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         THE BIASOTTI’S FACE

         THE SCAJOLA’S RAGE

di Bellamigo


Claudio Scajola, Biasotti e Vaccarezza  il giorno dell'inaugurazione della nuova stazione di Savona

Mauro Moretti

Michele Scandroglio

Sembra che, dopo il nostro intervento su Trucioli dell’11 ottobre, l’on. Scandroglio si sia fatto valere sollevando la Liguria  dall’imputazione rivoltaci perentoriamente dal supercandidato dottor Biasotti, con l’indice metaforico puntato sui disgraziati utenti della viabilità  genovese ,“Io ci sono, E TU ?”

   Anzi, pardon, il coordinatore PDL aveva certamente già preso per conto suo questa decisione!

   La gigantofotografia è stata quindi sostituita con altre ove il dottor Biasotti esprime preoccupazioni generiche  e generali come ad esempio la seguente: “ Più  infrastrutture , meno code  e –solo in  posizione sottostante al suo volto maschio muschiato- appare il trafiletto: “Noi ci siamo” , e basta . “Senza nulla a pretendere”,  avrebbe detto Peppino De Filippo, e  il dottore strizza, qua e là, anche un avaro sorriso.  

Siamo passati quindi al “Noi” che chiaramente indica il gruppo politico di sostegno e non induce più a riflessioni di esclusivismo. Sarebbe come dire “Noi ci siamo, non  vogliamo dire che voi non ci siate, però… ”

    Ciò che lascia perplessi è, prima di tutto, l’opportunità di lanciare queste locuzioni sulla testa di chi, per esempio,  è …in coda sulla sopraelevata per effetto di due tamponamenti all’altezza della rampa per le autostrade. “Come , ci piglia per i fondelli? Più infrastrutture? Cosa vuol dire?”

     Effettivamente con il termine “infrastrutture” , cioè qualcosa che sta tra le strutture ed è ad esse complementare, si può dire tutto e nulla. Nel caso della viabilità vorrà significare, presumiamo, “più strade”. “Sia gentile, ci dica subito DOVE e QUANDO le vuol fare. Altre ‘gronde’? Ampliamento di quella già prevista? Quattro corsie per ogni  carreggiata della sopraelevata? Passaggio a sud in gettata sul mare? Revisione dei criminali  ingressi in curva dalle delegazioni e allargamento corsie dell’autostrada per Savona? Servizio con elicotteri e barcabus più traghetti ? Aurelia tris e sfondamento collinare per raddoppio ferroviario a ponente, fino al confine ovest? Metropolitana ligure da La Spezia a Sanremo con tunnel sottomarino?

Suvvia, dottor Biasotti non ci tenga in sospeso perché noi in coda, per usare i suo linguaggio, ci siamo!

Ci confonde poi  la partenza lunga per la campagna elettorale della prossima primavera, come si fa nel commercio con le grandi festività: se c’è già atmosfera di fine anno a ottobre la sagra è un po’ bruciata, o no? Il vetero compagno Pistarino ha esclamato, “Ma quande sôn ‘ste elesiui du beliscimu , a Natale ?”

      E i costi? Pista ha tirato fuori i luoghi comuni d’antan: “C’est l’argent qui fait la guerre” – “Chi ha i soldi mette vela, chi non ne ha resta in braghe di tela”- “Chi cumanda, paga”- “Sensa dinae l’orbô ô nô canta”.

     “Sei noioso, Pista – gli abbiamo detto- vuoi che l’elettore si lasci fuorviare da queste sirene berleghiste, guarderà ai fatti, no?”

     “Appunto”, ci ha risposto.

“E’ inutile che tu faccia lo spiritoso. Chi ha prodotto, per esempio, il rinnovamento della stazione di Savona? Adesso arrivano ministro e presidente della Provincia in carica a raccogliere i frutti di chi ha seminato, come uno che avesse  comprato  oggi  un campo già predisposto da tempo”.

    “Dī quellô che ti vôeu:chi manezza lecchezza”.

Con Pista è difficile ragionare.

    Ci ha particolarmente interessati il comportamento del ministro Scajola. Il personaggio esprime spesso un qualche elemento informale che, nel bene o nel male (si fa per dire), gli sopralza la statura. Così si è, giustamente, subito incazzato: per la mancata eliminazione delle barriere architettoniche a scapito dei diversamente abili e per le slot machines, essendo egli contro il gioco d’azzardo.

   Ma come mai non ha levato la sua voce quando la ministra  Brambilla ha proposto (con decreto!) un casinò per ogni Comune d’Italia ? Altro che slot machines! Come se la vede con la Sciura de Milan ? (vedasi Bellamigo in Trucioli 25 ottobre 2009: “Casinò Brambilla”).

    Possiamo sperare in un pubblico dibattito dove, con la garanzia della “cross examination” , il  Ministro allo Sviluppo Economico e la Ministra al Turismo si confrontino sull’argomento “Gioco : macchine e casinò”, in modo da spiegarci poi che cosa faranno in Consiglio dei Ministri ? Fino a prova contraria, si tratta di un organo costituzionale. “Senza parolacce, ci raccomandiamo Ministro. Semmai se la prenda con noi che ci ridiamo su”.

     Comunque, a Savona, “l’ira funesta” del Ministro ha travolto l’alto funzionario delle ferrovie  Moretti che ne è uscito con un occhio  pesto. Per carità, si tratta delle solite malignità , il dottor Moretti aveva una congiuntivite.

     “Ora, onorevole Scajola, vorremmo anche conoscere la sua opinione, economicamente, politicamente e tecnicamente  motivata, sulla questione relativa al polo delle province Savona, Imperia, Cuneo, con l’allontanamento da Genova, cioè dalla Liguria, nonché sul raccordo ideal-tattico-strategico con  il dottor Biasotti che, ci pare, dello sviluppo (più lavoro, più investimenti…più di questo e più di quello e meno di quell’altro) stia facendo la sua bandiera per le prossime elezioni regionali.”

 Che poi, uno si chiede: “Ma il dottor Biasotti non è già stato Presidente della Regione alcuni anni or sono? Come mai che non ci ha fatto trovare tutte quelle cose lì belle e pronte, prima che arrivasse il suo successore ?”

Come abbiamo visto, egli sta prendendo una lunga rincorsa, se s’ingamba prima del salto sono dolori. Perché, parliamoci chiaro, se sulla pista di Biasotti in rincorsa compare Vaccarezza ed avviene lo scontro, del primo rimane una stiacciata genovese.

     Ci saranno ottime spiegazioni e le attendiamo con ansia perché quello che ci interessa è il bene pubblico, cioè di tutti, chiunque riesca a realizzarlo, però  pensiamo che la questione di fondo sia sempre la stessa: bere e soffiare non si può.

     Come si fa a sostenere la Liguria senza Genova? Il Tribunale di Imperia e quello di Albenga?  La Bandiera Italiana e quella della Lega? L’energia nucleare e l’ampliamento della centrale di Vado? Il progetto della Margonara e la tutela dell’ambiente? La difesa dei grandi beni pubblici e la loro privatizzazione? L’universalismo (cattolicesimo) e il Natale razzista ? Le ronde  e l’incremento della spesa per la sicurezza? Il crocefisso abbracciando Gheddafi (che ha detto che Gesù Cristo non è stato messo in croce)? La  Democrazia e il Presidenzialismo ?

Come si fa a praticare il “concubitus vagus” e a sostenere la famiglia monogamica? 

Rispondete, rispondete berleghisti e affini, e non dimenticatevi nessuna domanda, nemmeno quelle che abbiamo dimenticato noi, perché, come piacerebbe dire a Lui, “ogni lasciata è persa”!               

 

                          BELLAMIGO