Socco: la Sca citata in
giudizio? Bufala di Trucioli
Estranei a "Acqua
Azzurra". Elucubrazioni o malafede!
di Roberto
Socco
(Risponde Trucioli: il
business delle società pubbliche partecipate,
(s)meritocrazia, risultati e demagogia)
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Spett. Redazione TRUCIOLI SAVONESI Via mail Alassio, 18 gennaio 2010 Seguo con attenzione il Vostro sito d’informazione e più volte ho avuto modo di apprezzare gli interventi dell’ottimo Luciano Corrado. Ma, evidentemente, qualche incidente gli deve essere occorso nell’estensione dell’articolo riguardante il sottoscritto e le vicende sulla depurazione del ponente savonese. |
L’inesorabile avanzata degli anni (Dio non voglia!), o la malaccorta fiducia in “informatori” poco seri, hanno fatto scrivere all’eccellente cronista su fatti e considerazioni che NULLA hanno a che fare con la realtà. E dire che ho sempre avuto grandissima ammirazione (e invidia…) nei riguardi dell’archivio storico di Corrado, che ritengo uno dei pochi più completi e puntuali del mio. Veniamo ai fatti. Prima grande imprecisione è di attribuire al sottoscritto la presidenza di Acqua Azzurra. In realtà ho presieduto il Consorzio fino all’aprile del 2006, data che ha portato alla definitiva accettazione e gradimento del progetto di Sant’Anna, prevedendone l’assegnazione tramite un’apposita gara. La gestione seguente alle mie dimissioni è stata voluta dai soci privati di Acqua Azzurra, non senza qualche contrasto con la SCA e il Comune di Alassio, e nulla di quanto avvenuto in seguito mi può essere attribuito. Come da “diffida ad adempiere” del Comune di Alassio nei confronti di SCA (20 aprile 2002), mi ero impegnato alla realizzazione di un adeguato progetto che potesse essere messo a gara per l’edificazione dell’importante opera. Non avendo un euro in cassa, il consiglio d’amministrazione di SCA ha ritenuto di percorrere la strada del project finance, innovativo sistema che permette il finanziamento di opere, da parte di investitori privati, con la garanzia della percezione - a compenso - di adeguate tariffe per un determinato numero di anni. Il progetto è stato consegnato al Comune di Alassio il 30 giugno 2003. Dalla gara, poi avvenuta e conclusa addirittura nel 2008, Acqua Azzurra restava esclusa non avendo presentato la fideiussione richiesta per l’importo di euro 9.400.000, e pertanto risultava vincitrice la Severn Trent. È notizia di questi giorni che Severn Trent ha citato in giudizio davanti TAR il Comune di Alassio per la ritardata assegnazione definitiva dell’opera, con la richiesta di risarcimenti milionari. Cosa c’entri SCA, e anche il consorzio Acqua Azzurra, come affermato dal dott. Corrado, è mistero delle sue elucubrazioni mentali o della malafede dei suoi informatori. Pertanto nessuna richiesta danni nei confronti di SCA, che a suo tempo è stata attrice nei confronti del Comune di Alassio della comunicazione di non disponibilità della cifra accantonata per la depurazione (euro unmilione284mila), in quanto la legge che ne disciplinava l’obbligatorietà veniva dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale (Sentenza n. 335 del 11 ottobre 2008). Gli esposti della minoranza consiliare alassina hanno portato a tre palesi risultati:
1) immotivati ritardi e paralisi nell’esecuzione di questa e altre opere pubbliche;
2) continuo utilizzo della magistratura per supplire alla loro mancanza di capacità politica;
3) continue batoste elettorali (sempre per loro…) in ogni competizione elettorale.
Se il dottor Corrado vorrà approfondire con il sottoscritto questa interessante vicenda, mi metto a sua completa disposizione. Ma per favore, eviti di sollevare confusi polveroni che non fanno merito alla sua proverbiale professionalità, e quando le fonti sono disponibili e consenzienti ne approfitti. Così le sue immancabili note di rigore e moralità, a giusta conclusione dei suoi scritti, potranno essere più consone e assennate. Cordiali saluti. Roberto Socco Presidente SCA S.r.l
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Risponde
Trucioli Savonesi Roberto Socco ha
ragione a protestare, indignarsi, perchè la
Sca, azienda pubblica di
cui è presidente, non è stata citata a
giudizio davanti al Tar, contrariamente al
Comune di Alassio. Abbiamo sbagliato.
Non ci sono esimenti e chiediamo scusa a tutte
le persone che abbiamo involontariamente
coinvolto, dunque compresi i consiglieri, i
dirigenti, gli operatori Sca,
pur non richiestoci, ma doveroso. L'abbiamo già
scritto, siamo un blog di volontari, emerge
anche dalla "antiquata piattaforma" su cui
operiamo. Ognuno di noi si carica dei costi e
del tempo che dedica, senza fini
inconfessabili. Qualcuno, bontà sua, continua a
volerci includere nei "poteri oscuri, forti e
massonici" di questo angolo di Liguria. Oppure
qualunquisti e disfattiti persi. Ignorati dalla
stragrande maggioranza di chi governa.
Verissimo! Oltre che a poveri sventurati.
Esaltati. Cosa è successo
nell'infortunio Sca? Il
documento ci è pervenuto in serata, sabato.
Nella notte, a seconda degli orari di lavoro di
chi gestisce la parte tecnica, bisogna chiudere
l'assemblaggio di tutto il materiale per
metterlo in rete la domenica. Nella fretta
abbiamo letto che il ricorso era stato
notificato simultaneamente a due enti (vedi...). La nostra copia era
quella "destinata" al Comune. Da qui
l'imperdonabile leggerezza giornalistica - che
si paga quando si è soli a vagliare le cose - di
ipotizzare, peraltro, in modo davvero
sprovveduto e lo ammettiamo, che analoga
citazione avesse coinvolto la Sca.
Con richiesta danni ad hoc. Ai lettori:
rinviamo al prossimo numero una più approfondita
ed utile rivisitazione su quanto, giovedi sera,
l'ex ministro di An ed attuale
capogruppo Pdl, Gasparri.
ha dichiarato alla trasmissione di
Santoro, Anno Zero: <Oggi il
vero business partitocratico sono le società
partecipate e come si arriva alla designazione
dei loro componenti...degli emolumenti, degli
appalti, delle forniture...>. E ancora: ci sono dei
parvenù anche in questa provincia, nel ponente
ligure, nel basso cuneese, terra di cui si
occupano Trucioli e Uomini Liberi? Cercheremo di
rispondere, documentati, la prossima settimana. Si scusiamo, pare
scontato, anche con i lettori- navigatori.
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