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Finalmente svelati i piani della sconfitta di Boffa e della vittoria di Vaccarezza

Fulminati sulla via dell’humor

noi super tifosi del sorriso

Tutti i nomi del “Molteni for president”. Il “Franceschini nazionale” del Pd?

      (A cura di Belfagor)

 Anche il diavolo invecchia. Teme il virus della nuova influenza A e le tante maledizioni. Vi rendo noto che nell’inferno il mondo savonese a volte mi fa piangere e a volte sorridere.

Devo confessarlo, mi sono divertito ed erudito, in brodo di giuggiole,  quando ho letto l’opinione del mio protetto (non protettore) Ferdinando Molteni, alias piacente aitante  e dinamicissimo assessore alla Cultura di Savona, alias arguto giornalista (augurandogli di tornare presto ad esercitare la professione).

Io Befagor lo volevo Presidente della Provincia al posto del “re delle barzellette”, l’Angelo Vaccarezza che la premiata Agenzia “Eccoci” di Albenga, quella di Luca Galtieri, tra i Vip di “Striscia la notizia”, aveva già eletto con 46.418 voti pochi mesi prima. Tutto documentato su internet alla voce “Vota la barzelletta….” E con tanto di citazione in una delibera ufficiale del Comune di Loano.

Bisogna riconoscere che “Eccoci” merita l’attenzione e la fiducia dei sondaggisti veri perché alle elezioni Provinciali, il secondo mio protetto, dopo San Ferdinando  l’Angelo Vaccarezza (omone con qualche chiletto di troppo), ha sforato il pronostico dei “maghi” di soli 10.844 schede. Spiace semmai per la scarsa vocazione al voto dei miei concittadini, su 247 mila aventi diritto, solo il 45,88% sono andati alle urne. Cattivoni ed ingrati, promettetemi che in futuro sarete più numerosi!

Ma qual è il “segreto” del successo dei “Ligresti” club? Macchè affarismo e circolo degli affari. Condivido e sposo in pieno, io che sono un diavolo, la tesi da Cultura dominante.

In questa epoca storica, di ottimismo vero, a cavallo del millennio, si vince col “sorriso”, l’humor o l’humour. Se non sorridi a modo, se non vinci la gara dei barzellettieri sei perdente garantito, alla stregua degli “anticemento”. Devi lasciare la politica. Darti all’ippica.

Sarà proprio cosi? Qui parliamo di gente seria. Il mio diavolino-allievo “Molteni” ci azzecca sempre e può dimostrarlo. Dice e scrive che in questa provincia soltanto due pubblici ufficiali, il paffutello Angelo Vaccarezza & Marco Melgrati, “kaiser sigaro”, vincono le elezioni perché hanno praticato l’humor come pilastro della “buona amministrazione”. E’ la politica praticata che “vola alto”, si apre ai giovani, alle donne. Alle classi più bisognose.

Ascoltiamolo ancora una volta l’accorato appello. Sforziamoci, diamo “forza al sorriso”, insegniamo il valore intrinseco delle barzellette ai sindaci di questa provincia che si ispirano al “pensiero berlusconiano”.

Ma oggi Belfagor è anche in vena di rivelazioni inedite. Avevo scongiurato, seduto sul mio trono infinito, di scegliere il grande Ferdinando Primo per la presidenza della Provincia di Savona. Ci voleva un degno successore di “Sir” Bertolotto al cospetto del Padreterno


Ferdinando Molteni

E’ vero, tifavo pure per “Angelo”, riservandogli però l’inginocchiatoio da vice di Ferdinando Primo. Purtroppo i soliti testardi musoni hanno scelto il Boffa,  cupo, grigio, troppo serio, forse lontano parente di Boffo, quello esiliato dall’Avvenire dei vescovi italiani, con l’ausilio della macchina delle rivelazioni (calunniose?) delle truppe della casata Berlusconi. Sottoscrivo, il più grande statista della storia d’Italia.

Belfagor non era il solo veggente. Il mio documento, fu ripreso peraltro, dai sottoscrittori de Il Secolo XIX del 13 dicembre 2008, a pagina 33: <Abbiamo deciso di sostenere Ferdinando Molteni perché pensiamo  che sia giunto il momento di dare alla Provincia di Savona un presidente giovane, appassionato, competente, disinteressato, radicato sul territorio, eppure con esperienze  nazionali ed internazionali.  La candidatura di Molteni è espressione della volontà di aprire la politica alle migliori esperienze provenienti dalla società, contro un’idea vecchia della politica, autoreferenziale>.

Che belle parole! Potevano aggiungere, visto i successi - sorrisi - barzellette dei fans Angelo e Marco, due paroline: “legalità e etica pubblica”, modello Stati Uniti.

Ecco i conti delle cene elettorali di Angelo, così come Il Secolo XIX, con rigore, coerenza, completezza, ha sbandierato e sviscerato per la lista Bersani in Liguria.

Perché non avrebbero dovuto chiederlo al nostro Angelo?  Lui addirittura in corsa (vittoriosa)  per la carica di primo cittadino della Provincia di Savona. Con “cartolina precetto” di potenziale parlamentare. Infatti in ogni intervista i diavoletti del Decimonono  gli servono sul piatto domandine sempre più imbarazzanti, al peperoncino. Chissà il motivo.

Ormai lo sanno tutti. Sono generosi con l’Angelo esclusivamente in foto, unico motivo: fotogenia che fa vendere copie.   

A proposito, siamo seri e concreti, quanto ha speso il mio Angelo per l’americanata elettorale da record storico savonese? Nelle redazioni di Savona (Secolo XIX, Stampa e pare il lanciatissimo Ivg) custodiscono nella cassaforte i piè di lista-nota spese. Pranzi e cene (almeno un centinaio), affitti di locali-point in città (oltre una decina), manifesti (diecimila), affissioni, tre blog, aerei, auto, segretarie, cellulari, galoppini, mezze pagine di giornali e pubblicità on line. Una macchina da un milione di euro. Chi ha saldato? Ci sono insoluti? Chi ha verificato il rispetto della legge, direbbe la Lega Nord Piemonte? La denuncia dei redditi.

E poi, aggiungo io, come ricompensa finale potevano almeno risparmiarci le eroiche gesta delle firme false in quel di Albenga e Andora.

Belfagor era stato sincero. Quasi un profeta. Aveva messo in guardia da quella attempata “scolaresca massonica”. I nomi erano già stati tutti “segnalati”, a tappe, a storie, a documenti, su Trucioli Savonesi, il blog più indiavolato della terra con 17  affezionati lettori. Cosi nessuno sa, nessuno è informato a dovere. Neppure gli amici/nemici cronisti di strada.

Ho un sospetto:  avranno pensato che Belfagor è arruolato nel filantropica associazione del “sorridi & vinci”.

Mi ricordo bene le firme dei belfagoriani  in calce a “Molteni for president”.

Eccole, tutte ricopiate dal Mio Decimonono: <Lorenzo Chiappori, presidente provinciale federazione hockey pattinaggio; Fiorenzo Zucconi, presidente federazione karate; Carlo Colla, presidente federazione handball e presidente federazione kokey prato; Giorgio Levo, vice presidente Veloce F.C.; Pietro Carella, presidente Legino Calcio; Vittorio Parodi, presidente  Sampor Pallavolo;  Andrea Addis, presidente Liguria Hockey Club; Giancarlo Bossolino, dirigente sportivo; Claudio Strinati, dirigente sportivo Rari Nantes Savona; Mario Franconetti, presidente regionale federazione hockey pattinaggio; Giuliana Marchesa, artista; Giacomo Lusso, artista;  Daniela Satragno, cantante jazz; Giorgio Moiso, artista; Nicoletta Negro, architetto;  Claudio Gilio, direttore artistico Orchestra Sinfonica Savona; Zibba, musicista; Alfa Amodio, speaker Radio Savona Sound (e fratello del giornalista Antonio de La Stampa ndr); Tullio Mazzotti, artista.

Il Ferdinando Primo, leader della Lista Franceschini/Nazionale. Un successo strepitoso! Colpa di qualche condannato, con pena passato in giudicato, fratello di squadra? Colpa di quelle picconate alle “brutture di Savona”?  Di “Politici senza veli? Che cattivo gusto”. Del “Dibattito carino, ma occupiamoci di problemi più seri”? Del “Giovani, largo in politica a forza di gomiti”?

A proposito, un’ultima bellissima notizia di Belfagor. Ho conosciuto ed incontrato per le strade di Loano, Elio Mastella, il terzogenito, un giovane a modo, giudizioso, serio, con la S maiuscola, senza grilli per la testa, col volto triste a causa di colpe altrui, prossimo sposo di Robertina Gasco. Lei si che ha un sorriso “smagliante” (già 27 foto sul Secolo XIX, ma sempre ripetuta) che fa vincere le elezioni e assicura un posto da 8-9 mila euro al mese, davvero sudati. In volo tra Genova-Roma-Napoli.

Un sorriso da polizza assicurativa che “incorona”, senza colpo ferire, a neo “primo padrone” della Casa della Libertà in provincia di Savona. Quella dell’humor premiato dagli elettori. Dovremmo essere tutti orgogliosi.

Belfagor