versione stampabile
Piani di
sviluppo agricolo(15) – In 10 anni 102
nuove “case agricole” Ha 83 anni il
decano dei richiedenti Loano fa scuola
anche nella cessione dei Piani Aziendali. Niente trucchi, in
Comune opera una ben oleata macchina a tutela della legalità e
dei cittadini onesti
di
Gilberto Costanza
|
Loano
– Prosegue l’analisi delle delibere riportate nell’elenco
aggiornamento dei Piani Aziendali di Sviluppo Agricolo
pubblicato su
Trucioli
Savonesi
n. 212
...del 13 settembre 2009: |
P)
- Nel Piano approvato con delibera della Giunta
Comunale n. 129 del 09.07.2009 presentato da
Berardi Elisa residente in Loano,
risulta la richiesta di revoca della delibera
della Giunta Comunale n. 108 del 08.07.2004,
sono indicati i terreni siti in località “Verzi”,
censiti al N.C.T. al Fg. 5, mapp. 51, 52, 53,
109, al Fg. 6, mapp. 419, al Fg. 7, mapp. 92,
93, 94, 167 e al Fg. 10, mapp. 45, 47 e 40 per
complessivi mq. 6.926 (da visure catastali
risultano mq. 5.486 e non mq. 6.926 ndr) .
Nella delibera revocata della Giunta
Comunale n. 108 del 08.07.2004 erano indicati i
terreni censiti al N.C.T. al Fg. 8, mapp.
87(bosco alto) e 88(pascolo) pari a mq. 2.170
che non sono più stati inclusi nel nuovo Piano
Aziendale. Perché? Sono stati venduti?
Ha i requisiti previsti
per essere agricoltore e beneficiare delle
agevolazioni in essere per la categoria? Quale
relazione tecnico-illustrativa e conto economico
aziendale è stato presentato che giustifica
l’approvazione? Le giornate lavorative calcolate
risultano essere 52 anziché le minime previste
di 104 e prevede un beneficio fondiario
medio annuo di euro 1.753,00 anziché euro
5.403,26(?).
Perché è stato ridotto il beneficio fondiario
medio annuo? Eppure viene, in conseguenza,
rilasciato Permesso di Costruire una “casa
agricola”. E’ legittimo o no? Perché è
stato approvato? Non vi sono i presupposti
per una revoca d’ufficio della delibera
stessa?
Q)
- Nel Piano approvato con delibera della Giunta
Comunale n. 139 del 06.08.2009 presentato da
Di Cataldo Anna Maria residente in Loano,
risulta la richiesta di revoca della
delibera della Giunta Comunale n. 45 del
17.03.2006, sono indicati i terreni
censiti al N.C.T. siti in località “Fasce” al Fg.
10, mapp. 111, 131,
Ha i requisiti previsti per essere
agricoltore e beneficiare delle agevolazioni in
essere per la categoria? Quale relazione
tecnico-illustrativa e conto economico aziendale
è stato presentato che giustifica
l’approvazione? Le giornate lavorative calcolate
risultano essere 5 (sic) anziché le minime
previste di 104 e prevede un beneficio
fondiario medio annuo di euro 2.495,20 anziché
euro 5.762,10(?). Perché è stato ridotto
il beneficio fondiario medio annuo? Eppure
viene, in conseguenza, rilasciato Permesso di
Costruire una “casa agricola”. E’ legittimo o
no? Perché è stato approvato? Non vi
sono i presupposti per una revoca d’ufficio
della delibera stessa?
R)
- Nel Piano approvato con delibera della Giunta
Comunale n. 159 del 27.08.2009 presentato da
Burastero Medardo residente in Loano - Verzi,
sono indicati i terreni siti in località “Corneto”,
censiti al N.C.T. al Fg. 6, mapp. Il signor Burastero Medardo è nato nel 1926 e quindi ha 83 anni. (?) Ha i requisiti previsti per essere agricoltore e beneficiare delle agevolazioni in essere per la categoria? Quale relazione tecnico-illustrativa e conto economico aziendale è stato presentato che giustifica l’approvazione? Le giornate lavorative calcolate risultano essere 41 anziché le minime previste di 104 e prevede un beneficio fondiario medio annuo di euro 2.122,40. Eppure viene, in conseguenza, rilasciato Permesso di Costruire una “casa agricola”. E’ legittimo o no? Perché è stato approvato? Non vi sono i presupposti per una revoca d’ufficio della delibera stessa?
|
S)
- Nel Piano approvato con delibera della Giunta
Comunale n. 161 del 27.08.2009 presentato da
Bussa Walter residente in Loano,
risulta la richiesta di revoca della delibera
della Giunta Comunale n. 126 del 27.07.2006
presentata e approvata a De Francisci Paolo
residente in Tirano. Sono indicati i
terreni censiti al N.C.T.siti in località “Ciapusse”
al Fg. 7, mapp. 151 (orto irriguo), in località
“Costiglione – Acqua Calda” al Fg. 5, mapp. 117
(bosco alto), 144 (bosco alto), 145 (bosco alto)
per complessivi mq. 9.119 (sono mq. 8.719 ndr).
I terreni
ricadono tutti in aree SIC (M. Ciazze Secche e
M. Carmo – M. Settepani). |
E’ stata una operazione di transazione
commerciale avvallata dall’Amministrazione
comunale? E’ stato allegato alla pratica
l’atto di vendita dei terreni (benché non citato
nella richiesta) da De Francisci Paolo a
Bussa Walter? Aveva e ha i requisiti
previsti per essere agricoltore e beneficiare
delle agevolazioni in essere per la categoria?
Quale relazione tecnico illustrativa e conto
economico aziendale è stato presentato che
giustifica l’approvazione? Le giornate
lavorative calcolate risultano essere 17 anziché
le minime previste di 104 e prevede un
beneficio fondiario medio annuo di euro 1.934,20
anziché euro 3.774,30. Eppure viene, in
conseguenza, rilasciato Permesso di Costruire
una “casa agricola”. E’ legittimo o no?
Perché è stato approvato? Non vi sono i
presupposti per una revoca d’ufficio della
delibera stessa?
§§§§§§
Per le zone agricole, nelle Norme di
Attuazione della Variante Generale al Piano
Regolatore Generale (approvate con D.P.G.R. n.
372 del 4 dicembre 1998) del Comune di Loano, le
regole sono stabilite dall’ art. 24 all’ art.
38.
Nelle premesse di ogni
delibera della Giunta Comunale inerente
l’approvazione di Piani Aziendali di Sviluppo
Agricolo sono citati gli artt. 27 e 32 delle
N.T.A. (Norme Tecniche di Attuazione). All’art.
27 – Zone agricole “EI”: edilizia
ammessa, si legge: “Servizi annessi alla
residenza – 1. Ogni entità realizzata, sia
singola che multipla, deve essere raggiungibile
con strada, deve essere servita dall’acquedotto,
deve essere collegata con la rete di
distribuzione dell’energia elettrica e garantire
lo smaltimento delle acque nere tramite sistema
di depurazione atto a soddisfare i requisiti
stabiliti dalla legge.” All’art. 32 – Il
piano aziendale di sviluppo agricolo, si
legge:
“All’interno del Piano Aziendale dovranno essere
elencati gli estremi catastali dei terreni
facenti parte del Fondo Rustico, indicando per
ciascuno di essi: foglio catastale, mappale,
superficie e
destinazione d’uso in atto.
………………………………………….. omissis …………………………………...
7. Atto di fidejussione
bancaria a garanzia finanziaria di una gestione
aziendale di almeno 5 anni.”
Ovvio che le nuove costruzioni di “case
agricole” devono: essere raggiungibili con
strada, essere servite dall’acquedotto,
collegate con la rete di distribuzione
dell’energia elettrica e garantire lo
smaltimento delle acque nere. Le 102
nuove “case agricole” approvate sino ad oggi
rispettano le norme previste dall’art. 27? Sono
stati fatti i doverosi controlli?
Nel prendere visione tutte le delibere
della Giunta Comunale, con le quali sono stati
approvati i Piani Aziendali di Sviluppo
Agricolo, si evidenzia che non viene applicato,
nel suo insieme, il disposto dell’art. 32.
Nell’elencazione degli estremi catastali dei
terreni è indicato solo il foglio catastale e il
mappale nel mentre non vengono indicati: la
superficie e la destinazione d’uso in atto.
Perché non viene fatto rispettare integralmente
il disposto dell’art. 32? Perché viene riportato
solo il totale dei mq. che, il più delle volte
(previa visure catastali), non corrisponde a
quello dichiarato? Come sono istruite le
pratiche dell’Ufficio Tecnico Comunale visto che
il totale dei terreni non corrispondono, non
sono indicati superficie e destinazione d’uso in
atto
L’atto di fidejussione bancaria a garanzia
finanziaria di una gestione aziendale di almeno
5 anni è stato presentato da tutti i richiedenti
a cui è stato approvato il Piano Aziendale? In
carenza non vi sono i presupposti di “omissione
di atti d’ufficio”? Con la richiesta di revoca
della delibera n. 84 del 17.06.2003, presentata
in data 06.04.2006 (tre anni dopo l’approvazione
ndr) da Rocca Davide,
l’Amministrazione ha incamerato l’importo
indicato nella fidejussione bancaria, tenuto
conto che non aveva realizzato il Piano
Aziendale? Se no, perché ha ritenuto non farlo?
Nell’arco di tre anni aveva già costruito la
“casa agricola”? Se sì, con quale criterio
l’Amministrazione ha accolto l’istanza di
revoca? La
gestione amministrativa dell’approvazione dei
Piani Aziendali, nell’arco di dieci anni,
evidenzia molte carenze procedurali,
superficialità e totale mancanza di mirati
controlli. Nel corso di approfondimento delle
delibere approvate dal 1999 ad oggi abbiamo
rilevato la presunta cessione di alcuni Piani
Aziendali che sarebbe avvenuto con le seguenti
revoche e contestuali approvazione di nuovi
Piani:
1) Nella delibera Giunta
Comunale n. 241 del 19.12.2008 con oggetto:
Revoca deliberazione Giunta Comunale n. 211 del
07.12.2006 e contestuale approvazione di Piano
economico aziendale ai sensi degli artt. 27 e 32
della N.T.A. di P.R.G. della sig.ra Negri
Rosalia si legge: “PREMESSO che con
Deliberazione n. 211 del 07/12/2006
Dalle date sopra riportate sembrerebbe che
Cepollina Roberto, dopo soli 10 mesi, ha
ceduto il Piano Aziendale a seguito istanza
presentata da Negri Rosalia intesa ad
ottenere un P.d.C. in variante al P.d.C. n.
38/06 del 29.10.2007. L’istanza presentata da
Negri Rosalia era conseguente ad un atto
notarile in cui risultava la vendita dei terreni
indicati nel Piano Aziendale? Se si, perché non
viene citato l’atto stesso nelle premesse della
delibera? Perché nella delibera stessa viene
invece scritto: “successivamente recepito
totalmente subentrando negli obblighi ad esso
connesso, a seguito di istanza di voltura del
P.d.C. n. 38/06 del 29/10/2007 presentata dalla
Sig.ra Negri Rosalia?
Sono stati o no venduti
con atto notarile i terreni da Cepollina
Roberto a
Negri Rosalia?
Se sbagliamo nell’opera di pubblica
informazione qualcuno dovrà forse spiegare,
chiarire. Potremmo essere accusati persino di
diffamazione aggravata. Citati per danni. Invece
prendiamo atto che i presunti diffamati
persistono nel tacere, confortati dai media.
Proprio a nessuno, neppure a Palazzo Doria,
interessa tutelare onore-onorabilità.
Peraltro abbiamo solo fedelmente riportato
atti pubblici, documentazione dello stesso
Comune di Loano, pubblicato fotografie,
citato firme di tecnici e liberi professionisti,
con nomi (date, cifre) di cittadini fino a prova
contraria innocenti. Abbiamo posto domande
legittime proprio per non fare di ogni erba un
fascio. Ci sono alcune denunce presentate alla
magistratura, in attesa del “fine inchiesta”.
Non è corretto unire tutti nel calderone. Da qui
l’esigenza della trasparenza.
I sindaci Vaccarezza & Cenere
meritano una medaglia? Sono in ottima compagnia.
(continua)
Gilberto Costanza
e-mail:
gilberto.costanza@alice.it
|