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<Arrivederci Mario, il ragazzaccio ti rimpiange e ti ricorda

Torneremo vicini, a tormentare qualche sindaco fortunato>


Mario Biagini

 Non mi piace, di solito, unirmi al coro dei laudatori, allorché qualche personaggio viene a mancare. Spesso di sentono e leggono dichiarazioni che fanno pensare di aver sbagliato persona.

  Questa volta, però, con animo rattristato eppure sereno, voglio ricordare  con un omaggio il mio amico e collega di Consiglio Comunale Mario Biagini. Abbiamo seduto fianco a fianco per tanti anni e, quando ho letto (in ritardo perché preso da altre vicende famigliari) il suo nome sui manifesti, mi sono subito detto che non poteva essere lui.

Mi sono detto che lui era più giovane di me, che, quindi, si trattava di un'omonimia. Mentivo a me stesso, perché non ci potevo credere. Non potevo accettare che Mario, con la sua verve, il suo spirito, potesse avere dieci anni più di me e che potesse essersene andato così, senza dir niente agli amici, senza la solita battuta  gentile.

   Quante ce ne siamo dette! Quanti consigli mi ha dato... quasi sempre non ascoltati abbastanza. Quanti suggerimenti (quelli sì li ascoltavo, Mario e ti copiavo le idee da ragazzaccio qual ero, ma tu non te la prendevi)! Quanto amicale sostegno mi hai regalato!

   Il ragazzaccio, come tanti altri, ti rimpiange e ti ricorda. Poche volte ha sentito di aver fatto un passo anche lui e di essersi avvicinato a quel giorno come quando ha letto il tuo nome...

Ma, rassegnati Mario: se  mi permetteranno di esprimere un desiderio, uno solo ed immeritato, ed avrò la fortuna di essere esaudito,  mi troverò vicino a persone simpatiche, vivaci, piene di volontà e, soprattutto buone. Potremo tornare a sederci vicino e darci da fare, magari  tormentare ( sempre con un certo buon gusto e ragionevole misura) qualche Sindaco particolarmente fortunato.

  Arrivederci Mario. Questo augurio lo rivolgo a me stesso (del resto tu lo sai bene come sono fatto).

Attilio