Nel 1962 il primo consorzio, nel '65 il progetto di distribuzione. Il by-pass Scajola del '90

L'acqua dal sapore di scandalo

per 72 comuni, da Taggia a Spotorno 

Ai senza memoria la storia dei dieci miliardi e mezzo svaniti. Eppure i fanfaroni del 2009...

 

Tornano di estrema attualità le polemiche sulle risorse idriche del ponente ligure. Sulla loro regolamentazione e sfruttamento. Ato sì, Ato no. Bene primario da non privatizzare, che deve restare in mano pubblica?

Senza ombra di dubbio c'è la fotografia del fallimento di una "classe politica" anche nelle scelte strategiche dell'acqua che sgorga dai rubinetti. Purtroppo quasi nessuno sembra ricordarlo. Non c'entrano i colori di partito, le fazioni, le ideologie, gli schieramenti, ma l'incapacità pluridecennale dimostrata sul campo da gran parte di chi ci ha governato e ci governa.

Ovviamente la disinformazione ha la forza di murare i disastri del passato e presentarci i "signori del potere" come i padreterni, gli unici capaci di farci progredire nel benessere. Non ci resta, per chi è interessato, di rileggerci pochi ritagli di giornali. Quantomeno per essere informati e discutere con cognizione di causa dell'argomento. Anche perchè, anche in tema di programmazione di risorse idriche, è quanto di peggio lasciamo in eredità alle prossime generazioni