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Delibere Giunta e Consiglio (17) - Albo pretorio del Comune di
Loano Corri cittadino, forza propaganda! Le opere pubbliche possono attendere Ai contribuenti loanesi non interessa il bilancio, l’apatia è ormai malattia diffusa
di
Gilberto Costanza
|
Loano – Continua (8)
l’esame della delibera del Consiglio comunale n. 7 del 12
gennaio 2009, oggetto: Approvazione del bilancio di previsione
per l’esercizio 2009 e dei relativi allegati.
CONTINUA CONSIGLIERE MICELI: |
“Ma forse può darsi che
una parte di Alleanza Nazionale, anche
legittimamente, culturalmente si riferisca a
quegli elementi. Faccio rilevare che comunque è
stato escluso il Comune di Roma dal rispetto del
Patto di Stabilità. Per cui evidentemente
dirigisti sì, ma come dire col posteriore degli
altri in qualche modo, da parte di Dirigenti
nazionali di Alleanza Nazionale, perché lo
sapete il Comune di Roma è stato escluso dal
rispetto del Patto di Stabilità. Il povero
Comune di Loano non rispetta il Patto di
Stabilità e forse incorrerà nelle sanzioni,
secondo me incorre nelle sanzioni, Sindaco, poi
può darsi che le sanzioni in alcuni elementi, in
alcune misure, possano non essere
particolarmente rilevanti per il Comune di
Loano, tuttavia a mio giudizio, leggendo la
norma le sanzioni arrivano, obbligatoriamente mi
verrebbe da dire. Ecco, quindi il Comune di
Loano o altri Comuni che si trovassero nelle
condizioni del Comune di Loano vengono
strangolati da una impostazione nazionale
che certamente non premia i Comuni virtuosi,
mettiamola in questo modo; il Comune di Roma
viene salvato perché Roma è esclusa dal Patto di
Stabilità. Guardate, il Patto di Stabilità si
applica in tutti i Comuni con più di 5 mila
abitanti, quindi sono esclusi i Comuni piccoli e
la città metropolitana di Roma. Perché è tutto
da comprendere. È così, i Comuni con più di 5
mila abitanti sono tenuti a rispettare il Patto
di Stabilità. Salvo deroghe per altri motivi e
infatti il Comune di Roma, la città
metropolitana di Roma è stata esentata. Milano
magari non è contenta, Torino magari non è
contenta, ma Roma è stata esentata. Comunque,
tornando a noi, noi ci troviamo ad avere un
Bilancio illegittimo, con un parere negativo del
Dirigente di competenza dell’Ufficio, con un
parere negativo del Collegio dei Revisori dei
Conti, con un sistema sanzionatorio che è stato
ricordato dal Collega Sandre,
(28)
e che è stato ripreso peraltro anche dal
Sindaco. Sindaco, io ho qualche dubbio che, per
esempio, la norma che vieta le assunzioni possa
non rappresentare un problema per il Comune di
Loano. È vero che voi siete in procinto di
effettuare una manovra di esternalizzazione di
servizi e di Personale, ma qui io, se leggo
bene, non parla di quantità complessive, cioè
non è che potete coprire posti che si liberano e
non eccedere |
Antonino MICELI |
Se c’è divieto di procedere ad assunzioni, peraltro rafforzato di qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione continuata e continuativa di somministrazione ed anche le stabilizzazioni in atto, vuol dire che voi non potete assumere nessuno, neanche i precari che volevate stabilizzare, se li volevate stabilizzare, per esempio. |
. Il fatto che non si
possano accedere a mutui, che non si possono
fare mutui, può
darsi che abbia per il
Comune di Loano scarsa rilevanza rispetto alle
considerazioni che lei
faceva, io lo considero
un problema, lo considero quantomeno un problema
di ordine
generale. E in questo
caso esco un attimo dalla dimensione del Comune
di Loano e mi
immagino che magari per
altri Comuni il fatto di non poter accedere a
mutui ed a prestiti e
a investimenti, tanto più
in una fase di recessione come questa dove gli
investimenti
pubblici possono essere
anticiclici in una fase di recessione economica,
sia un problema
per i Comuni e sia un
problema, più in generale, sociale e di
carattere economico per la
popolazione. Insomma, in
una fase come questa le politiche di spesa
pubbliche possono
essere, lo dice anche
Tremonti questo, per la verità, poi ogni tanto
si smentisce nei fatti,
però dal punto di vista
teorico lo sostiene, che in una fase come questa
di recessione
economica le politiche di
investimento pubblico, e quindi l’accensione di
mutui per fare
opere, per realizzare
opere pubbliche, possono essere un elemento
anticiclico, utile al
sistema complessivamente.
E quindi se questo divieto permane per voi, per
il Comune di
Loano e per altri Comuni
che si trovassero in questa situazione
certamente rappresenta
un problema. Io poi non
penso neppure, e vado quasi a concludere, che al
di là delle
modifiche diaboliche di
Tremonti non ci sia una qualche responsabilità
del Comune,
perché la lentezza da
parte del Comune di Loano, le cose che abbiamo
detto prima, tutto il
dibattito che abbiamo
fatto circa il Piano degli Investimenti e così
via, la lentezza del
Comune di Loano nella
realizzazione del suo programma, il fatto che a
due anni e mezzo
dall’insediamento di
questa Amministrazione siamo quasi al punto di
partenza, salvo le
rotonde. E il Porto,
Sindaco, ma il Porto era realizzato al 95 %,
insomma lei ci è arrivato
proprio in dirittura
d’arrivo. Ha iniziato l’Amministrazione e ha
concluso un iter che aveva
vent’anni, se non mi
ricordo male, quanti erano, diciannove,
diciotto? Va beh, poi
replicherà. Ma voglio
dire, il fatto che ci sia stata questa lentezza
nella realizzazione degli
impegni presi è una delle
concause del mancato rispetto del Patto di
Stabilità, perché se
voi aveste realizzato
prima le opere oggi noi non saremmo in questa
condizione.
(30)
C’è il
diabolico Tremonti, ma ci
sono anche le diavolerie vostre, cioè la mancata
capacità di
spesa in termini concreti
e reali che avrebbero probabilmente determinato
una situazione
diversa da quella che ha
prodotto il mancato rispetto del Patto di
Stabilità. Concludo
ricordando che il fatto
che manchino questi documenti, che dovevano
essere allegati, che
riguardano l’anno 2006,
il Vice Segretario Generale ci ha detto che
l’atto è comunque
perfetto sotto il profilo
della legittimità da questo punto di vista, e ne
prendiamo
ovviamente atto, tuttavia rimane una
carenza, una mancanza grave, una disattenzione.
Mica diciamo che l’avete
fatto apposta a non mettere il 2006, sia chiaro,
però il fatto che manchino tutti gli atti del
2006 è una mancanza grave, che avrebbe potuto
indurre tranquillamente l’Amministrazione a
dire: bene, sospendiamo la pratica,
aggiorniamola con tutti gli atti necessari e poi
ci rivediamo in Consiglio. Non era mica la morte
di nessuno, c’abbiamo ancora due mesi e ci
vedevamo tra qualche settimana, non succedeva
niente!
No, avete ritenuto di
dover procedere comunque. Mi pare che sia un
atto, dal punto di vista della relazione
politica, sbagliato, non lo giudico diversamente
da sbagliato, non uso un altro aggettivo. Io
avrei agito diversamente, credo che molti
Colleghi avrebbero agito diversamente e avremmo
potuto approvare voi, votare contro noi, perché
un atto illegittimo con un Bilancio di
Previsione che non rispetta il Patto di
Stabilità non lo voteremmo comunque, ma almeno
perfetto dal punto di vista della pratica. Così
mi pare che, oltre ad
esserci un vizio di
illegittimità formale e sostanziale nel mancato
di rispetto del Patto di Stabilità, ci sia anche
un vizio più banale, probabilmente non di
illegittimità, ma certamente di mancata
perfezione della pratica che non fa altro che
rafforzare la nostra intenzione decisamente
negativa su questo punto.”
(31) |
Dino SANDRE |
·
Riflessioni e domande
(28)
“noi
ci troviamo ad avere un Bilancio illegittimo,
con un parere negativo del Dirigente di
competenza dell’Ufficio, con un parere negativo
del Collegio dei Revisori dei Conti, con un
sistema sanzionatorio che è stato ricordato dal
Collega Sandre,” |
[r]
Appunto, a norma di legge il Bilancio è
illegittimo! Eppure per la maggioranza il
Bilancio è da approvare così come è stato
presentato personalmente dal Sindaco nonché
assessore al Bilancio.
(29)
“qui
c’è scritto “divieto di procedere ad
assunzioni“, che è una cosa diversa. Cioè il
divieto di procedere ad assunzioni vale
indipendentemente dalla Pianta Organica, che io
ce l’abbia coperta, non coperta, scoperta in
parte e così via.”
[r]
Giusta interpretazione. Un bilancio che non
rispetta il Patto di Stabilità non consente, in
qualsiasi forma, di procedere ad assunzioni di
personale. E’ legge!
(30)
”la
lentezza del
Comune di Loano nella
realizzazione del suo programma, il fatto che a
due anni e mezzo
dall’insediamento di
questa Amministrazione siamo quasi al punto di
partenza, salvo le
rotonde. … il fatto che
ci sia stata questa lentezza nella realizzazione
degli
impegni presi è una delle
concause del mancato rispetto del Patto di
Stabilità, perché se
voi aveste realizzato
prima le opere oggi noi non saremmo in questa
condizione.”
[r]
Altri sono gli obiettivi ed interessi portati
avanti dagli amministratori. I più dei lavori
programmati, come ha evidenziato nel suo
intervento il Consigliere Sandre, non
sono neppure stati iniziati. Questa è la causa
principale del non rispetto del Patto di
Stabilità.
(31)
“il
Vice Segretario Generale ci ha detto che l’atto
è comunque
perfetto sotto il profilo
della legittimità da questo punto di vista, … il
fatto che manchino tutti gli atti del 2006 è una
mancanza grave, che avrebbe potuto indurre
tranquillamente l’Amministrazione a dire: bene,
sospendiamo la pratica, aggiorniamola con tutti
gli atti necessari e poi ci rivediamo in
Consiglio. … oltre ad esserci un vizio di
illegittimità formale e sostanziale nel mancato
di rispetto del Patto di Stabilità, ci sia anche
un vizio più banale, probabilmente non di
illegittimità, ma certamente di mancata
perfezione della pratica che non fa altro che
rafforzare la nostra intenzione decisamente
negativa su questo punto.”
[r]
Il Vice Segretario Generale Dr. Aldo
Caballini, come detto dal Consigliere
Miceli, ha affermato “l’atto è comunque
perfetto sotto il profilo della legittimità”.
I fatti, come si evidenzieranno nella prossima
puntata, dimostreranno alcune anomalie contabili
che porteranno a modifiche di importi e
conseguenti totali. Ciò conferma che le
osservazioni fatte dai Consiglieri comunali
della lista civica “E’ Loano” erano più
che legittime e quindi giustificato il definire
“è una mancanza grave”; logica la
proposta avanzata dal Consigliere Miceli
di sospendere la pratica, aggiornarla con tutti
gli atti necessari e riportarlo in Consiglio
comunale.
Un atto dovuto! Il sindaco Angelo
Vaccarezza si è adeguato?
(continua)
Gilberto Costanza
e-mail:
gilberto.costanza@alice.it
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