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Se il ministro Brambilla e la Regione Liguria aiutassero chi ha capitali da investire

Anziché annunci mediatici

Lavoro in albergo a 250 giovani

C’è una risorsa da sfruttare, gli Aparthotel a chi giova ignorarli?

    di Guido Luccini 

La mia proposta si riassume nella costruzione di un Hotel di 45.126,00 mc. che darà un immediato impulso lavorativo all'attività edilizia, lasciando spazio ad opera compiuta a 250 lavoratori, impiegati a posto fisso 12 mesi l'anno ! Oltre il relativo lavoro indotto!

E senza “Finanziamenti Statali” di alcun genere!

La “Compagnia di Gestione”: contestualmente alla vendita dell'intero Aparthotel ove viene garantito agli acquirenti su primaria Banca Estera l'interesse dell'8% per 10 anni, come si evince dai conteggi si ritrova così proprietaria, di mq. 2811,30 completamente arredati, 494 aparthotel in affitto  pronti ad entrare nel mercato Turistico, con qualche euro in cassa,  a fronte  del solo impegno decennale di affitto - rendita, di cui sopra.

L'”Acquirente”: con il pagamento di € 195 200,00 disporrà: di una  proprietà  inscindibilmente legata per contratto notarile a tre piani di servizi attrezzati e vincolati al mantenimento assoluto della loro destinazione progettuale, di aree esterne rigidamente destinate a servizi logistici e sportivi, di un immobile legato al prevedibile sviluppo di una iniziativa finalmente congenita al Turismo,  di  una rendita del capitale sborsato che in 10 anni gli restituirà € 156 160,00, e con una proprietà ampiamente rivalutata nel tempo dalla  naturale e costante svalutazione monetaria. 

Lo sviluppo programmato degli standard qualitativi di queste strutture alberghiere  deve necessariamente comprendere oltre ai servizi ed agli spazi collettivi a beneficio degli ospiti, benessere, parcheggi, hall, sale tivù, sale convegni, e può quindi  convivere esclusivamente con  soluzioni urbanistiche   necessariamente collegate ad edifici assolutamente nuovi.

Per quanto riguarda la vendita dei “posti letto” nell'arco dell'anno....BEH!....anche questo è previsto, è realmente  possibile in una alta percentuale,  ma ne parleremo su richiesta, eventualmente più avanti e con gli aventi causa interessati!

Teniamo ancora e sempre presente che  :

Le forti ristrutturazioni, le riqualificazioni e gli accorpamenti delle strutture esistenti che vengono da decenni proposte da una folta schiera di innovatori,........che però non vi rischiano mai i loro  quattrini, ma troppo spesso quelli Statali, non permettono mai, da sempre,  di essere presenti sullo scenario turistico internazionale in modo incisivo e concorrenziale.

L'attento esame di quanto sino ad oggi è stato fatto sul territorio è talmente mortificante che pensare di stimolare ancora attraverso queste continue ed assillanti proposte, l'elevazione del tessuto ricettivo è quanto di più aberrante un urbanista possa supporre.

Infatti ogni giorno, dico ogni giorno, i giornali riferiscono le indagini che vengono condotte per l'accertamento di situazioni create dalla costruzione e vendita di R.T.A. (Residenze turistico alberghiere) ove pare che cittadini e giudici non riescano....rispettivamente a capire e spiegare, quanto stia accadendo nel merito in Italia.

Come è possibile infatti, tentare di richiudere in qualche modo le ferite urbanistiche dei famosi “RESIDENCE” diventati seconde case, quando in oggi vengono allegramente riproposti come R.T.A. che, con le stesse modalità dei primi ci ripropongono eternamente gli stessi irrisolvibili problemi?

Non sarebbe giunto il momento che gli  estensori urbanistici dei piani regolatori spiegassero ai giudici.....ed ai cittadini  che operano nel settore Turistico “quali sono le norme a cui ci si deve attenere per progettare correttamente un insediamento alberghiero che funzioni come tale”?

Come già detto e non mi stanco di ripetere,

per dare lavoro e sviluppo oggi a noi non rimane altro che il : 

TURISMO ! Lo sviluppo del sistema Alberghiero riscontrabile in Spagna, in Grecia e nel Mondo, si basa su una semplice condizione: l'albergo si edifica se lo si vende prima di costruirlo; lo si progetta, se ne vendono  tutte le camere (aparthotel), garantendo una congrua rendita agli acquirenti, dopo di che  lo si costruisce.

Non occorrono finanziamenti Statali, il Turismo  rappresenta  internazionalmente  l'investimento più proficuo e sicuro, ed in Italia ciò che manca è :

1) Una Legge che consenta di frazionare e vendere a privati le camere d' albergo in regime di “APARTHOTEL” aventi superficie minima  di mq. 17,00 come accade in tutto il resto del Mond

2)   Una Legge che consenta alle Regioni di autorizzare

l'edificazione di Hotel in “VARIANTE”, agli esistenti Piani Regolatori, “QUALI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI”.

 

Queste due  semplici Leggi “DI COSTO ZERO”  sono la base per l'afflusso di capitali Esteri e Nazionali nel settore Turistico che verrebbe così a comporsi :

Hotel produttivi 12 mesi l'anno che, con “alta media e bassa” stagione assicureranno stabilmente il lavoro agli  addetti.

Adeguate strutture sportive, ricreative, ristorative e di servizio, create contemporaneamente negli stessi complessi Alberghieri producenti altro lavoro indotto.

Le strutture residenziali esistenti verranno così rivitalizzate, come le nuove che nasceranno inevitabilmente nell'ambito dei contesti alberghieri , in funzione dei servizi di cui sopra, (come avviene in  tutti gli altri Paesi che hanno nel Turismo il loro motore propulsivo), e, a loro volta, produrranno altro lavoro connaturato a queste vecchie e nuove presenze finalmente diventate: residenziali e stabili per tutto l'arco dell'anno”.

Si tenga presente che chi ha capitali da investire nelle nostre zone turistiche, verrà sicuramente attratto da un investimento in camere d'albergo redditizie e funzionanti tutto l'anno, che, al momento della necessità  residenziale potranno anche trasformarsi in: residenza definitiva”.

 

Questa è la base essenziale per riavere nelle nostre mani una produttività  Turistico – Nazionale a costo “ZERO”, e garantire LAVORO e CERTEZZE ai nostri giovani, ed a quanti altri ne hanno bisogno.                                           

                                                           Guido Luccini