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Inaugurata al G.H. Diana una nuova associazione senza fini partitici

Risvegliare Alassio?

“Anche noi” possiamo

Coordinatore il giornalista  Daniele La Corte, ma anche Andrea Elena, Beppe Rizzo, Patrizia Vaccari, Chicca Ienca, Diana Berardi. Obiettivi e tappe…

 

Alassio – L’esordio al Grand Hotel Diana. E già si parla di strategia per una Nuova Alassio, senza rinvangare nel passato, come metodo di confronto. Più risultati, meno annunci. Più cultura, peraltro già presente e vivace, meno turismo miope, più coscienza e concretezza nel bene primario dell’ambiente, tutela della salute e qualità della vita, ad iniziare dal tesoro-spiaggia e mare pulito. Un cineforum che manca.

Potrebbero essere i soliti luoghi comuni.  Eppure se manterrà promesse e coesione, forza d’iniziativa e di “persistenza”-resistenza, la neo associazione “Anche noi”, munita di un simpatico e significativo logo realizzato da Roberto Ragni, potrebbe dare un salutare scossone al risveglio. Ritrovare l’orgoglio e l’unità, pur nella dialettica; remare, senza sterili conflitti, verso la direzione del progresso, nell’interesse collettivo, con meno egoismo di parte o di fazione.

Il Secolo XIX, con l’acume del corrispondente Luca Rebagliati, ha riservato all’’iniziativa-avvenimento quattro colonne ed una completa illustrazione. La Stampa – come spesso succede quando “manca lo spazio” – non è potuta andare oltre le 4 righe, nelle notizie in breve.

Intanto presentiamo alcuni dei promotori-fondatori. L’anima dell’iniziativa è il dott. Daniele La Corte, giornalista professionista, autore di libri, cittadino di Alassio dalla nascita, oggi pensionato, con il “turbo” di offrire un contributo più decisionista alla sua città, alle frazioni, alle borgate. La Corte ha assunto il ruolo di coordinatore, affiancato dalla vice coordinatrice Maria Vittoria (Chicca) Ienca, del “Mobilificio Briozzo”. Il ruolo di segretaria è affidato a Diana Berardi, 24 anni, praticante di uno studio legale.

<Siamo aperti a 360 gradi, a destra, a sinistra, al centro- osservano i promotori -, non per fare i primi della classe, al di sopra di tutti, ma perché non abbiamo davvero più tempo da perdere, se vogliamo preoccuparci delle future generazioni. Con risultati veri e duraturi. Ce lo ripetono tutti, le strategie devono essere di lungo respiro, con il confronto come strumento di progresso civile, pur nella diversità di opinione ed ideologie. Non siamo interessati a rinvangare nel passato, non ci interessa svolgere il ruolo di giustizieri per tutte le stagioni>.

Un’impresa facile a dirsi, più che realizzarsi. In un clima di scontro spesso senza esclusione di colpi.

La nascita dell’associazione potrebbe in realtà colmare un vuoto, invertire una tendenza. Di fronte alla “guerra permanente” che non promette nulla di buono, potrebbe aprirsi l’alba del “ricostruiamo più uniti tutto ciò che è umanamente possibile”. Come dire, non serve dilaniarsi all’infinito, le persone di buon senso e buona volontà possono arrivare ad una sintesi, partendo da una considerazione: siamo sicuri che non sia possibile risvegliare, praticare l’amore verso valori che, a parole, ci vedono uniti e nei fatti, nella pratica, siamo separati da abissi e steccati?

“Anche noi” non vuol fare, secondo i promotori, la politica dei partiti, ma la “politica delle idee, meglio se  vincenti”. Iniziando, ad esempio, da un cineforum, tenuto conto che le due sale cinematografiche alassine hanno chiuso per sempre. Per fortuna ce la sala dei salesiani, ma qualcuno deve prendersi a cuore l’organizzazione operativa.

In cantiere un calendario di “proposte”, tenendo sempre presente obiettivi e risultati raggiunti. Rispetto dei tempi. Dimostrare insomma che “Anche noi” e insieme a noi possiamo farcela.

Tra i presenti al “Diana” la commerciante Patrizia Vaccari,  il tenore Andrea Elena, l’insegnante e a lungo animatore di cineforum Beppe Rizzo.

C'era anche Gibba,  apprezzatissimo regista alassino, che ha lavorato con Fellini e autore, insieme a Gianetto Beniscelli (scrittore e raffinato giornalista, a lungo corrispondente de Il Secolo XIX da Alassio, ed opinionista della Pagina Cultura) della realizzazione del primo cartone animato italiano dal titolo "Ultimo Sciuscià".

E ancora, presente la docente universitaria Romana Rotelli Quintavalle.

Oltre ai Salesiani, la sala della Società Operai di Mutuo Soccorso a Moglio. Tra le prime iniziative la presa di contatti con Walter Vacchino, patron del Teatro Ariston di Sanremo, la platea del Festival. Una collaborazione che può sprigionare nuove idee, iniziative che vanno oltre il Gossip.

Si riuscirà a superare personalismi e divisioni. Un banco di prova propositivo anche per schieramenti di partito, associazioni di categoria, personaggi che hanno ruoli e responsabilità pubbliche. Le porte di “Anche noi” restano aperte, assicurano i promotori. Non siamo in primavera, ma questa volta i fiori potrebbero davvero sbocciare.

R.T.