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Fondi Ue, spunta il nome di Scajola jr

Nell´indagine della Finanza anche il nipote del ministro, vicesindaco di Imperia

Inchiesta su irregolarità nella gestione di 30 milioni di finanziamenti

 

MARCO PREVE  da la repubblica del 23 Gennaio 2010


GENOVA - La relazione dei finanzieri consegnata a novembre concludeva con un´ipotesi di turbativa d´asta per una mezza dozzina di persone e l´eventuale perquisizione dell´abitazione e dell´ufficio della persona oggetto d´indagine. Che poi sarebbe stato l´ufficio del vicesindaco di Imperia. Che poi sarebbe la stella nascente del Pdl ligure: Marco Scajola, figlio di Alessandro, ex sindaco ed ex deputato Dc, e nipote di Claudio, ministro dello Sviluppo economico.

L´inchiesta che coinvolge l´ultimo rampollo della potente famiglia politica ligure - al momento non è indagato e non è stato perquisito, ma la sua posizione è sottoposta ad "approfondimenti" - è quella della procura di Genova sulle presunte irregolarità nella gestione e negli appalti dei 30 milioni di euro di finanziamenti Ue del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

E arriva in un momento delicato per Marco Scajola, proprio durante la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali di marzo nelle quali, con la benedizione dello zio, il trentanovenne appassionato di wind surf, laureato in psicologia (professione che lo ha portato anche a fare il consulente per programmi come Il Grande Fratello), è in lista con il centro destra e, in caso di vittoria del candidato Sandro Biasotti, diventerà il nuovo assessore al turismo. Nei progetti di famiglia, solo una tappa prima del balzo verso Roma.


Marco Scajola
Come per altri soggetti, anche la posizione di Marco Scajola, è stata temporaneamente accantonata dal pm Paola Calleri che in queste ore sta chiudendo uno stralcio dell´inchiesta riguardante appalti per una casa di riposo.
I reati contestati per i fondi sono: associazione per delinquere, corruzione, turbativa d´asta, truffa aggravata, fatture false. Una ventina gli indagati fino ad oggi noti, assessori e consiglieri regionali del Pd e del Pdl, e poi tanti funzionari di Regione, comuni, provincie, camere di commercio, e soprattutto un gruppo di liberi professionisti, guidati dall´ingegner Romolo Marzi, consulenti ritenuti il perno del meccanismo nonchè fonte delle tangenti ricavate dalle false sponsorizzazioni di squadre di calcio minore. Nelle 60 mila intercettazioni c´è finito di tutto.

 Anche alcuni dialoghi, o riferimenti allo stesso Claudio Burlando, al suo vice Massimiliano Costa e ad Alessandro Scajola, segretario generale della Camera di Commercio fino a pochi mesi fa.
Ma la posizione più scottante, per ora, sarebbe proprio quella di Marco Scajola. Tre sono gli aspetti che più interessano il pm Paola Calleri: i meccanismi di stesura dei bandi di gara per ottenere i fondi europei e la conseguente assegnazione degli appalti, e poi il ruolo del nipote del ministro, sia come amministratore pubblico, che consulente di una delle cooperative sociali coinvolte, la savonese "Il Faggio", più di vent´anni di esperienza nell´assistenza e la sanità, fortemente radicata a sinistra. Ma da qualche anno è riuscita a sbarcare anche nella "bianca" provincia di Imperia. Merito della consolidata qualità dei suoi servizi, ma certo non ha nuociuto la scelta di quadri e collaboratori. Quella del presidente, l´ex socialista Antonio Bonjean e quella del consulente incaricato della selezione del personale: lo psicologo e psicoterapeuta Marco Scajola. Per uno dei progetti con sovvenzioni europee è stato indagato per turbativa d´asta un dirigente del Faggio. E, intanto, le indiscrezioni sul nipote vice sindaco hanno iniziato a rincorrersi nelle sedi del Pdl, sussurrate però, perché al Ministro certi discorsi non piacerebbero.

 

 Oggi Marco Preve sul blog ci svela un retroscena relativo a questa notizia

Scajola (M.), i giornalisti e le notizie