Nei cantieri e sui tetti
senza protezioni
Solo le manette ormai fanno
notizia...
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Pietra Ligure -
L'immagine che pubblichiamo, ripresa da un
cellulare, forse non documenta in modo chiaro
ciò che si vedeva ad occhio nudo. Operai -
quattro, cinque - che si alternavano e
lavoravano sul tetto di un edificio, nuova
copertura per piano ex novo, ad un'altezza di
una dozzina di metri senza alcuna misura di
protezione, tra l'altro anche in giorni uggioso.
Il tutto a poche centinaia di metri
dall'ospedale
Santa Corona e sulla trafficata
via Aurelia. E non
sono "spettacoli" rari, eccezioni, ma la regola.
Non c'entrano i proprietari di immobili che
affidano lavori a terzi. Può essere un problema
di coscienza, ma non è questa la sede. Semmai
ciò che Trucioli Savonesi ha già in altre
circostanze documentato, in tempi diversi ed in
occasioni diverse. Anche pubblicando foto
eloquenti di cantieri edili interessati da
totale o quasi, inosservanza delle norme di
sicurezza. Del resto come smentire di fronte a
fotografie evidenti?
Un tema,più volte richiamato, abbiamo scritto,
dal massimo vertice istituzionale del Paese,
quale il Presidente della Repubblica; citato da
mezzi di comunicazione di massa come la Rai, nei
suoi notiziari e telegiornali.
In realtà chi ha occasione di frequentare le
zone della nostra Riviera - e parliamo della
fascia litoranea dove tutti possono vedere - si
renderà conto che: o non ci sono controlli
adeguati come è assai probabile; oppure
l'impunità- o quasi - l'ha fa davvero da
padrone. Col trionfo, di conseguenza,
dell'illegalità e in danno di quei pochi
titolari di piccoli e grandi imprese che invece
rispettano la legge.
Vale la pena aggiungere: gli infortuni sul
lavoro si ripercuotono negativamente, in più
forme, sulla collettività, sui bilanci degli
enti pubblici e di previdenza a cui tutti i
cittadini dovrebbero essere chiamati a
contribuire in base ai loro redditi, attività.
Oltre a rappresentare elemento di civiltà e
democrazia.
Lo scenario savonese vede soprattutto coinvolti
in queste situazioni da "infrazione palese",
cittadini stranieri. Basta avvicinarsi ad un
cantiere per rendersi conto della presenza di
romeni, albanesi, extra comunitari.
In qualche caso, fingendoci interessati a
lavori, abbiamo chiesto se non temevano...
Risposte tipo? <In Italia...qui fanno tutti
cosi...qui comanda... qui siamo...conosce il
sindaco...>.
L'abbiamo documentato in un preciso reportage ad
Alassio, con tanto di foto e di tabelle di
ditte. Secondo voi è successo, è
cambiato qualcosa? I vigili urbani, ad esempio,
che passano e ripassano non sono tenuti a vedere
nulla?
C'è un aspetto curioso che sottoponiamo ai
lettori: possibile che solo gli amici che
seguono Trucioli, mandano mail ed immagini di
"abusi" ? E la prassi sfugga a tante e troppe
persone con occhi per vedere, persino in strade
e zone abitualmente frequentate, centrali.
Percorse da automezzi e personale che
rappresentato lo Stato. Cosa accadrà nelle zone periferiche? A noi è capitato e l'abbiamo
scritto, di assistere a fughe precipitose,
anche per i boschi, avendoci scambiato
per "controllori".
E poi, con ipocrisia sfacciata, c'è chi finge di
cascare dalle nuove, grida alla vergogna,
leggendo notizie di arresti nell'ambito di
servitori forse infedeli, denunciati da
imprenditori seri, per via di controlli
super rigorosi nei posti di lavoro.
Non si parla mai, se non casualmente, di
quante siano le persone e le risorse dell'Asl,
di altri enti preposti (statali), destinati alla
prevenzione e quando il caso alla repressione.
A chi conviene tacere? Forse Trucioli stando
dalla parte, come dicono alcuni, dei rumentieri
di professione, è l'unico ad avere interesse a
non tacere? Che vergogna, urlerebbe quattro,
cinque volte il nostro premier Berlusconi.
Oppure il più divertente Sgarbi, con ancora meno
buon gusto. |