Cosa scriveva
Roberto Cuneo
nel gennaio 2007. Sapete se tutto č finito in gloria?
Macello a
Savona, spreco miliardario:
vigili &
mobilitati, arriva Striscia la notizia
E a Vessalico volevano costruirne un secondo per Albenga e Imperia.
Gestito dagli allevatori.Trippa per tutti! Il dito puntato di un agente di
polizia veterinaria
Roberto Cuneo, oggi presidente di Italia Nostra (Savona) |
Savona -
Atto primo della nostra esemplare "favola", ora
sotto il riflettori di "Striscia la notizia".
Il 23 gennaio 1007, il giā candidato sindaco, ed
direttore generale Asl (ex Usl), ingegner
Roberto Cuneo, oggi presidente
di Italia Nostra (Savona) firma un comunicato
che riproduciamo a fondo pagina, con altri
articoli (eloquenti) di giornali, a firma di
Daniele La Corte (nel breve
periodo di collaborazione con La Stampa) e del
corrispondente albenganese de Il Secolo XIX,
Luca Rebagliati. Nel comunicato,
Roberto Cuneo rende
noto che
"il Comune di Savona ha investito oltre tre
miliardi, lire, per un nuovo macello moderno e a
norma, unico in Liguria, definito dall'assessore
Costantino "struttura abbandonata".... |
Atto secondo. Il 26 luglio 2008, Il Secolo XIX
informa che "l'assemblea della
Comunitā Montana Ingauna,
presieduta da
Piero Revetria ha dato il via
libera al protocollo d'intesa con le vicine
comunitā dell'imperiese per realizzare a
Vessalico (Im) un mattatoio
comprensoriale, realizzato con i fondi pubblici
(in buon parte di provenienza governativa)
gestito dagli stessi allevatori. Qualcuno ha
storto il naso visto che nel ponente savonese
l'allevamento č attivitā poco praticata>.
L'assessore della stessa Comunitā Montana,
Mariano Losno spiega:< Gli
allevatori ci sono e la pastorizia fa parte
delle nostre tradizioni, con questo progetto
puntiamo a rilanciare attraverso la lavorazione
e la vendita dei prodotti in loco, esattamente
come per i prodotti agricoli>.
Atto terzo. Il 21 agosto 2008, La Stampa titola
: <Il macello di paese accende la polemica giā
prima di nascere>. Segue una documentata
ricostruzione, analisi, dichiarazioni. Con il
punto sulla situazione. Con alcuni dati.
Nell'alpeggio dell'entroterra ponentino ci sono
3500 bovini e 6 mila capi tra ovini e
caprini. Dati che, č scritto, prendono in
considerazione l'estremo ponente savonese e
l'imperiese, da
Cervo a Sanremo. Da qui il
progetto di realizzare il nuovo macello a
Vessalico, coinvolgendo le quattro comunitā
montane:
Alta Valle Arroscia, Ulivo, Ingauna, Valle
Argentina.
Enti, ricorda l'articolista, che hanno stanziato
un milione e 300 mila euro, grazie anche
a finanziamenti comunitari. |
Un consigliere comunale di
Casanova Lerrone, Oscar Rocca,
componente della
Comunitā Montana Ingauna, ha il
buon senso di dichiarare: <Mi spiace per
gli allevatori che si illudono di poter
realizzare un macello modello situato in
posizione strategica, occorre perō fare i conti
con la realtā. Stando ai numeri si dovrebbero
macellare almeno 20 bovini adulti alla
settimana, oppure 60 vitelli. Non credo che sia
possibile.> |
Rocca
ha un curriculum, č agente di polizia
veterinaria dell'Asl, ed č testimone di
uno scandalo -spreco, taciuto o ignorato. Come
accade spesso in Italia e dove le telecamere di
Striscia, spesso documentano in modo impeccabile
ed efficace.
Rocca dichiara al giornalista La
Corte: <A
Savona in piazzale Amburgo esiste una
costruzione realizzata dieci anni fa e
istrutturata nel 2002, nuova di zecca. Un
macello che nessuno ha mai utilizzato>.
Chi se ne frega, i soldi non sono di privati, ma
pubblici! Ecco dunque l'area di
Vessalico: 2.552 mq. immobile da
455 mq. Ancora un richiamo al "buon governo" di
Rocca:< E' pure previsto uno
spaccio per la vendita al dettaglio di carne, ma
č impensabile che si possa creare una
clientela cosi vasta da permettere una gestione
attiva dell'infrastruttura. Nel preventivo
l'assunzione di due dipendenti fissi e di
uno pagato a ore. Il minimo per gli stipendi č
stato calcolato in 50 mila euro l'anno
(?), mentre le spese generali si attesteranno in
97 mila euro. ...Una cattedrale nel deserto>.
Conclusioni: c'č un articolo del Secolo
XIX-Genova del 26 ottobre 2006 che si sposa con
i dubbi pratici e contabili, di sana gestione
delle finanze pubbliche, sostenuti da
Oscar Rocca. L'articolo parla
dell'impianto di macellazione di
Genova "Cā de Pitta".
Si accenna che, nonostante la popolazione
servita e la cosistenza demografica del
capoluogo, i capi macellati settimanalmente sono
150, ma bisogna assolutamente arrivare a 350-400
per raggiungere un fatturato mensile supčeriore
ai 140 mila euro. Creare un "polo ligure"
d'eccellenza per la macellazione. L'articolo
porta la firma di
Angelica Giambelluca.
Due domandine: chi si č ancora interessato della
sorte al mattatoio di Savona? chi si č pių
interessato alla sorte del nuovo impianto di
macellazione di Vessalico? Avete notizie per
"Striscia la notizia"?
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