Pagine di storia di Albenga. La lettera ai giornali di Gianluigi Viveri
I politicanti di bassa lega
non furono smascherati
Chi attuò
il "modello di sviluppo cemento " e...< la buona fede di Angioletto>
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Albenga-
Raccontare, scrivere la storia di una città, dei
suoi protagonisti, non per stilare la lista dei
"bravi e dei cattivi", tantomeno per celebrare
processi mediatici, ma allo scopo di non
dimenticare la verità storica. Ovvero fatti,
dichiarazioni, prese di posizione pubblica,
articoli di giornali.
Troppo spesso accade che sono in molti, in
troppi, a dimenticare. Anzi, stravolgere la
realtà. Fanno gli smemorati per convenienza,
oppure per ignoranza, persino in malafede pur di
portare avanti le loro strategie. Poi ci sono i
cittadini, le nuove generazioni soprattutto che
non sanno. Non conoscono...
Vi facciamo due piccoli esempi. Ci hanno
segnalato, qualche tempo fa, che nella recente
campagna elettorale per le provinciali in alcune
assemblee-riunioni della Lega Nord
dell'entroterra sono state riferite da esponenti
di quel partito due clamorose bugie-falsità.
La prima: che a sconfiggere il teardismo degli
anni ottanta, mandando in carcere e facendo
condannare un discreto numero di pubblici
amministratori-pubblici ufficiali nell'esercizio
delle loro funzioni, furono esponenti leghisti.
Schierati contro un clan di associati a
delinquere, mentre non resse l'imputazione di
banda mafiosa perchè la legge che la prevedeva
non era ancora stata approvata e comunque non
erano dimostrati tutti e tre gli elementi
necessari per la configurazione, più
precisamente non si raggiunse la prova che le
bombe contro le imprese e in particolare la
Damonte di Alassio-Albenga, fossero opera del
gruppo. Merito dunque di esponenti della Lega,
col ruolo di moralizzatori della vita pubblica.
Un po' come accadde a Milano e nel periodo del
"cappio" in Parlamento.
Secondo che il presidente-candidato
Vaccarezza abbia dimostrato di essere un bravo
imprenditore, operatore finanziario di primo
piano e che la sua famiglia
non ebbe mai rapporti con il
clan Teardo. Un neo presidente
lontano anni luce dai professionisti della
politica.
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Un capitolo dell'inchiesta-ricostruzione
giornalistica è riservato ai rapporti con
alcuni uomini del "clan", a proposito di
operazioni edilizie.
Per quale ragione esponenti della
Lega, alleati di ferro e con
posti in giunta in Provincia, sbandierano tra
l'elettorato leghista menzogne storiche e
documentali? Chi ne trae beneficio, anche in
termini di poltrone retribuite? A chi può
nuocere, nella futura corsa alla carica di
sindaco di Albenga, la scomoda verità-alleanza?
Trucioli Savonesi
nel piccolo e volontario impegno di lasciare
sull'archivio "perenne" di internet pagine di
cronaca di alcuni avvenimenti di maggiore
spessore sociale, interesse a conoscere,
ripercorre delle tappe. Documentando, non
pronunciando sentenze o giudizi che non ci
competono, semmai nello sforzo per "non
dimenticare". Non travisare.
Riceviamo inoltre di frequente segnalazioni di
lettori-navigatori in cui si riferisce frasi del
tipo: <Trucioli Savonesi?...Lasciali
perdere...non meritano risposte...si inventano
quasi tutto....nessuno li legge....sono
inaffidabili....vogliono fare i
protagonisti...alla loro spazzatura bisognare
dare l'importanza che merita...ignorarli>.
Non ci interessa rispondere. La nostra
risposta-impegno di chiarezza verso i lettori è:
tutto ciò che pubblichiamo lo possiamo sempre
documentare attraverso atti e fatti di cronaca
riportata dai giornali o da documentazione
giudiziaria. Senza ergersi a detentori della
verità.
Sul n. 222 di Trucioli del 15 novembre avevamo
scritto, tra l'altro, del ruolo di
Gianluigi (Igi) Viveri all'epoca
dell'arresto del fratello-sindaco, con l'epilogo
tra assoluzioni piene, amnistie, prescrizioni.
Anche il quel caso, i sempre presenti "topi di
fogna" avrebbero fatto girare, in riunioni più o
meno pubbliche, fatti e circostanze che la
lettera scritta da
Igi Viveri, il 24
luglio 2006, pubblicata su "Il
Secolo XIX" (vedi...) se ce ne
fosse bisogno, smentisce in modo preciso. Chi
componeva la "Lega degli affari e del cemento"
che ha imperversato ed imperversa ad Albenga?
Nella pianura? Il "mistero" rimane, ma non
troppo. Trucioli continuerà a documentare. |
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