versione stampabile

 

La piazza intitolata ad Edgardo Sogno (P 2) provoca la sollevazione dei partigiani

Il Comitato nazionale dell’Anpi

Difende Bottelli e attacca Melgrati

<Colpito chi è riuscito dopo 60 anni a recuperare il dossier su crimini nazisti>

 

(A cura Anpi provinciale di Savona e Manfredo Manfredi)

 

L'avvocato Claudio Bottelli

La Presidenza Provinciale dell'ANPI di Savona esprime la propria indignazione per il volgare attacco personale condotto dal Sindaco di Alassio Melgrati nei confronti del Partigiano Claudio Bottelli, al quale va l’espressione di massima stima ed affetto per il suo operato di valoroso combattente Partigiano, di avvocato che, per la sua tenacia e la sua competenza, è riuscito, dopo che per 60 anni era stato tenuto nascosto nell’”armadio della vergogna”, a far recuperare il dossier sui crimini nazi fascisti nel ponente savonese (ben 111 furono le sentenze di morte pronunciate nei confronti di civili e Partigiani), a far riaprire il processo e far condannare alla pena dell’ergastolo il criminale nazista Dosse responsabile, insieme al “boia di AlbengaLuberti, di atroci delitti come quelli compiuti alla foce del fiume Centa ad Albenga.

In merito all'intenzione, dell'Amministrazione Comunale di Alassio, di intitolare una piazza cittadina ad Edgardo Sogno, condividiamo la contrarietà già espressa dalla nostra sezione locale presieduta dal Partigiano Claudio Bottelli.

Edgardo Sogno è stato un personaggio controverso, sicuro protagonista della Resistenza e della vita politica e civile della Repubblica.

Ma non possiamo però dimenticare i lati oscuri della sua azione, quali quelli relativi all'appartenenza a strutture segrete quali la loggia massonica P2 e ad altre associazioni il cui intendimento politico dichiarato era quello di stravolgere l'assetto dello Stato così come disegnato dalla Costituzione Repubblicana, trasformandolo in uno Stato dai tratti fortemente autoritari.

Idea di Stato autoritario al quale Sogno ha dedicato una forte attività sul piano dell'espressione politica, della pubblicistica, del suo impegno militante; ragione per cui, come ricorda nel suo libro di memorie, il compianto Paolo Emilio Taviani, “Politica a memoria d’uomo”  (edizione il Mulino 2002), Edgardo Sogno fu espulso dalla Federazione Italiana Volontari della Libertà.

Ci pare pertanto particolarmente affrettata ed ingiustificata la deliberazione dell'Amministrazione Comunale di Alassio.

Le più recenti dichiarazioni del Sindaco di Alassio, Melgrati, sia al riguardo delle considerazioni ivi contenute sul piano storico (pensiamo all'idea che antifascisti italiani abbiano combattuto con i fascisti spagnoli ed i nazisti per contrastare una Repubblica, nata democratica su libere elezioni e stroncata da una sanguinosa guerra civile per far posto ad un regime antidemocratico come quello franchista: gli antifascisti italiani stavano dall'altra parte e pagarono un forte tributo di sangue per difendere la libertà del popolo spagnolo), sia su quello più propriamente politico (con particolare riguardo al ruolo e alle funzioni della Magistratura) sono da respingere fermamente.

La Presidenza Provinciale dell'ANPI, nell'esprimere il proprio dissenso al riguardo dell'iniziativa, invita i partiti e le forze democratiche ad unirsi a questa posizione, invitando a manifestare una forte contrarietà a questo uso strumentale delle vicende più recenti della storia d'Italia, che si collega ad una idea di “revisionismo di fondo” teso a stravolgere quelli che sono stati i punti fondamentali di nascita, crescita, sviluppo della nostra democrazia repubblicana.

Il presente comunicato è stato sottoscritto dal rappresentante del Comitato nazionale dell’ANPI, on. Manfredo Manfredi.