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<Caro Astengo, ti indigna la riabilitazione del craxismo?

Ma dimentichi la giustizia benevola con Occhetto e D’Alema>

     di Luciano Locci


Alla redazione di TRUCIOLI SAVONESI

Ho letto con interesse la  nota  di   Franco Astengo  dal titolo << LA FACILMENTE PREVEDIBILE RIABILITAZIONE DEL CRAXISMO>>

Non sono un politologo, come ormai è divenuto l’amico Astengo,  ma ho memoria storica  per cui mi corre l’obbligo fare alcuni rilievi sulle sue analisi.   <<intreccio tra “questione politica e questione morale”>>.

Il finanziamento illecito ai partiti c’era prima degli anni ’90, negli anni 90 e credo sia innegabile che la corruzione nella politica sia proseguita sino ad oggi.                                                                      Per i fatti ante 90 ci fu una amnistia che agevolò gli esponenti di tutti i partiti compreso il PCI. Negli anni 90 l’azione di “Mani Pulite” del pool milanese incastrò i partiti del c.d. pentapartito.

  Anzi, per essere più precisi, non tutta la DC fu colpita in quanto furono risparmiati gli esponenti della sinistra democristiana, così come furono inquisiti ( e poi tutti assolti ) gli esponenti milanesi di quella parte del PCI allora chiamata migliorista e che a Milano aveva molti punti in comune con il PSI di Bettino Craxi. A questo proposito è molto interessante l’articolo apparso sulla stampa del 8 gennaio della senatrice Chiaromonte che ricorda con molto rispetto la figura di Craxi anche in relazione al sostegno della sua politica  da parte dei miglioristi tra cui suo padre Gerardo, Emanuele Macaluso e Giorgio Napolitano, per citare le figure più importanti di quella parte del PCI. Interessante  l’affermazione  della senatrice che contesta la politica di Occhetto, allora segretario del PDS,  che “ si buttò a pesce nella deriva giustizialista per far fuori Craxi”

Craxi  alla Camera disse : “se ci sono parlamentari che non hanno ricevuto un finanziamento illecito alzino la mano “. Nessuno ebbe coraggio di farlo ! 

 Craxi fu condannato per i finanziamenti illeciti percepiti dal Partito in quanto, si legge nella sentenza, egli in quanto leader , NON POTEVA NON SAPERE.

Il Procuratore della Repubblica di Venezia, Norberto Nordio, invece, per motivi opposti, assolse i dirigenti del PCI - PDS Occhetto e D’Alema - inquisiti per lo stesso reato-  perché POTEVANO NON SAPERE dei documentati finanziamenti arrivati sino alle soglie delle botteghe oscure.

 Bettino Craxi fu condannato nei tre gradi di giudizio in poco più di tre anni, quando, come è ben noto, per arrivare sino ad una sentenza di CASSAZIONE di anni ne occorrono più di dieci ! La velocità della vicenda giudiziaria di Craxi  lascia molte perplessità e fa sorgere qualche sospetto.

Anche il fatto che solo nella “Milano da bere” ci fossero problemi di corruzione mentre il resto di Italia  ne fosse pressoché immune, lascia altre forti perplessità e anche questo fatto meriterebbe certamente più approfondite analisi.

 

Astengo ha scritto che ha voluto evitare parlando degli aspetti del “craxismo << di soffermarsi su quelli economici e sociali che sono sotto gli occhi di tutti >>

 

Per quanto riguarda questi temi voglio ricordare che NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO che il debito pubblico fu colpa del governo Craxi . Infatti negli anni, senza Craxi, dal ‘75 al ‘83 il debito passò dal 58% al 70% del PIL. Dal 1983 all’aprile del 1984 il rapporto, durante il governo Craxi,  passò dal 70% al 84% del PIL.

Dal 1984 al 1994  il debito pubblico aumentò del 50% passando dal 84% al 121% ed al Governo Craxi non c’era .(Fanfani, Goria, De Mita, Andreotti, Amato e  Ciampi).

Questi dati inconfutabili nessuno li vuole ricordare come del resto è bene ricordare che negli anni precedenti il governo Craxi il PCI aveva approvato, seppur all’opposizione, molte delle leggi finanziarie che erano la causa dell’aumento del debito pubblico.

La sconfitta del referendum sulla scala mobile promosso dalla CGIL, grazie alla tenuta del PSI di Bettino Craxi, fu uno degli atti di politica economica più importanti di quel periodo e tutti gli economisti hanno dichiarato che, se invece fosse passato, saremmo arrivati ad una inflazione a livello assolutamente insostenibile per la nostra economia causando un danno enorme ai lavoratori che avrebbero visto erodere in maniera drammatica il potere di acquisto dei loro salari.

L’importanza del ruolo politico di Craxi credo che non sia messa in discussione da alcuno ( escluso i dipietristi e pochi altri ). La responsabilità del mancato accordo PSI con il PCI prima e PDS poi non è certamente da addebitare al solo Craxi, in quanto la politica di Berlinguer portava al compromesso storico tra il partito comunista e la democrazia cristiana e non certo all’unione tra le forze della sinistra massimalista e riformista dell’epoca.

Negli anni ‘80 il PCI ed il PSI rappresentavano quasi il 43 % dell’elettorato. Il PCI divenuto PDS, DS ha, unitamente alla sinistra democristiana, costituito il PD e, grazie alle disastrose, per la sinistra s’intende, scelte di Veltroni alle ultime elezioni politiche sono spariti dal Parlamento i Socialisti  e la sinistra  c.d radicale e la sua attuale quotazione, dopo aver cambiato tre segretari in tre anni, oggi si attesta a poco più del 30%.

Questi sono fatti ed ogni commento credo che sia superfluo.

Sulla ventilata “riabilitazione craxiana” una ultima considerazione.

Il notissimo giornalista Giorgio Bocca su questo argomento si è espresso in termini estremamente negativi a difesa del lavoro fatto dai giudici di “mani pulite”.

Come è cambiato il giornalista di Repubblica !

A pensare che sull’Espresso del 21 agosto del 1983 Bocca scriveva sulla sua rubrica L’ANTITALIANO che << taluni giudici, per incastrare comunque l’imputato, arrivano, con arroganza e prepotenza, a fabbricare dei falsi in atto pubblico >>. Da notare che per questa grave affermazione nessuna querela gli giunse mai !!!!!

 

Savona, 9 gennaio 2010.                                                       Luciano Locci

 

Nota di Trucioli Savonesi: il bravo prof. Franco Astengo che collabora assiduamente pubblicando articoli di “cultura e storia politica” su Trucioli, potrà rispondere qualora lo ritenga utile. Ospitiamo volentieri l’intervento del dott. Locci, testimone attento ed informato anche di vicende politiche savonesi, oltre che socialista di famiglia della prima ora. Senza pentimenti e cambi di casacca.

Un sola cosa pare opportuno ricordare e lo scrisse in termini precisi, profondi, il giudice Vincenzo Ferro nella motivazione alla “sentenza Teardo”. Parliamo, nel caso specifico, del più sfrenato ed amorale, distruttivo in campo sociale ed economico, “arricchimento personale” degli imputati condannati con sentenza definitiva.

Scuole costruite con tangenti, a discapito della qualità e della sicurezza. Case Popolari, tra cemento e mazzette, vittime di disastrose anomalie e cosi via.

Il “tesoretto di Craxi” è tutta una montatura dei giudici rossi? Può darsi che la figlia Stefania, il figlio Bobo, la vedova siano rimasti a mani vuote. Ma quei miliardi (60?) perché continuano ad essere avvolti dal mistero? E chi sa, non parla? Visto che qualcuno avrà pure messo delle firme? Chi può aiutarci a  capire dove sono finiti, magari invocando il “segreto di stato”? (L.C.)