Due loanesi troppo
onesti e dimenticati
Antonio Rodano e
Alberto Pappalardo
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Antonio Rodano,
per anni simbolo del Partito liberale
a Loano, nel comprensorio, sempre fedele agli ideali di cui si nutriva, ricco di
virtù da pubblico amministratore, poverissimo nella ricerca di interessi
personali.
Riproduciamo quanto abbiamo scritto il giorno dei
funerali, il 22 novembre 1980
(vedi…).
Ventinove
anni fa. |
Per scelta non ci è
sembrato opportuno, nel rispetto della famiglia, interferire con pubblicazioni
nei giorni dell’anniversario. Sappiamo con quanto amore e devozione lo ricordano
ogni anno le persone che gli erano più care e più vicino.
Di lui conserviamo alcuni
scritti, testimonianze di uomo e di amministratore, forse è venuto il momento di
renderle pubbliche ai loanesi. Alle giovani generazioni soprattutto. Troveremo
la soluzione più utile e rispettosa in onore della sua memoria e dei suoi
insegnamenti, dell’eredità morale (amministrazione civica) ed umana.
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Non è il caso di dilungarci nel ricordo dell’avvocato
Alberto
Pappalardo, oltre al piccolo articolo scritto
nel giorno dei funerali (vedi…).
Sono trascorsi sette anni. Era un personaggio di
caratura elevata, forse più apprezzato e conosciuto fuori le mura che nella sua
città. Iniziando dalla capitale, Roma, poi Milano, Genova. Conserviamo alcuni
documenti che fanno senz’altro parte di vicende storiche, in parte poco note, ma
di rilevanza nazionale. |
Alberto Pappalardo
aveva
ritenuto di farne partecipe, come testimone, l’amico giornalista loanese. Alcuni
atti furono pubblicati sul
Secolo XIX, all’epoca,
con gli indispensabili ed opportuni “tagli”.
Anche per
Alberto forse è venuto il
momento di alzare il “velo”. Ricordarsi che il concittadino avvocato
Pappalardo,
esponente nazionale del partito liberale, si trovò ad occuparsi in prima persona
di vicende davvero clamorose. E ritenne di consegnarci del materiale. Con
ripetuti incontri, fino a quando un destino crudelissimo, ingrato, ci ha privato
del suo indimenticabile sorriso. Dei suoi preziosi suggerimenti.
Degli
ultimi capitoli.
Luciano Corrado