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DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato semplicemente "ALTER")
TRENTUNESIMA PARTE
di Aldo Pastore

Aldo Pastore ALTER: Eccomi pronto, Aldo, all'incontro che avevamo programmato la scorsa settimana.
Dobbiamo affrontare e, possibilmente, concludere il nostro confronto sul tema dell'ABBANDONO DEI NEONATI; desidero ricordarti che noi, oggi, in particolare, dobbiamo approfondire l'argomento relativo alle Modalità di Assistenza di questi minori, cercando le soluzioni più appropriate per consentire loro un avvenire per lo meno dignitoso!
La scorsa settimana, tu hai trattato, sia pure unicamente sul piano dei principi, il tema dell'ADOZIONE.
Vuoi precisare meglio il tuo pensiero, in proposito?
Vedo di spiegarmi più compiutamente; se per te, l'Adozione è la soluzione ideale, nel senso che essa "non è soltanto un atto giuridico di eccezionale rilievo, ma è, soprattutto, un grande gesto d'AMORE, in quanto il vivere insieme tra il neonato ed i genitori adottivi è destinato a creare, con estrema naturalezza, un vincolo di indissolubile filiazione", perchè (ritorno a dirti) esistono ancora tanti ostacoli per procedere in questa direzione?
E', forse, diminuito il numero delle Famiglie Italiane che chiedono di adottare un neonato abbandonato?

ALDO: No, Alter; il problema non può e non deve essere affrontato in questi termini!
Voglio sottolineare e ribadire quanto già da me dichiarato in passato; vatti a leggere, in proposito, il mio Articolo comparso su "Trucioli savonesi" in data 24 Febbraio 2008:
 "La risposta delle famiglie Italiane a questa drammatica situazione di Sofferenza Minorile è stata di notevole rilievo; infatti, negli ultimi Due Decenni, IL NUMERO DELLE RICHIESTE DI ADOZIONE E' ANDATO PROGRESSIVAMENTE CRESCENDO; in effetti, nel periodo intercorrente tra il Novembre 2000 ed il Dicembre 2004, si sono verificate 10.538 autorizzazioni di adozione.
La risposta della Liguria non è stata certamente inferiore, quando si pensi che le richieste di adozione, rivolte al Tribunale dei Minori, sono ogni anno, circa 2.500 - 3000".
Il problema risiede, al contrario, nei RITMI TEMPORALI, eccessivamente lunghi, per addivenire ad una razionale soluzione.

ALTER: Ma i tempi lunghi sono necessari, caro Aldo! Guarda questo piccolo schema riportato dal quotidiano
... "IL SECOLOXIX"... dell'11 Agosto 2009


PROCEDURE E ADOTTABILITA'

. NON RICONOSCIMENTO
- Al momento della nascita la Madre può non riconoscere il figlio e non essere nominata

- Il riconoscimento può avvenire anche solo da parte del Padre

- Il mancato riconoscimento da parte dei genitori naturali fa scattare al Tribunale dei Minori l'apertura di una procedura di adottabilità 

- Il neonato dimesso viene dato in affidamento preadottivo a una delle coppie che hanno presentato al Tribunale dei Minori domanda di adozione nazionale e sono state dichiarate idonee dal Servizi Sociali

- L'adozione si definisce con Sentenza, una volta compiuti gli accertamenti dal Tribunale dei Minori

- La scelta della coppia (la cui idoneità deve essere confermata dal Tribunale) non è in base alla presentazione della domanda, ma è il Giudice ad individuarla, cercando il migliore abbinamento genitori  adottivi - neonato
. ABBANDONO
- I genitori in difficoltà possono rinunciare alla potestà genitoriale, chiedendo aiuto ai Servizi Sociali.

- Il Tribunale dei Minori raccoglie la segnalazione  e convoca i genitori per accertarsi delle loro intenzioni.

- Se è confermato, l'Abbandono fa scattare automaticamente  la procedura di adottabilità del bambino.
. ADOTTABILITA' D' UFFICIO
- In casi gravi (madre tossicodipendente che partorisce in crisi d'astinenza o madre alcolista) la Procedura di Adottabilità viene avviata d'ufficio dal Tribunale dei Minori, subito dopo la nascita

- L'adottabilità può scattare dopo l'accertamento dell'inidoneità al ruolo dei genitori in caso di grave pregiudizio nei confronti del minore (abusi o carenze nella cura e nell'educazione)
Come potrai facilmente comprendere, caro Aldo, i tempi lunghi sono assolutamente logici, perchè necessari al raggiungimento della migliore adozione possibile, nel superiore interesse dei genitori adottivi, ma, soprattutto, del neonato!

ALDO: D’accordo con questa tua osservazione, Alter, ma i tempi eccessivamente lunghi sono dovuti a ben altre cause!

Debbo evidenziarti, innanzi tutto, che la legislazione attuale fissa in Sei Mesi il tempo necessario per ottenere il Decreto di Idoneità all’Adozione; nella nostra regione, al contrario, questo limite temporale si aggira tra i Quattordici ed i Quindici Mesi.

Ma, soprattutto, il periodo necessario per ottenere l’Adozione si prolunga da Pochi Mesi a Due Anni per un bambino straniero sino ad arrivare alla veneranda progressione temporale di Quattro - Cinque anni per un bambino italiano. Sono tempi veramente intollerabili, caro Alter!

 

ALTER: Ma, a che cosa è dovuto tutto questo?

Dai la colpa di questi ritardi all’inadeguatezza delle  norme legislative, attualmente vigenti o, forse, anche all’insufficienza operativa del nostro Tribunale dei Minori?

 

ALDO: Niente affatto, Alter!

A mio modo di vedere, le CAUSE di questi tempi lunghi non risiedono tanto nella carenza o nella inadeguatezza delle norme legislative attualmente vigenti, quanto, invece nella loro insufficiente attuazione.

In effetti, in Italia, su questa materia si sono succedute Leggi di rilevante interesse, a partire dalla Legge 184 del 1983 per passare, poi, alla Legge del 1998 (che ha introdotto, nel proprio testo, al normativa della Convenzione Internazionale dell’ Aja ed ha istituito la Commissione per l’Adozioni Internazionali)  sino a giungere, infine, all’ Ordinanza 347 del 27-7-2005 della Corte Costituzionale (che, tra le altre norme, ha introdotto, nella legislazione che regola l’Adozione Internazionale, la Deroga, già presente in caso di Adozione Nazionale, che legittima la richiesta di adozione anche da parte dei Single, per cui il matrimonio non è più requisito fondamentale per l’Adozione).

 

Peraltro, caro Alter, dobbiamo avere sempre davanti a noi il concetto che tutte le Leggi possono presentare dei difetti, delle inadeguatezze, dei ritardi culturali rispetto alle normative vigenti in altri Stati e che, per queste ragioni, vanno adeguate nel tempo e, soprattutto, rese conformi all’evoluzione scientifica ed alle regole etiche progressivamente instauratesi. Ritengo, comunque, in conclusione, che attualmente, in Italia, non vi sia affatto una inadeguatezza legislativa su questa complessa materia. 

 


Adriano Sansa (Presidente del Tribunale Minorile)

ALTER: Ma se non vi sono errori o ritardi nell’attuale normativa legislativa, dobbiamo, allora, chiederci perché vi è, soprattutto nella nostra Liguria, una così palese insufficienza attuativa.

Osserva, ancora una volta, quanto riportato dal quotidiano “IL SECOLOXIX”, in data 11 agosto 2009.

Di fronte ad un continuo ed assillante aumento della richiesta di adozioni, noi ci troviamo, oggi, di fronte a questa situazione, che dimostra, al contrario, una preoccupante diminuzione di accoglimento adottivo:

INTERVENTI SULA PODESTA’ DEI GENITORI    ANNO 2004: 1.347  ANNO 2008: 1270

ADOZIONI NAZIONALI                                         ANNO 2004:   562   ANNO 2008:  516

ADOZIONI INTERNAZIONALI                               ANNO 2004:   587   ANNO 2008:  401

 

ALDO: Ma perdinci, Alter! Leggi con maggiore attenzione questo giornale e, più in generale, tutti i  quotidiani  che porti con te!

Ecco quanto è scritto:

COMPETENZA DEL TRIBUNALE DEI MINORI DELLA LIGURIA: DA VENTIMIGLIA A MASSA

GIUDICI: UN PRESIDENTE  CINQUE TOGATI DICIOTTO ONORARI (soprattutto PSICOLOGI)

Ti chiedo: è possibile continuare ad operare in questo modo e con questa aberrante carenza di organico?

Mi permetto di ricordarti che già in data 28-2-2008 era stata messa in evidenza la seguente situazione: 

. In Liguria esiste un UNICO TRIBUNALE MINORILE.

Al contrario, esistono Regioni con Tre Tribunali Minorili ed altre Regioni, dove le Cancellerie, che si occupano delle Adozioni sono Due

. Attrezzature e locali sono inadeguati; addirittura, non è possibile far lavorare più di uno o due giudici a tempo, perché non si hanno gli spazi sufficienti.

. I mezzi informatici sono insufficienti e, spesso, incorrono in durature disfunzioni.

. Il personale è ridotto del 30 per cento, rispetto all’ Organico previsto.

. Di conseguenza: le adozioni hanno assunto la velocità tipica della lumaca (in media: 4 anni per adottare un bimbo)

 

Ti domando: che cosa è cambiato da allora, Alter?

Ma, mi rendo conto cha la mia richiesta  nei tuoi confronti è oziosa, per la semplice ragione che tu non sei in condizione di rispondermi!

Sia chiaro, Alter; io ho una profonda stima per il Presidente del Tribunale dei Minori, Adriano Sansa, e per i suoi collaboratori, ben conoscendo la loro grande statura etica e professionale.

Le responsabilità vanno, dunque, cercate altrove e tu, se ne avrai voglia, le potrai facilmente trovare in ambito nazionale; esse portano, a differenza dei minori abbandonati, nomi e cognomi ben precisi!

 

ALTER: Sto cadendo in depressione, Aldo!

Volevo parlare delle altre soluzioni possibili per venire incontro alle più elementari esigenze esistenziali di questi minori…ma non me la sento di continuare.

Riprenderemo il filo del discorso la prossima settimana.

 

25 Settembre 2009                                                            Aldo e Alter Pastore