Lettera di 7 pagine. Storia di una petizione (2002) a Ciampi sottoscritta da
avvocati, lodata da Travaglio
Alassio, esplode il “dossier Preve”
Lucchini chiede aiuto a Berlusconi
“Il Giornale” pubblica (vedi...):
replicano Roberta Gasco e la collega designata nel Comitato provinciale Pdl,
oltre a neo coordinatrice alassina e membro della commissione edilizia
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Alassio (Sv),
23 Dicembre 2009
Lettera aperta al Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi leader del PDL ed in
copia per conoscenza alla Coordinatrice PDL
della provincia di Savona, dott.ssa Roberta
GASCO . ===========00000000000===========
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Carissimo Presidente Silvio Berlusconi, quale migliore occasione delle Festività Natalizie per porgerLe i Migliori Auguri di un pronto ristabilimento e possa riacquistare un pò di serenità, dopo il drammatico avvenimento di Piazza Duomo a Milano (anch'io sono milanese e conosco bene quella piazza tanto cara ai milanesi per la "madunina").
Ho ascoltato e seguito con
molta attenzione le parole da Lei dette sul
palco della manifestazione che ha avuto un così
ripugnante epilogo, e devo dire che erano musica
per le mie orecchie. Lei ha parlato di un
partito di larga base popolare, di un partito
non verticistico, dove le decisioni vengono
prese collegialmente, di un partito che è aperto
a tutti coloro che credono nel supremo valore
della Libertà. Ora, dopo aver letto i quotidiani che trattano gli avvenimenti della provincia di Savona, ove io risiedo, ad Alassio, ho potuto leggere tra le altre notizie della nomina di tutti i nuovi referenti cittadini del PDL in prospettiva della campagna elettorale, che è al nastro di partenza, per la conquista della Regione Liguria. Sono sobbalzato sulla sedia quando ho letto il lungo elenco in cui compare il nome della gentile Avv. Emanuela Preve, confermata coordinatrice del PDL alassino. Mi interrogo e chiedo a Lei in primis ed in subordine alla neo responsabile (da un paio di mesi circa) del coordinamento del PDL per la provincia di Savona, Dott. Roberta Gasco: quali sono i criteri adottati per le nomine ed in particolare le valenze che hanno portato ufficialmente e non "provvisoriamente" (come era sino ad ora) al vertice del PDL di Alassio l’avv. Emanuela Preve ? Dico ciò perché già in occasione della campagna elettorale della scorsa primavera. Per le elezioni provinciali del Savonese, mi ero peritato di segnalare un attacco gratuito che l’ha riguardata in prima persona, illustre Presidente Silvio Berlusconi. Ovvero la lettera che l'avv. Emanuela Preve, in qualità di terza firmataria dell'iniziativa (precedendo il padre, stimato professionista locale) si era preoccupata di inviare all'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. In questa lettera che allegherò qui sotto, per completezza di informazione, si chiedeva in buona sostanza che Lei caro Presidente Berlusconi fosse fermato in qualsiasi maniera nella Sua azione politica come leader dell'allora splendida, snella e coriacea ( peraltro mi permetto aggiungere come Lei, il fondatore) struttura di partito, che rispondeva al nome di Forza Italia. |
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Riporto quindi il testo della missiva, indirizzata al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi : **********************00000000000******************** |
Ill.mo Signor
Quali avvocati del Foro di Savona, convinti
assertori del principio di legalità, inteso
quale eguaglianza di tutti i cittadini davanti
alla legge – principio che, necessariamente
presuppone l’Indipendenza e l’autonomia della
magistratura – sentiamo il dovere morale e
professionale di prendere netta posizione sul
disegno di legge in tema di “legittimo
sospetto”, evidentemente predisposto ed
attivato, oltre ogni logica e lecita misura,
ad personam,
come significativamente riconosciuto, tra gli
altri, dall’On. Carlo Taormina, già
sottosegretario nell’attuale Governo, in una
recente intervista rilasciata a “La Stampa”.
Frase altamente significativa di tale intervento
È stata: “fare in fretta per battere i Giudici
di Milano... bisogna impedire la condanna di due
innocenti: Berlusconi e Previti”.
Tralasciando ogni
considerazione di merito in ordine al disegno di
legge come proposto e come frutto
dell’affrettata – a tacer d’altro – approvazione
al Senato, va sottolineato il tema della palese
violazione dell’articolo 72 della nostra Carta
Costituzionale, sia sotto il profilo della
inesistenza dei requisiti di urgenza, sia
comunque sotto il profilo della mancanza di una
rituale dichiarazione al riguardo.
È inaccettabile in uno Stato di diritto il
tentativo (che è sotto gli occhi di tutti) di
chi esercita il potere politico-istituzionale,
fra l’altro in posizione di particolare
preminenza, di sottrarsi al controllo di
legalità cui è istituzionalmente preposto e
tenuto il Potere Giudiziario, attaccando,
peraltro rozzamente, quei Magistrati che,
esercitando correttamente la loro funzione,
osino perseguire anche i potenti. Se questo palese tentativo avesse successo, se si dovesse constatare che ai “potenti di turno” ed a chi gode della loro protezione, è consentito di sottrarsi al controllo di legalità, di sottrarsi alla giurisdizione del Giudice naturale se non gradito, di sottrarsi addirittura al processo (ché questo accadrebbe attraverso la reiterazione di domande di remissione, se il disegno di legge in questione fosse malauguratamente approvato e promulgato), se si dovesse constatare ancora che l’alta funzione legislativa dei rappresentanti dell’intera collettività nazionale può essere piegata alla tutela di interessi particolari, ne sarebbe irrimediabilmente leso il principio della eguaglianza di tutti davanti alla legge e scossa la fiducia dei Cittadini nelle istituzioni democratiche.
Nella nostra qualità di avvocati, impegnati
quotidianamente nella difesa dei diritti e per
il conseguimento della giustizia nel caso
concreto, con l’unico strumento della
argomentazione giuridica, sentiamo il dovere,
professionale e morale, in questo momento
particolare, di esprimere la nostra forte
preoccupazione per questo stato di cose che ci
allarma ed insieme esprimere il convincimento
che la Costituzione della Repubblica sia – e
debba continuare ad essere – punto di
riferimento e guida essenziale ed insostituibile
e la nostra fiducia nel Presidente della
Repubblica, che della Costituzione e dei
principi dell’autonomia e della indipendenza
della Magistratura e dell’eguaglianza di tutti
davanti alla legge in essa affermati, è il
supremo garante.
F.to Avvocati Claudio Bottelli, Angelo Preve, Emanuela Preve, Giampiero Mentil, Nazzareno Siccardi, Gian Carlo Salomone, Gianluigi Bruzzone, E. Stefano Carrara Sutour, Silvio Carrara Sutour, Giorgio Cangiano, Franco Vazio, Giannantonio Chiavelli, Vittorio Varalli, Silvana Biamonti, Daniela Rosano, Giovanni Russo, Alberto Russo, Marco Russo, Marino Morixe, Franco Aglietto, Sergio Aquilino, Monica Becchino, Mauro Mazzi, Angelo Luciano Germano, Giuliano Germano, Pietro Beltrametti, Attilio Beltrametti, Francesco Bruno.
Questa missiva ha goduto di una particolare
attenzione al punto di essere pubblicata nel
libro dal titolo:
“Giustizia
e impunità -
Interviste a Antonio Di Pietro e Marco
Travaglio,
autrice la sig.ra Gloria Bardi,
insegnante e candidata nell’Idv di Antonio Di
Pietro, alle ultime elezioni europee.
La lettera, nel libro, è corredata dal commento
del giornalista Travaglio, che riporto qui di
seguito: il commento di Marco Travaglio Questo è un documento importante per quello che dice, ma soprattutto perché firmato da avvocati e quindi è l’ennesima dimostrazione che in questo momento non è in corso una guerra tra giudici e avvocati o tra giudici e politici, ma è in corso una guerra di alcuni imputati contro la Magistratura, contro l’Avvocatura che vuole vincere i processi dentro le aule e non in Parlamento e contro i Cittadini che pretendono la legge uguale per tutti. Speriamo che Ciampi di lettere come questa ne riceva tante. **********************00000000000********************** |
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Come avrà potuto vedere non manca il commento di Marco Travaglio e neppure uno stuolo di firme a corredo della "petizione" organizzata e sostenuta dall'avv. Emanuela Preve, dal papà e da tante altre persone (Legali) per lo più appartenenti allo schieramento di sinistra, più spesso, estrema sinistra. Io mi interrogo, ma soprattutto chiedo a Lei, Sig. Presidente, a questo punto, come si possa innalzare al ruolo di coordinatore locale del PDl, l'avv. Emanuela Preve .
Per aver fatto presente
questa deflagrante incongruenza, la scorsa
primavera sono stato dileggiato, diffamato, su
giornali locali, nella miglior tradizione della
sinistra vetero-sistema, che, quando non può
opporre argomentazioni concrete, si appiglia
alla diffamazione ed al pettegolezzo. |
Contattato in occasione delle scorse elezioni provinciali dalla Direzione generale del PDL di Milano per sapere se ero disponibile a ricoprire nuovamente il ruolo di "difensore del voto", ne sono stato escluso dal "comitato locale" già condotto dall’avv. Emanuela Preve. Anzi, sono stato ridicolizzato con la notizia che era stato espulso (pura menzogna!) da Alleanza Nazionale, di cui facevo parte prima della fusione con Forza Italia, ed escluso dal PDL dell’avv. Preve, che ha supportato questa affermazione con le seguenti parole:
"Per quanto riguarda
infine il signor Lucchini a lui certamente non
si può addebitare alcuna incoerenza, infatti ha
cocciutamente continuato a perpetrare quei
comportamenti che gli sono avvalsi l’espulsione
da AN prima e successivamente l’esclusione dal
PDL."
A tali false, diffamanti e
lesive accuse ho replicato a suo tempo, come
segue:
**********************00000000000********************** Egregio avvocato, la mia espulsione da An? E' falso, diffamante e lesivo
Gentile Avv. Emanuela PREVE, mi scuso per il
ritardo con cui rispondo alla Sua lettera: ero
impegnato in campagna elettorale per il PDL .
Lei ha scritto: “Per quanto riguarda infine il
signor Lucchini a lui certamente non si può
addebitare alcuna
incoerenza, infatti ha cocciutamente continuato
a perpetrare quei comportamenti che gli sono
avvalsi
l’espulsione da AN prima e successivamente
l’esclusione dal PDL“
Lei è un avvocato e come tale ha certamente una
deontologia professionale, La invito quindi a
pubblicare
la documentazione a sostegno di quanto sopra
riportato ed a suo tempo da Lei scritto.
Al sottoscritto quanto da Lei sostenuto non
risulta assolutamente: mai mi è stato notificato
l’inizio di
un’istruttoria relativa ad un tale provvedimento
e men che meno un provvedimento in questo senso
e
neppure una qualsiasi lettera che possa anche
lontanamente riferirsi a qualcosa del genere. E
poi per quale
motivo? Forse perché ho raccolto e
rappresentato le legittime attese di Legalità ed
Ordine di Imprenditori
e Commercianti tra i più prestigiosi in Alassio,
tematiche, queste, che sono sempre state i
cardini
dell’azione politica di Alleanza Nazionale, al
tempo non ancora confluita nel PDL?
Lei ben sa che provvedimenti simili prevedono
tutta una serie di azioni ed attività che li
corroborano anche
al fine della corretta tutela del diretto
interessato. Io non ne sono mai stato oggetto.
Ritengo, quindi,
qualsiasi elemento che dovesse scaturire a
supporto di tale ipotizzato provvedimento
artatamente redatto
in palese assenza di qualsiasi principio di
giustizia, equità e democrazia, in dispregio
delle disposizioni
statutarie di Alleanza Nazionale in proposito,
dei Codici Civile e Penale e di conseguenza
assolutamente
falso, quindi diffamante e gravemente lesivo
della mia rispettabilità, sia come cittadino
politicamente
impegnato che gode pienamente di tutti i diritti
socio-politici sia come operatore inserito nel
mondo
imprenditoriale e commerciale da tanti anni.
In relazione alla mia esclusione dal PDL oggi,
sono certo non sia Lei la persona in grado di
valutare e
determinare il mio diritto di appartenenza o
meno ad esso.
Rifletta e mediti, piuttosto, su quanto Lei ha
sottoscritto a suo tempo:
“Quali avvocati del Foro di Savona, convinti
assertori del principio di legalità, inteso
quale
eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla
legge – principio che, necessariamente
presuppone
l’Indipendenza e l’autonomia della magistratura
– sentiamo il dovere morale e professionale di
prendere netta posizione
sul disegno di legge in tema di “legittimo
sospetto”, evidentemente
predisposto ed attivato,
oltre ogni logica e lecita misura,
ad personam, come
significativamente
riconosciuto, tra gli altri, dall’On. Carlo
Taormina, già sottosegretario nell’attuale
Governo, in una recente intervista rilasciata a
“La Stampa”.
Frase
altamente chiarificante di tale intervento è
stata:
….come
significativamente riconosciuto, tra gli altri,
dall’On. Carlo Taormina, già sottosegretario
nell’attuale Governo, in una recente intervista
rilasciata a “La Stampa”. Frase altamente
significativa di tale intervento È stata: “fare
in fretta per battere i Giudici di Milano...
bisogna impedire la condanna di due innocenti:
Berlusconi e Previti”.
Ed ancora : “Tralasciando ogni considerazione di
merito in ordine al
disegno di legge come proposto e come frutto
dell’affrettata – a tacer d’altro – approvazione
al
Senato, va sottolineato il tema della palese
violazione dell’articolo 72 della nostra Carta
Costituzionale, sia sotto il profilo della
inesistenza dei requisiti di urgenza, sia
comunque sotto il profilo della mancanza di una
rituale dichiarazione al riguardo.È
inaccettabile in uno Stato di diritto
il tentativo (che è sotto gli occhi di tutti) di
chi esercita il potere politico-istituzionale,
fra l’altro in
posizione di particolare preminenza, di
sottrarsi al controllo di legalità cui è
istituzionalmente
preposto e tenuto il Potere Giudiziario,
attaccando, peraltro rozzamente, quei Magistrati
che,
esercitando correttamente la loro funzione,
osino perseguire anche i potenti.”
È inaccettabile in uno Stato di diritto
il tentativo (che è sotto gli occhi di tutti) di
chi esercita il potere politico-istituzionale,
fra l’altro in
posizione di particolare preminenza, di
sottrarsi al controllo di legalità cui è
istituzionalmente
preposto e tenuto il Potere Giudiziario,
attaccando, peraltro rozzamente, quei Magistrati
che,
esercitando correttamente la loro funzione,
osino perseguire anche i potenti.”
Alle parole di cui sopra
ho così completato la mia replica
all'Avv. Preve:
Alla
luce degli ultimi attacchi da sinistra a Silvio
Berlusconi ed a conferma dell’ indifendibilità,
per chiunque
si trovasse ad agire in politica nella sfera del
PDL, di questa lettera da Lei sottoscritta tra i
primi, come
purtroppo sempre più spesso avviene,
nell’assenza di argomentazioni dialettiche di
risposta, secondo una
consolidata modalità di certa Sinistra, l’unica
difesa è rispondere architettando ad arte la
diffamazione
dell’antagonista politico con ogni mezzo, tra
cui il supporto di inquietanti individui che
proprio da
associazioni pseudo-intellettuali sinistroidi,
dopo varie fasi di riciclaggio, sono riusciti ad
approdare rocambolescamente nel Centrodestra!
Mi piace ribadire che io non confuto quanto da
Lei sottoscritto in quella lettera: Lei è libera
di pensare ciò
che meglio crede. Contesto invece che una
persona che ha sottoscritto quanto sopra
riportato abbia avuto
ieri l’incoerenza di ricoprire proprio
l’incarico di coordinatrice di Forza Italia ed
oggi di Presidente
Provvisorio del Direttivo del PDL di Alassio.
Io, pur avendo certamente, a questo punto, le
carte più in
regola di Lei, sempre politicamente parlando,
non ho questa ambizione e neppure ritengo di
possederne “le
qualità”. Ah … l’ambizione, che irrefrenabile
moto dell’animo è !
Vede, in fondo, nel mio piccolo, mi sento
anch’io un po’ come Silvio Berlusconi,
specialmente negli ultimi
tempi: mi vengono affibbiati provvedimenti
disciplinari a me del tutto sconosciuti.
Stia comunque ben certa di
una cosa: anch’io non mi fermerò !
Rimango in attesa della pubblicazione della
documentazione che attesta quanto da Lei
asserito entro 08
giorni dalla pubblicazione della presente. Con osservanza Fabio Lucchini **********************00000000000********************** Carissimo Presidente, ho avuto il privilegio di essere difensore del Voto per il PDL in occasione delle vittoriose elezioni politiche del 2008 ed ho sempre operato per quel che mi è stato concesso, per la crescita del PDL locale e non solo, tutto sempre senza fini personali, senza mai chiedere favori, dando una mano quando era necessario, senza farmelo chiedere due volte.
Ho potuto incontrarLa
durante il rinfresco al Terminal Crociere di
Savona seguito alla vittoriosa competizione
politica; ho ascoltato le Sue parole costruttive
di allora; ho apprezzato i Suoi sforzi per
affrontare questa gravissima crisi globale che
attanaglia pure il nostro Paese ed il tentativo
di condurlo fuori dalle acque tempestose del
momento contingente. Ma ancor più ho visto gli
eccellenti risultati in occasione del gravissimo
terremoto che ha colpito L'Aquila e per la prima
volta una reazione pronta, determinata ed
incisiva per ridare un pò di serenità a quelle
popolazioni travolte dalla catastrofe di una
notte. Mai nei miei ricordi si sono raggiunti
tali encomiabili risultati in circostanze
simili, anzi spesso si è consumata una tragedia
nella tragedia (basti pensare all’Irpinia ed a
coloro che ancora vivono nei container), con
l'oblio di queste popolazioni terremotate e
delle loro legittime attese.
Chiedo pertanto a
Silvio Berlusconi, fondatore di Forza
Italia ieri, oggi leader del PDL, cosa si debba
attendere un libero cittadino che gode di tutti
i diritti socio-politici, elettore del PDL, da
un partito gestito localmente in tale maniera,
da permettere a persone come l'avv. Emanuela
Preve di ricoprire un ruolo discrezionale, che
Le consente di escludere cittadini leali e
fedeli da sempre ai valori del centro-destra. Un sistema perverso permette di inserire una persona che sino all'altro ieri si era accanita al punto di scrivere al Presidente della Repubblica. Sottoscrivendo l'allontanamento, da oppositrice, di Silvio Berlusconi.
Fabio Lucchini
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