Oscar Marchisio, imperiese
scomodo da vivo
Scusateci se lo elogiamo
solo da morto
![]() Oscar Marchisio |
Imperia-
Eravamo in stand-by agostiano con la
pubblicazione del settimanale "Trucioli".
Oscar Marchisio se ne č andato a
soli 59 anni, senza neppure salutarci. Eravamo
d'accordo che ci saremmo rivisti. Per "parlare
della nostra provincia,
Imperia". Dove abbiamo avuto i
natali. Lui sanremasco, rivierasco. Noi
montanari, figli di umilissimi pastori. Era
stato sufficiente questo fragile legame per
instaurare, al primo incontro, uno scambio
schietto. Senza giri di parole.
L'occasione era stata una manifestazione
culturale nel palazzo della
Provincia di Savona.
E' passato un paio d'anni. Ci siamo sentiti via
cellulare. <Sono
in Cina...sono a Milano...>.
Oscar giramondo.
<Dobbiamo fare un' intervista a tutto campo che
avevi promesso...di quelle quando si vuota il
sacco...non avrai avuto molte occasioni per
sfogarti pubblicamente>. E lui: <E' vero, č
vero, č difficile trovare chi ha il coraggio di
scrivere...>.
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Sul taccuino di quel giorno, a
Savona, ci sono rimaste poche
frasi, raccolte nella fretta, in piedi.
Marchisio: <...Che dire della nostra provincia
(di Imperia)? Io penso che per gli incensurati
che si avvicinano alla politica sono tempi
duri... Quasi sempre chi delinque č premiato...
Reati e condanne, arresti, detenzione, senza per
questo essere forcaioli, fanno curriculum e
carriere.... Costituiscono un messaggio
rassicurante nella catena di Sant'Antonio. Sono
sempre pių convinto che se in provincia di
Imperia, ma non solo, ci sono
candidati e gruppi che sollevano la questione
morale e fiscale subiscono il marchio della
delegittimazione, perdenti, anche nel mondo del
giornalismo. ...Sono convinto, e spero di
sbagliarmi, che illegalitā, corruzione,
clientelismo all'ennesima potenza, servilismo,
stiano sgretolando le basi dello Stato, della
democrazia. ...Come in un grande reality
imperversa la disinformazione elevata a
sistema....Se non fai parte del grande circo non
trovi ospitalitā sui giornali...La politica ed i
partiti non sono il medico. Sono la malattia.
Non ho avuto molta fortuna come scrittore sui
media nazionali, l'informazione spesso č
complice della politica e del potere e al
servizio delle altre gerarchie...Noi imperiesi
siamo tra i malati gravi, non so come e quando
riusciremo a riscattarci...l'illegalitā sta
vincendo, tanto che ormai il popolo č convinto
che sia diventata invincibile. ...Sono in troppi
che preferiscono non vedere e non capire...>
Un discorso rimasto monco, con riferimenti a
gruppi, persone, politici, apparati, a destra e
a sinistra.
L'impegno era quello di approfondire,
nell'intervista, il "caso imperiese". Lui
sociologo e docente universitario. Spesso
lontano dalla sua terra, ma immancabile ed
implacabile osservatore. Una delle rare "voci
controcorrente" in terra imperiese, ricca di
gigantesche contraddizioni e qualche virtų. Una
coscienza critica che non gli assicurava nč
potere, nč ricchezza, nč fama, semmai l'angolino
del dimenticatoio, riservato ai "ribelli", ai
disubbidienti, agli anticonformisti.
Riproponiamo per i lettori di Trucioli, il
ritratto a lutto, firmato dal giornalista
Giuliano Galletta, 55 anni,
anche lui sanremese, caposervizio alla redazione
centrale del
Decimonono. Un collega che pių
di ogni altro conosceva
Oscar "
sociologo cosmopolita".
L'ARTICOLO FIRMATO DA OSCAR MARCHISIO E
PUBBLICATO SUL DECIMONONO IL 17 SETTEMBRE
2008...
DUE NECROLOGI APPARSI SUL SECOLO XIX DEL
9 AGOSTO 2009....
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