TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni

DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato semplicemente "ALTER")
QUARANTAQUATTRESIMA PARTE
di Aldo Pastore

 

ALTER: Eccomi, Aldo! Come vedi, sono ancora in stato euforico, perchè sono reduce dai festeggiamenti e dai cenoni pre-natalizi, natalizi e post-natalizi!
Debbo dirti che, in questi ultimi giorni, sono salito alquanto di peso e mi sono quasi assuefatto a ricorrenti sbronze!
Ma ti ripeto: è rinata in me una visione ottimistica del mondo e tutti i problemi mi sembrano facilmente risolvibili!
E tu, come stai , Aldo?
ALDO: Io ho trascorso il periodo delle Feste Natalizie secondo le mie consolidate abitudini, Alter.
Ho ascoltato, attraverso il mio impianto con cuffie, numerosi CD musicali di molti Autori, perchè queste audizioni mi aiutano a riflettere ed a pensare in positivo.
Come ben sai (perchè si tratta di concetti che ripetutamente ti ho espresso anche in un recente passato) le attuali modalità della celebrazione del Natale non mi convincono; anzi, mi lasciano estremamente perplesso!
Dovremmo, in questo periodo, avvicinarci ai sublimi principi, insiti nell'evento della nascita del Bambin Gesù, principi che si chiamano SOLIDARIETA' VERSO IL PROSSIMO, PROFONDA COMPRENSIONE DELLA SOFFERENZA UMANA, NON CURANZA PER GLI EFFIMERI SPLENDORI TERRENI!
Ed, invece, caro Alter, ci diamo alla pazza gioia e, parallelamente, veniamo a dimenticare che il Mondo è tuttora devastato da torpide guerre (con centinaia di morti di bimbi innocenti), da una preoccupante crisi ambientale e, per di più, da una grave recessione economica!
Ma tu pensi veramente che noi arriveremo a risolvere i problemi, ai quali tu hai fatto cenno, con lo sfolgorio di mille luci, con la ricerca di costosi e futili doni e con l'esplosione di un numero infinito di petardi?

ALTER: Ma, no, Aldo! Io cerco, attraverso la luminosità ed il calore di questi festeggiamenti, di immaginare e di vedere un Mondo Nuovo, che ci porti a dimenticare le numerose negatività dell'Anno 2009!
D'altra parte, Aldo, tutte le dichiarazioni di esponenti politici e di molti economisti ci hanno confortato, attraverso l'affermazione che la Recessione è i fase di lento, ma sicuro, superamento e che l'Anno 2010 sarà, di conseguenza, l'anno della Ripresa, rivolto, in particolare, ad un significativo miglioramento della condizione economica di tutti noi!
Non riesco, quindi, a capire le negative perplessità racchiuse  nel tuo ragionamento!

ALDO: Ma di quale Ripresa stai parlando, Alter?
Non ti lasciare ingannare dal fumo di interessate e, quindi, non credibili previsioni!
Guarda in faccia la realtà, con i tuoi occhi!
E se non vuoi fare tutto questo da solo, cerchiamo di farlo assieme!
Limitiamoci, tuttavia, nella nostra piccola visione, alla situazione della nostra Italia, per la semplice ragione che l'esame della condizione planetaria ci porterebbe, fatalmente, molto al di là del tempo a nostra disposizione.

ALTER: Ma, da dove vuoi partire?

ALDO:  Direi di incominciare dai DATI STATISTICI DELL'ISTAT, riportati nel Dicembre 2009 e riferiti alla CONDIZIONE ATTUALE DELLE FAMIGLIE ITALIANE:

1) - IL 17 PER CENTO DI ESSE ARRIVA A FINE MESE CON MOLTA DIFFICOLTA'
    - IL 31,9 PER CENTO NON RIESCE A SOSTENERE SPESE IMPREVISTE PARI O SUPERIORI A 750 EURO
    - IL 10,9 PER CENTO NON RIESCE A RISCALDARE ADEGUATAMENTE LA PROPRIA CASA

 2)   - IL   5,7 PER CENTO NON HA SUFFICIENTE DANARO PER L'ACQUISTO DEI GENERI ALIMENTARI
    -  L'  8,3 PER CENTO NON HA SUFFICIENTE DANARO PER LE SPESE DI TRASPORTO
    -  L' 11, 2 PER CENTO NON HA SUFFICIENTE DANARO PER LE SPESE SANITARIE
    - IL  18,2 PER CENTO NON HA SUFFICIENTE DANARO PER L'ACQUISTO DEGLI INDUMENTI
. Dati analoghi sono stati forniti, nel Dicembre 2009, dalla BANCA D'ITALIA, secondo la quale la ricchezza complessiva netta delle famiglie italiane è diminuita del 2 PER CENTO, rispetto all'Anno 2008.

 
. Ed ancora: secondo la NOMISMA le famiglie italiane annaspano nella rincorsa al valore sempre più alto dei CANONI DI AFFITTO e dei MUTUI per l'acquisto (sempre più improbabile) di una CASA.
La ricerca di NOMISMA ha accertato che, nel periodo intercorrente tra il 1991 ed il 2009, i valori immobiliari sono schizzati in alto ad una velocità dieci volte superiore a quella dei redditi; di conseguenza, una famiglia su due si trova in serie difficoltà col pagamento dell'affitto  ed una famiglia su quattro non è in condizione di rispettare la data di scadenza del mutuo.
. Sul terreno concreto, infine, la crescente povertà delle famiglie viene ad incidere negativamente sui Bilanci Giornalieri di molte Istituzioni Assistenziali (CARITAS e COMUNITA' DI SANT'EGIDIO, in particolare); ne fa fede  il pregevole servizio giornalistico di STEFANIA MORDEGLIA del 28 Dicembre 2009 (riferito alla città di Savona), avente per titolo:
"AI PRANZI 150 POVERISSIMI, MA SONO TANTI I NORMALI A UN PASSO DAL BARATRO."
Ne consegue  dall'esame di tutti questi dati (apparentemente settoriali) che le famiglie italiane in condizione di assoluta povertà ascendono ormai alla drammatica cifra percentuale dell'11,3 PER CENTO delle famiglie residenti  nel territorio nazionale.

ALTER:
Ma, caro Aldo, nell'esame di questo argomento, tu non devi guardare soltanto in basso! Solleva un attimo lo sguardo verso l'alto!
Ti accorgerai, allora, che esistono, in Italia, ben 590.000 famiglie super - ricche; ma il dato che ti dovrebbe far riflettere non è tanto questo semplice ed elementare numero, quanto, invece, il fatto che il patrimonio totale di queste super-famiglie è salito, nel 2009, alla straordinaria cifra di 836 Miliardi di Euro, con un aumento percentuale del 4 per cento rispetto al 2008.
Dunque non corrisponde a verità la tua affermazione, secondo la quale molte famiglie italiane sono in difficoltà a fine mese! Devi saper distinguere, caro Aldo! Esistono famiglie di un tipo e famiglie di un altro tipo!
Quindi: l'attuale recessione economica è puramente settoriale ed incide solo parzialmente sul dato complessivo nazionale!
Non a caso, ti ripeto, molti economisti e gran parte del mondo politico guardano, con ottimismo, al futuro, con particolare riferimento alla certezza di una POSSIBILITA' DI RIPRESA DEL NOSTRO SISTEMA PRODUTTIVO, che andrà ad interessare l'intero complesso delle famiglie italiane!
ALDO: Non condivido il tuo modo di ragionare, Alter, e vedo di spiegarti il perchè.
Faccio, ovviamente, astrazione dalla sontuosa condizione esistenziale delle famiglie super-ricche, da te ora citate; mi limito ad osservare, in proposito, che per far rientrare la loro posizione sociologica nel nostro contesto democratico sarebbe sufficiente applicare correttamente l'ARTICOLO 53 della Costituzione, che testualmente recita:
TUTTI SONO TENUTI A CONCORRERE ALLE SPESE PUBBLICHE IN RAGIONE DELLA LORO CAPACITA' CONTRIBUTIVA.
IL SISTEMA TRIBUTARIO E' INFORMATO A CRITERI DI PROGRESSIVITA'
In parole povere, tutti debbono pagare le tasse, ma secondo criteri di progressività e cioè chi ha più danaro o ricchezza deve pagare in proporzione alla propria ricchezza; in realtà, caro Alter, questo fondamentale Articolo Costituzionale non è mai stato applicato correttamente; ancora oggi, si fa ricorso al cosiddetto SCUDO FISCALE (così gradito al nostro Ministro Tremonti), il quale non è altro che un macroscopico e vergognoso Condono nei confronti di coloro che abusivamente continuano ad esportare i loro capitali all'estero, nel vasto ed incontaminato mondo dei cosiddetti paradisi fiscali.
Ma, veniamo a noi, caro Alter, ed incominciamo a discutere sulla RIPRESA DEL NOSTRO SISTEMA PRODUTTIVO, da te tanto auspicata ed idealizzata.
Voglio ribadire, in proposito, un Concetto che continuo a sostenere da almeno due anni:
"LA DISOCCUPAZIONE (SOPRATTUTTO GIOVANILE) AUMENTERA' NEL 2010 ED ANCORA PIU' NEGLI ANNI A VENIRE, PERCHE' MANCANO TUTTORA I PRESUPPOSTI FONDANTI DI UNA TALE RIPRESA.
LA CRISI DEL NOSTRO SISTEMA ECONOMICO DISCENDE DALLA CRISI CONSOLIDATA DELLA  NOSTRA INDUSTRIA, DELLA NOSTRA AGRICOLTURA ED, INFINE, DELL'INTERO SETTORE TURISTICO".
Ho letto, con grande piacere, proprio nei giorni scorsi (18 Dicembre 2009) un pregevolissimo Articolo di IRENE TINAGLI, comparso sul quotidiano  "LA STAMPA" ed avente per Titolo: "UN VECCHIO MODELLO DI SVILUPPO".
Ti faccio leggere la parte iniziale di questo articolo:

"Gli ultimi dati sulla disoccupazione in Italia mostrano una situazione molto drammatica.
Di fronte a questo quadro tutti si chiedono quando la crisi finirà.
Ma pochi si chiedono come.
Si cerca una ripresa, una qualsiasi, senza chiederci se questa sarà davvero l'occasione per ristrutturare l'economia e il sistema produttivo italiano. Perchè dietro ai dati drammatici di questi giorni non c'è solo la crisi congiunturale mondiale esplosa l'anno scorso, ma
una crisi più lenta e profonda del sistema economico-produttivo italiano, che si protrae ormai da quasi trent'anni e su cui nessuno è mai intervenuto.
Già alla fine degli Anni Settanta, in Italia come in tutte le economie avanzate, si era cominciato a parlare di processi di deindustrializzazione. Eppure mentre in altri Paesi come l'Inghilterra o la Svezia tali processi sono stati avviati con determinazione e accompagnati con politiche economiche e sociali conseguenti, in Italia tutto questo non è avvenuto." 
Ecco, quindi cario Alter, il nocciolo della questione che abbiamo di fronte:
DOBBIAMO CAMBIARE RAPIDAMENTE, MA CON RAZIOCINIO, IL NOSTRO MODO  DI PRODURRE E DI CONSUMARE, PERCHE' IL MODELLO ATTUALE NON REGGE PIU' E, COME TALE, E' DIVENTATO UN CONTESTUALE APPORTATORE E DI POVERTA' E DI INGIUSTIZIA SOCIALE.

ALTER:  Ma nemmeno tu, Aldo, hai detto come modificare il sistema!
Sentendo te, mi sembrava di udire, come in una lontana eco, le mitiche parole di ENRICO BERLINGUER o quelle più recenti di GIORGIO RUFFOLO!
Dimmi, Aldo: come dobbiamo modificare il sistema?
Penso che, in ogni caso, dovremo sentire, su questo argomento, le proposte e le aspettative degli Economisti!
Però mi sorge un dubbio, Aldo!
Papa BENEDETTO XVI nell'ANGELUS di Domenica 3 gennaio, ha invitato noi tutti a non credere ai maghi ed agli economisti!

ALDO: Non scomodiamo il Sommo Pontefice nelle nostre semplici diatribe, Alter!
Discuteremo su come modificare il nostro sistema  produttivo, la prossima settimana. Nel frattempo, facendo riferimento ai nostri amici economisti, limitiamoci a citare, ancora una volta, questa mirabile espressione di KENNETH BOULDING:

" CHI CREDE CHE UNA CRESCITA ESPONENZIALE POSSA CONTINUARE ALL'INFINITO IN UN MONDO FINITO E' UN FOLLE, OPPURE UN ECONOMISTA."

6 Gennaio 2010                                                                                                                          Alter e Aldo Pastore