L'”Acquirente”:
con il pagamento di
€
195 200,00 disporrà:
di una
proprietà
inscindibilmente legata per contratto
notarile a tre piani di servizi attrezzati e
vincolati al mantenimento assoluto della loro
destinazione progettuale, di aree esterne
rigidamente destinate a servizi logistici e
sportivi, di un immobile legato al prevedibile
sviluppo di una iniziativa finalmente congenita
al Turismo,
di
una rendita del capitale sborsato che in
10 anni gli restituirà € 156 160,00, e con una
proprietà ampiamente rivalutata nel tempo dalla
naturale e costante svalutazione
monetaria.
Lo sviluppo programmato
degli standard qualitativi di queste strutture
alberghiere
deve necessariamente comprendere oltre ai
servizi ed agli spazi collettivi a beneficio
degli ospiti, benessere, parcheggi, hall, sale
tivù, sale convegni,
e può quindi
convivere esclusivamente con
soluzioni urbanistiche
necessariamente collegate ad edifici
assolutamente nuovi.
Per quanto riguarda la vendita dei “posti letto” nell'arco dell'anno....BEH!....anche questo è previsto, è realmente
possibile in una alta percentuale,
ma
ne parleremo su richiesta, eventualmente
più avanti e con gli aventi causa interessati!
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Teniamo ancora e sempre presente che
:
Le forti ristrutturazioni,
le riqualificazioni e gli accorpamenti delle
strutture esistenti che vengono da decenni
proposte da una folta schiera di
innovatori,........che
però non vi rischiano mai i loro
quattrini, ma troppo spesso quelli
Statali, non permettono mai, da
sempre,
di essere presenti sullo scenario
turistico internazionale in modo incisivo e
concorrenziale.
L'attento esame di quanto sino ad oggi è stato
fatto sul territorio è talmente mortificante che
pensare di stimolare ancora attraverso queste
continue ed assillanti proposte, l'elevazione
del tessuto ricettivo è quanto di più aberrante
un urbanista possa supporre.
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Infatti ogni giorno, dico ogni giorno, i
giornali riferiscono le indagini che vengono
condotte per l'accertamento di situazioni create
dalla costruzione e vendita di
R.T.A.
(Residenze turistico alberghiere) ove
pare che
cittadini e giudici non riescano....rispettivamente a capire e spiegare,
quanto stia accadendo nel merito in Italia.
Come è possibile infatti, tentare di richiudere
in qualche modo le ferite urbanistiche dei
famosi “RESIDENCE” diventati seconde case,
quando in oggi vengono allegramente riproposti
come R.T.A. che, con le stesse modalità dei
primi ci ripropongono eternamente gli stessi
irrisolvibili problemi?
Non sarebbe giunto il momento che gli
estensori urbanistici dei piani
regolatori spiegassero ai giudici.....ed ai
cittadini
che operano nel settore Turistico “quali
sono le norme a cui ci si deve attenere per
progettare correttamente un insediamento
alberghiero che funzioni come tale”?
Come già detto e non mi stanco di ripetere,
per dare lavoro e sviluppo oggi a noi non rimane
altro che il :
TURISMO !
Lo sviluppo del sistema Alberghiero
riscontrabile in Spagna, in Grecia e nel Mondo,
si basa su una semplice condizione:
l'albergo si edifica se lo si vende prima
di costruirlo; lo si progetta, se ne
vendono
tutte
le camere
(aparthotel), garantendo una congrua rendita
agli acquirenti, dopo di che
lo si costruisce.
Non occorrono finanziamenti Statali, il Turismo
rappresenta
internazionalmente
l'investimento più proficuo e sicuro, ed
in Italia ciò che manca è :
1) Una Legge che consenta di frazionare e
vendere a privati le camere d' albergo in regime
di “APARTHOTEL” aventi superficie minima
di mq. 17,00 come accade in tutto il
resto del Mond
2)
Una Legge che consenta alle
Regioni di
autorizzare
l'edificazione di Hotel in “VARIANTE”, agli
esistenti Piani Regolatori, “QUALI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI”.
Queste due
semplici Leggi “DI COSTO ZERO”
sono la base per l'afflusso di capitali
Esteri e Nazionali nel settore Turistico che
verrebbe così a comporsi :
Hotel produttivi 12 mesi l'anno che, con “alta
media e bassa” stagione assicureranno
stabilmente il lavoro agli
addetti.
Adeguate strutture sportive, ricreative,
ristorative e di servizio, create
contemporaneamente negli stessi complessi
Alberghieri producenti altro lavoro indotto.
Le strutture residenziali esistenti verranno
così rivitalizzate, come le nuove che nasceranno
inevitabilmente nell'ambito dei contesti
alberghieri , in funzione dei servizi di cui
sopra, (come avviene in
tutti gli altri Paesi che hanno nel
Turismo il loro motore propulsivo), e, a loro
volta, produrranno altro lavoro connaturato a
queste vecchie e nuove presenze finalmente
diventate:
“
residenziali
e stabili per tutto l'arco dell'anno”.
Si tenga presente che chi ha capitali da
investire nelle nostre zone turistiche, verrà
sicuramente attratto da un investimento in
camere d'albergo redditizie e funzionanti tutto
l'anno, che, al momento della necessità
residenziale potranno anche trasformarsi
in: “residenza
definitiva”.
Questa è la base essenziale per riavere nelle
nostre mani una produttività
Turistico – Nazionale a costo “ZERO”, e
garantire LAVORO e CERTEZZE ai nostri giovani,
ed a quanti altri ne hanno bisogno.
Guido Luccini
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