giuni che lavora alla Piaggio come ingegnere e sta in maggioranza. Altro loanese di nascita, Roberto Pesce, geometra, che ha scelto l'opposizione. Luisella Marchi, nata a Pietra, in maggioranza tra le benefattrici della Parrocchia di don Suetta che purtroppo ci ha lasciato, causa incarichi in Curia assai più prestigiosi e di potere.

E per ultimo, solo perchè cosi dice internet, Giuseppe Schiappacasse, medico al Santa Corona, capogruppo di maggioranza. 

Ecco, concludo e mi scuso, per tanta confusione, ma sono solo l'ex Acquedotto Muncipale: alla neo associazione di volontari del turismo e del rilancio, ci sono gli affreschi in degrado della Madonna della Seggiola. Un'opera d'arte unica. Mi vengono in mente, perchè ne sento parlare dai passanti, tre affreschi di Verezzi. Uno per entrare in Crosa, poi sotto il portico, la Madonna dell'Ulivo. C'è anche San Sebastiano. Insomma se facciamo l'elenco...

Io sarei d'accordo con Vadora, puntiamo a cose più importanti per lo sviluppo, sempre rinviato, dell'economia e del turismo cittadino. Sicuramente sono benvenuti nuovi insediamenti edilizi, acquistiamo l'area ex scalo merci, facciamo la "seggiovia" (non proprio così) da Borgio a Verezzi. Mi raccomando, però, tenete lontano il pericolo pubblico numero uno dal Comune, ovvero Enrico Rembado ed i suoi amici. Anzi, gli ultimi komeinisti rimasti a Borgio.

Un tempo Il Secolo XIX pubblicò  un libro andato a ruba: "Liguria da salvare". A Borgio Verezzi possiamo andare fieri, abbiamo salvato tutto e tutti.

Un caro ed affettuoso abbraccio, senza malanimo, dalla mia residenza "storica" : Acquedotto Municipale.