L´inchiesta che coinvolge
l´ultimo rampollo della potente famiglia
politica ligure - al momento non è indagato e
non è stato perquisito, ma la sua posizione è
sottoposta ad "approfondimenti" - è quella della
procura di Genova sulle presunte irregolarità
nella gestione e negli appalti dei 30 milioni di
euro di finanziamenti Ue del Fondo Sociale
Europeo e del Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale.
E arriva in un momento
delicato per Marco Scajola, proprio durante la
campagna elettorale per le prossime elezioni
regionali di marzo nelle quali, con la
benedizione dello zio, il trentanovenne
appassionato di wind surf, laureato in
psicologia (professione che lo ha portato anche
a fare il consulente per programmi come Il
Grande Fratello), è in lista con il centro
destra e, in caso di vittoria del candidato
Sandro Biasotti, diventerà il nuovo assessore al
turismo. Nei progetti di famiglia, solo una
tappa prima del balzo verso Roma.
 Marco Scajola |
Come per altri
soggetti, anche
la posizione di
Marco Scajola, è
stata
temporaneamente
accantonata dal
pm Paola Calleri
che in queste
ore sta
chiudendo uno
stralcio
dell´inchiesta
riguardante
appalti per una
casa di riposo.
I reati
contestati per i
fondi sono:
associazione per
delinquere,
corruzione,
turbativa
d´asta, truffa
aggravata,
fatture false.
Una ventina gli
indagati fino ad
oggi noti,
assessori e
consiglieri
regionali del Pd
e del Pdl, e poi
tanti funzionari
di Regione,
comuni,
provincie,
camere di
commercio, e
soprattutto un
gruppo di liberi
professionisti,
guidati
dall´ingegner
Romolo Marzi,
consulenti
ritenuti il
perno del
meccanismo nonchè fonte
delle tangenti
ricavate dalle
false
sponsorizzazioni
di squadre di
calcio minore.
Nelle 60 mila
intercettazioni
c´è finito di
tutto. |
Anche alcuni
dialoghi, o riferimenti allo stesso Claudio
Burlando, al suo vice Massimiliano Costa e ad
Alessandro Scajola, segretario generale della
Camera di Commercio fino a pochi mesi fa.
Ma la posizione più scottante, per ora, sarebbe
proprio quella di Marco Scajola. Tre sono gli
aspetti che più interessano il pm Paola Calleri:
i meccanismi di stesura dei bandi di gara per
ottenere i fondi europei e la conseguente
assegnazione degli appalti, e poi il ruolo del
nipote del ministro, sia come amministratore
pubblico, che consulente di una delle
cooperative sociali coinvolte, la savonese "Il
Faggio", più di vent´anni di esperienza
nell´assistenza e la sanità, fortemente radicata
a sinistra. Ma da qualche anno è riuscita a
sbarcare anche nella "bianca" provincia di
Imperia. Merito della consolidata qualità dei
suoi servizi, ma certo non ha nuociuto la scelta
di quadri e collaboratori. Quella del
presidente, l´ex socialista Antonio Bonjean e
quella del consulente incaricato della selezione
del personale: lo psicologo e psicoterapeuta
Marco Scajola. Per uno dei progetti con
sovvenzioni europee è stato indagato per
turbativa d´asta un dirigente del Faggio. E,
intanto, le indiscrezioni sul nipote vice
sindaco hanno iniziato a rincorrersi nelle sedi
del Pdl, sussurrate però, perché al Ministro
certi discorsi non piacerebbero.
Oggi
Marco Preve sul blog ci svela un retroscena
relativo a questa notizia
Scajola (M.), i
giornalisti e le notizie
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