EL PIS DEL PO
I “piani segreti” di
Bossi, Calderoli, Maroni…La
Liguria è in
Padania da
quando il “progetto del
Tanaro”
prevedeva bagnassero anche il savonese
di Bellamigo
La
tragicomicità dell’ensemble leghista raggiunge
il culmine con i pagani
battesimi ad acqua delle sorgenti del
Po che, a
Venezia, pare
provenisse invece da infidi anfratti di
morte lagune. Basta del resto guardare la
smorfia di
Bossi quando
Calderoli gli fa il bidoncino per
capirlo.
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Circa il fatto che
vi sia una ripresa della
Lega
Nord
in
Emilia, come vanno cianciando le turbe
con cornucopia rovesciata in testa, ci
permettiamo il dubbio.
Appare
probabile che l’arrivo del Ministro
Maroni a
Reggio Emilia sia stato salutato da una Banda di
Novellara che
continuava a suonare anche dopo la discesa
dall’autovettura ministeriale del Nostro,
bloccato e stranito con lo sguardo perso nel
vuoto.
Nel disagio generale, un
personaggio altolocato riusciva a interpellare
il Maestro della Banda acchiappandolo in
una brevissima pausa :
“Ma insomma
Maroni è già qui e dobbiamo andare a palazzo”. “Mo’ bene, replicava il Maestro, aspetto il secondo”. “Ma quale secondo?” “Guardi
vè , da che mondo è mondo i
maroni sono sempre stati a due a due”.
Si è riusciti a
farlo smettere solo dopo il fortunoso
reperimento di un camionista
croato che chiedeva la via per
Cesena, somigliante in tutto e per
tutto al Ministro e che, quando lo ha visto,
voleva ad ogni costo abbracciarlo strillando: ”Lijep,
lijep, moj
brat!” (bello, bello, fratello
mio).
“Noi, ha affermato
il
Bossi che abbiamo intervistato in un dialogo virtuale
anch’esso, siamo quelli che ci abbiamo il vero
Dante
, mica quello del centro, che poi l’è un sud.” “Scusi
Ministro, ma chi glielo ha detto ?”
“Me l’ha detto mio figlio che è un grande
studioso di letteratura, che
Dante era disperato perché lo avevano
convinto a scrivere la Commedia in toscano
anziché in Meneghino e più disperato di lui era
Virgilio, quando lo ha incontrato
e gli ha detto:
“Voeutt de pu?... Te diroo
ch’hoo faa el bosin,
e che hoo scritt on poema, ma sul sciall,
sora Eneja e el foeugh d’Illi, in vers latin;
e te diroo che voleva anch brusall
per ghignon de no avell faa in meneghin.”
“Ma è una versione
dialettale del Porta!”
“Ma
quale porta e porta, a porta a porta ci vada
pure Lui, ci sta scritto nero su bianco , anzi
bianco su bianco
che la parola nero mi fa schifo, chieda a
mio figlio”…:
“ Comunque noi siamo
liguri”.
“Bravo anche la Liguria è
in Padania.”
“Ma
scusi le acque del
Po si gettano nell’Adriatico
e quindi la
Val Padana non può essere sul
nostro versante appenninico”.
“Si informi meglio lei,
chieda a mio figlio che sa tutto di geografia,
la
Liguria è in
Padania da quando le acque del
Tanaro
passano di là dalle vostre parti”.
“
Ministro, il progetto delle acque del
Tanaro, centenario ormai, riguarda il savonese e non
è mai stato attuato.”
“Bravo lui, cosa c’entra,
l’è chi sulla carta, si aggiorni.”
“In
ogni caso la
Liguria
non potrebbe mai considerarsi val
Padana“.
“Ma quale valle e valle,
Padania libera e po pü. Svegliati bimbo, (canta)
faccetta scura, ligusticina, aspetta e spera che
già il tempo s’avvicina, quando saremo a
Serra Riccò, noi ti daremo un altro
Bossi e un altro Po.” “Noi veramente ci abbiamo il Bisagno che quando esce fa un sacco di guai” “Per forza, vedrete quando avremo eliminato tutti i neri da Porto Antico”:o:p>
“Scusi ma cosa
c’entrano col
Bisagno?”
“E’ colpa loro e
anche degli indiani e dei peruviani e dei
cinesi, fanno crescere le acque”.
“Comunque noi
liguri siamo molto mescolati, pensi che la
nostra nonna era di
Cernobbio””.
“Con quella faccia
lì! Cunta minga di bal a chi le inventa,
terùn !”
BELLAMIGO
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