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Piani di
sviluppo agricolo(22) – Signor Procuratore
della Repubblica, qui Loano: l’asfissia del
silenzio da corruzione ambientale Due privati
di Cuneo chiudono persino una strada, da sempre pubblica, verso
via Costino
di
Gilberto Costanza
|
Loano – Fatti nuovi e importanti
ci portano a riprendere l’esame dei Piani Aziendale di Sviluppo
Agricolo approvati dalle Giunte comunali dal 1999 ad oggi, con
conseguente rilascio di permessi di costruire di “case agricole”
nel territorio di Loano.
Nel n. 162
del 6 luglio 2008 di Trucioli Savonesi avevamo pubblicato
un elenco di richieste di approvazione di Piani Aziendali
Agricoli (aggiornato al 12/06/2008) in cui risultavano i
seguenti dati statistici: totale delibere n. 94
(approvate o modificate o revocate) |
Proprietari: residenti n. 60 e non
residenti n. 49 – Comproprietari n. 27
per n. 12 Piani aziendali agricoli e Imprese di
costruzioni n. 4. I Piani aziendali sono
stati approvati: anno 1999 n. 3, anno
2000 n. 8, anno 2001 n. 0, anno
2002 n. 5, anno 2003 n. 10, anno
2004 n. 12, anno 2005 n. 13, anno
2006 n. 25, anno 2007 n. 12, anno
2008 n. 13, anno 2009 n. 24 (di
cui 14 con revoca precedente Piano e contestuale
approvazione nuovo Piano aziendale agricolo).
Curiosa e emblematica è la nuova procedura
adottata dall’Amministrazione comunale, dal 19
dicembre 2008, con la revoca di precedenti Piani
aziendali e contestuale approvazione di nuovi
Piani aziendali agricoli. Stiamo procedendo
all’analisi e riscontri delle delibere e (a
verifica in corso) abbiamo rilevato alcune
anomalie che saranno oggetto di un nostro
prossimo intervento. Non sono escluse clamorose
novità.
Quali sono i fatti nuovi e importanti che
riportano alla cronaca i Piani aziendali
agricoli?
Ricordiamo che nell’elenco dei Piani
aziendali agricoli Costanzo Francesco
residente in Brandizzo (TO) aveva
richiesto, in data 8 marzo 2005 e in data 9
settembre 2005, due Piani aziendali
agricoli che
Entrambi nell’arco di
sette mesi! Negli
elenchi mensili dei rapporti sul controllo
dell’attività edilizia svolta dalla Polizia
Municipale non si sono rilevati controlli sulla
realizzazione o meno del Piano economico
aziendale di miglioramento e sviluppo fondiario
incluso la verifica di regolarità nella
costruzione delle due case agricole.
Sono già stati oggetto di compravendita da
parte di Costanzo Francesco? E poi,
perché due case agricole ad uno stesso soggetto?
Nei mesi di giugno e luglio 2009, nei rapporti
sul controllo dell’attività edilizia, ecco che
il Costanzo Francesco “in qualità di
procuratore speciale (?) dei
proprietari (?) dei terreni
oggetto di lottizzazione.” viene segnalato
per presunta “Realizzazione di lottizzazione
abusiva di terreni” con prot. n. 15977 del
28.05.2009.
Nella descrizione delle opere abusive si
legge:”Realizzazione di lottizzazione abusiva
di terreni a scopo edificatorio con conseguente
trasformazione urbanistica ed edilizia dei
terreni stessi, concretizzata mediante
l’acquisizione, il frazionamento e la vendita
del terreno in lotti che, per le loro
caratteristiche quali le dimensioni ridotte e la
loro destinazione secondo gli strumenti
urbanistici, non potevano venir edificati
singolarmente.” Non indicata l’ubicazione
ma solo: “Foglio 11 e mappali 237,
186, 247, 248, 238,
187, 243, 239, 241,
242, 240, 244, 246, 231 e
Probabilmente torneremo presto su questo caso
clamoroso che ha visto la realizzazione di
lottizzazione abusiva di terreni con risvolti
incerti e preoccupanti. A riguardo non sono da
escludere iniziative da parte della Procura
della Repubblica di Savona.
Da visure catastali online al sito
dell’Agenzia del Territorio- Ufficio
provinciale di Savona si è constatato che al
catasto terreni di Loano al foglio 11 i mappali
237, 186, 247, 248, 187, 243, 239 e 241
risultano tutti “soppressi”. Altro
mistero che tende a rendere sempre più torbida e
inquietante tutta l’operazione posta in essere
dal 1999 sulle case agricole a Loano, in
particolare nella frazione di Verzi e
nella zona di Via Costino Monte Carmelo.
Una cosa sembra certa.
Alessi Massimo e Peluffo Barbara
avrebbero acquistato alcuni lotti indicati dal
Costanzo Francesco nel Foglio 11, oggetti
di
“lottizzazione abusiva di terreni”.
Alessi Massimo
aveva ottenuto l’approvazione di un Piano
aziendale agricolo, in cui era indicato il
Foglio 11 e mapp. 186, 237
e 247, con delibera della Giunta comunale
n. 109 del 06.07.2006 poi revocata e
contestualmente approvato nuovo Piano agricolo
con delibera della Giunta comunale n. 69 del
16.04.2009. Quasi tre anni dopo. Perché non sono
indicati nella delibera i motivi della revoca e
contestuale approvazione del nuovo Piano
aziendale agricolo?
Nell’elenco dei permessi di costruire
rilasciati dal 1 maggio 2009 al 31 maggio 2009
nella licenza n. 274/30.337 rilasciata a
Alessi Massimo si legge:” Variante al
P.d.C. n. 257 dell’11.09.2006 relativo alla
realizzazione di casa agricola con annesso
magazzino e locali interrati in località “Orsolani”
– Fg. 11 mapp. 237(ex 96/a),
186, 247(ex 185/a) N.C.T.,
preordinati al miglioramento fondiario del
terreno sito in località “Ronco” censito al Fg.
5 mapp. 17 N.C.T.”
Peluffo Barbara
aveva ottenuto l’approvazione di un Piano
aziendale agricolo, in cui era indicato il
Foglio 11 e mapp. 248, 238,
187, 243, 239 e 241,
con delibera della Giunta comunale n. 108 del
06.07.2006 poi revocata e contestualmente
approvato nuovo Piano agricolo con delibera
della Giunta comunale n. 70 del 16.04.2009.
Quasi tre anni dopo. Perché non sono
indicati nella delibera i motivi della revoca e
contestuale approvazione del nuovo Piano
aziendale agricolo.?
Nell’elenco dei rapporti
di controllo dell’attività edilizia del mese di
novembre 2008 pratica 29/08, prot. n. 35887 del
16.11.2008, nella tipologia dell’abuso si legge:”
Opere in difformità dal Permesso di Costruire n.
196 del 22.11.2006 – P.d.C. in sanatoria.” E
presunto responsabile dell’abuso è scritto:”
Peluffo Barbara in qualità di titolare
del P.d.C. e committente delle opere.
Graziano Giuseppe in qualità di esecutore
materiale dei lavori. Ing. Masi Ferruccio
in qualità di Direttore dei lavori.” Segue
la descrizione: ”Opere in difformità del
P.d.C. n. 196 del 22.11.2006: posa in opera nel
sottotetto di tramezzatura dotata di porta di
accesso, predisposizione di impianti elettrici,
televisivi e derivazioni dell’impianto di
riscaldamento nell’immobile destinato alla
residenza; cambio di destinazione d’uso del
locale lavorazioni prodotti agricoli tramite la
predisposizione di impianto di derivazione
televisivo, impianti idraulici di
approvvigionamento e scarico e predisposizione
di cappa di aspirazione; predisposizione di
impianto di derivazione televisiva nel vano
autorimessa e nel locale destinato a deposito
prodotti agricoli, il locale magazzino, inoltre,
risulta suddiviso in due distinti locali; i
fondi del piano aziendale di sviluppo agricolo
risultano essere mantenuti allo stato di fatto
precedente all’inizio dei lavori.”
Ubicazione, foglio e mappali:”Località
Orsolani – Foglio 11 – mappali 238,
239, 248, 187, 241 e
Abbiamo evidenziato in
grassetto il foglio e i mappali che dimostrano
essere gli stessi intestati a
Costanzo Francesco,
Alessi Massimo e Peluffo Barbara. a)
di tutti gli accertamenti effettuati dagli
uffici comunali, anche a seguito di rapporto di
polizia giudiziaria, in relazione ad opere
realizzate in assenza di titolo abilitativo
ovvero in totale o parziale difformità dal
medesimo o con variazioni essenziali come
definite all’articolo 44; b)
di tutti i provvedimenti cautelari o definitivi
correlativamente assunti dal Comune nei
confronti delle opere di cui alla lettera a);
c) delle violazioni paesistico-ambientali
e dei provvedimenti cautelari o sanzionatori
assunti dal Comune nell'esercizio delle funzioni
ad esso sub-delegate.”
Alcune domande: Chi è il libero
professionista che ha predisposto le pratiche
per la lottizzazione di terreni a scopo
edificatori con conseguente trasformazione
urbanistica ed edilizia dei terreni stessi,
concretizzata mediante l’acquisizione, il
frazionamento e la vendita del terreno in lotti?
La pratica tecnica del frazionamento è stata
regolarmente depositata all’Agenzia del
territorio? I terreni frazionati sono stati
oggetto di atti notarile di compravendita?
Nelle richieste avanzate
all’Amministrazione comunale di Loano sono state
allegate le visure catastali dei terreni
indicati dai richiedenti proprietari? Se no, con
quale criterio
Altro caso emblematico che ricade nella
casistica di richiesta e approvazione di due
Piani aziendali agricoli. Una premessa.
Lo scrivente si è trovato
nell’impossibilità di percorrere la strada
sterrata che collega il nuovo cimitero
Berbena a via Costino Monte Carmelo in
quanto è stata chiusa con duplice cancello in
ferro segnalata come strada privata che non
consente neppure il transito a piedi.
Da sempre, nel tempo dei
tempi, sicuramente era percorsa con carri
trainati da animali. Resta il fatto che la
strada è segnata nelle mappe del territorio
loanese (quindi è un bene pubblico) per cui deve
essere percorribile da chiunque intenda
transitarvi da via Costino di Monte Carmelo o
dal nuovo cimitero Berbena, visibile su internet
Google Earth. E’
obbligo di chi amministra di predisporre al più
presto le più idonee iniziative al fine di una
immediata rimozione di detti cancelli
ripristinando la libera percorrenza della strada
per chiunque intenda percorrerla, anche per
salutari passeggiate.
Nella zona sono in costruzione due case
agricole come risulta dall’elenco di Piani
aziendali di sviluppo agricolo approvati. I
richiedenti sono Garabello Gino e Garabello
Pier Paolo, residenti in Prunetto (CN)
a cui sono stati approvati dalla Giunta comunale
due case agricole con delibere: n. 71 del
11.05.2005 e n. 132 del 09.08.2007. In entrambe
le richieste sono stati indicati gli stessi
terreni, ossia: Fg. 11, mapp. 62 (risulta
soppresso) e Fg. 13, mapp. 211, 218 e 219(FR) e
nella delibera n. 132 è aggiunto il terreno
indicato al Fg. 13, mapp. 215. Nel corso dei
lavori vi è stato uno spianamento consistente,
visibile su internet Google Earth.
Sono stati fatti i dovuti controlli? Può
essere che
Se così fosse è auspicabile che i casi più
clamorosi siano stati segnalati direttamente
alla Procura di Savona e possano, eventualmente,
seguire atti conseguenziali. Certo che in tali
circostanze, in tanti cittadini, può prevalere
il dubbio del mancato rispetto delle norme
vigenti in materia, se tutto rimane nel silenzio
per un tempo indeterminato e lungo. Non è
da escludere che dal 1999 ad oggi alcuni si
godano, beatamente ed impuniti, il frutto di
illeciti guadagni diretti e indiretti con
l’aggravante di sostanziose evasioni fiscali che
hanno creato un corposo danno erariale allo
Stato e al Comune.
Sembra che nel caso di più di 100 Piani
aziendali agricoli, approvati dalla Giunta
comunale in dieci anni, siano numerosi coloro
che brindano nell’Italia dell’illegalità
diffusa. Per non dire dei beneficiari delle
tante varianti alla variante generale del P.R.G..
E non è finita!
Chi avrà la forza di interrompere il
saccheggio e lo scempio del nostro territorio,
del nostro ambiente, anche a discapito di
tantissimi cittadini che hanno votato il
“partito del cemento” e sostengono i partiti dei
Cenere, dei Vaccarezza, degli Oliva dei Marconi,
Piccinini, Pignocca, Zaccaria, Lettieri?
Ovviamente fieri e rispettosi della legge.
Tanto da farsi promotori di “paladini
dell’ambiente” nella scuole di Loano. Con tanto
di festa degli alberi. Come non essere loro
riconoscenti per tanto fulgido esempio!
Gilberto Costanza
e-mail:
gilberto.costanza@alice.it
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