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La promessa di Trucioli ai lettori: dall'archivio del cronista centinaia di manoscritti (i primi tre)   

Illustri testimoni scrivevano:

Loano "come eravamo"...

Sulla città ci sono libri "preziosi": Città di Loano (quasi introvabile) e "Loano" di Antonio Arecco

Nulla ci è stato tramandato dopo il sindaco Elice (dal 1962), Rembado (fino al 1974), Guzzetti

(fino al 1978), Garassini (rieletto nel 1983). Eppure l'oltraggio alla memoria si ripete: < Ricordate

in quali condizioni versava la città...>. Ovvero Cenere, Vaccarezza e soci "i salvatori". E' cosi?  


Loano vista dall'alto

Loano-  Lo ripeteremo e lo documenteremo fino alla noia, non siamo interessati alle polemiche, alla beghe e alle lotte di potere, di fazioni. Ci interessa solo informare e documentare, il dovere del giornalista "non asservito o al servizio". E, per chiarezza, non da oggi questo "blog" viene inviato, grazie ad un gruppo di disinteressati collaboratori, a 6460 cittadini savonesi, imperiesi e del basso cuneese, di Genova. Poi ci sono i visitatori "volontari". Chi naviga e fa ricerche via internet. Spesso riceviamo comunicazioni da angoli sperduti dell'Italia e del mondo.

Avevamo iniziato, con Antonio Signorile, con 250 "visite" settimanali e 600 pagine lette. Come è possibile accertare, grazie al supporto del Campus dell'Università di Savona, le pagine lette hanno toccato in più domeniche l'apice dei 4-4600, dopo aver sforato per molte settimane, quota tremila. Le "visite" superano quota 4 mila settimanali. Nulla di clamoroso, se si pensa che "Sanità Notizie" (Asl 2), pagata con i soldi dei contribuenti ed in un periodo di "stretta drammatica e tagli", stampa 12.500 esemplari, inviate gratis e distribuite anche nelle farmacie.

Con uno staff di redazione pagato, con molte notizie utili che peraltro potrebbe trovare spazio nei media locali. Con molti articoli  e foto autoreferenziali del "buon governo" sanitario di Burlando e dell'assessore Montaldo. Magari dimenticando con tempi di attesa e perchè prosegue il boom degli studi specialistici privati, da Andora a Varazze. Chi sono i soci, chi li frequenta abitualmente. Quanti controlli incrociati sono stati fatti - dati precisi - sugli "esenti da reddito". Visto che spesso capita di trovare a sportelli o in farmacie cittadini che parcheggiano un'auto da 50 mila euro, ma sono "poveri per l'Asl. E i controlli antinfortunio nei cantieri di lavoro visto che, persino transitando sull'Aurelia, da anni, possiamo goderci la vista di operai sprovvisti di ogni "tutela" ed abbigliamento "prevenzione".

Torniamo alla sforzo di Trucioli e Uomini Liberi di mantenere il ruolo di "cani da guardia", nei limiti e tra errori. Non siamo i soli a credere e praticare un'informazione libera, non condizionata dai poteri, come ci ricorda nelle dichiarazioni a proposito di un servizio da Borgio Verezzi (vedi altro servizio), l'ex condirettore del Secolo XIX, Luciano Angelini, 33 anni di vita spesa al giornale, in Liguria, con una discreto bagaglio di conoscenze del territorio.

Chi scrive queste brevi note, dopo aver iniziato al La Settimana Ligure (1967 di Gilberto Costanza, Romano Strizioli e Aldo Dompè), poi "Nuova Liguria" (Corrado e Nico Sgarlato), poi  collaboratore locale a "La Gazzetta del Popolo", "Il Nuovo Cittadino" organo della Curia di Genova, Il Corriere del Pomeriggio (Genova), corrispondente per alcuni quotidiani del Nord (Il Giorno), Giornale di Brescia, nel  novembre 1969 è entrato nella gloriosa famiglia de Il Secolo XIX, collaborando ogni domenica alla Gazzetta del Lunedi, per aiutare, quasi gratuitamente, i colleghi in cooperativa. Due giornali che per anni mi hanno dato grandi opportunità, libertà e crescita, con l'aiuto di bravi colleghi.

Non interessa però parlare di noi, semmai l'obiettivo principale, unico, è rinfrescare la memoria a chi dimentica e ai cittadini(nuove generazioni, in particolare) che non hanno potuto conoscere le realtà pubbliche, socio-politiche locali, dei paesi in cui vivono. Savonese ed imperiese.

Trucioli, sperando di fare cosa utile, prosegue nella pubblicazione di "carteggi-testimonianze", di cui il cronista è soltanto un modesto tramite. Per conoscere la nostra storia-reale, poi ognuno trarrà le conclusioni. Infatti accade sempre più spesso di assistere a veri e propri stravolgimenti della cronaca e dei fatti succeduti nei tempi. Nei ruoli avuti. Lo documenteremo a dovere.

Allegato uno (vedi....): lettera del 29 settembre 1969 a firma di Giulio Garassini Garbarino.<.. unisco copia della lettera inviatami da Genova, ove, come vede, non si tralascia occasione di ricordare il sacrificio di mio Fratello, mentre dalle scuole di Loano, non ho maim avuta una sola parola di interessamento al riguardo. Pazienza, come è vera la massima "Chi muore giace e chi vive si da pace"....>. IIl 30  giugno 1923 fu intotolata la passeggiata a mare "Giuseppe Garassini Garbarino 1885-1917).

Allegato due (vedi...): lettera "riservata" del 5 aprile 1978 a firma di Antonio Rodano (VEDI... PRECEDENTI DOCUMENTI ORIGINALI PUBBLICATI DA TRUCIOLI).  <....per anni il Pli loanese ha fatto onestamente opposizione, nell'esclusivo interesse della popolazione...e c'è il rischio che scompaia da consiglio comunale...lasciando solo ai 5 partiti di governo le sorti sorti della città...questo pericolo va evitato...confidiamo, caro Corrado, che un'informazione...sia utile per tutti e credo, anzi ne sono certo, consona ai suoi principi che sono stati, soprattutto,  sempre tesi alla difesa delle minoranze...>.

Allegato tre (vedi....): Lettera del 10 gennaio 1987 a firma del sindaco Eliodoro Garassini, sindaco dal 30 luglio 1978 al 28 settembre 1983. <...E' molto bello sapere di essere stimati da chi, come te, caro Corrado,  è solito dire pane al pane e vino a vino, anche quando....>.

Una riflessione a bassa voce. Loano, città delle 40 mila seconde case (fonte articolo de Il Secolo XIX, inviato speciale Paolo Crecchi), che ha assistito ad una spietata, insensata, controproducente ai fini del suo destino (non quello davanti al nostro naso, ma delle future generazioni)  scelta cementificatoria. A cui è seguita dequalificazione, morte o agonia dell'unica industria ricettiva forte (per l'indotto, posti di lavoro per i giovani e le famiglie): gli alberghi, anche quelli più prestigiosi. I pochi che rimangono- il numero è più che dimezzato - sono frutto del sacrificio, sudore, passione di nuclei famigliari.  Ma solitamente ignorati con un'unica eccezione.

Ebbene di fronte a questo "spettacolo" un gruppo di persone non solo "riesce" a far credere che sono i migliori manager pubblici di questa provincia, che Loano è diventato un modello di efficienza. Al massimo piccoli errori, piccoli ritardi, qualche modesto metro cubo in più. E, a loro conforto, portano gli incessanti successi elettorali, come premio della "buona, corretta ed onesta amministrazione". Un esempio, insomma, di una città che <non è corrotta, non è avvilita, non è ambigua, non si è mai arresa al più arrogante di turno>. E il suo sindaco ha conquistato il "record mediatico della storia loanese" e in pochi mesi anche quella di presidente della Provincia. ("Ho fatto più io in pochi mesi che altri in decenni....".fonte Il Secolo XIX).

E anche nella grande crisi, sbandierano Vaccarezza e soci, Loano produce benessere collettivo, governa bene senza farsi intimidire (vedi caso scandalo-asilo).

Loano che resiste alla "strage morale" italiana, sempre più diffusa, come documentano statistiche internazionali. Non solo,  l'attuale classe politica che governa da 20 anni, avrebbe ereditato un paese, Loano appunto, in condizioni "vi ricordate come ridotta...20 anni fa", ripete dal suo pulpito il primo cittadino, di tutti i loanesi.

Dunque è falsa la rappresentazione che rischiamo di finire, anche a Loano, in un processo irreversibile (?) di degrado etico, ma soprattutto meritevole di un interrogativo: con questa classe che a Palazzo Doria fa il bello ed il cattivo tempo - con un'opposizione balbettante per una serie di ragioni e divisioni - i loanesi che magari pagano le tasse, non da oggi fino all'ultimo centesimo, devono rassegnarsi?

Ci sono loanesi meritocratici, che non hanno bisogno di panegirici, hanno alle spalle successo nella professione, nel lavoro svolto, con incarichi e ruoli di prestigio in società, aziende, pubbliche e private.

Ecco che raccontando, con centinaia di testimonianze, speriamo di essere utili alla "nostra storia". Con un capitolo che sarà altrettanto istruttivo. Chi faceva la "processione" e perchè alla dimora del prof. Secondo Olimpio, sindaco di Bardineto, dimenticato in fretta (neppure il busto, ripetutamente e solennemente promesso, anche a Taviani), capo ufficio stampa del ministro dell'Interno Paolo Emilio Taviani.

Qualche documento-lettera di quel periodo potrebbe aiutarci a capire di che pasta siamo fatti o sono fatti tanti cittadini savonesi. Ad iniziare da Loano,di cui stiamo ripercorrendo testimonianze documentali.

L.Cor.