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Molto attivismo (dietro le quinte) e prime pugnalate. Manca un candidato forte

La Valbormida e le regionali 2010

Chi raccoglie l'"eredità Chebello"

Intanto c'è chi diffonde ritagli di giornale con processi in  tribunale. A chi giova? 

[Osvaldo+Chebello+-+con+fascia] Il compianto Osvaldo Chebello in un ritratto del pittore Bruno Chiarlone

Cairo Montenotte -  Se ne parla poco e raramente, ma nella competizione regionale della primavera 2010, in Valbormida e soprattutto a Cairo, ci sarà un "vuoto". Il 3-4 aprile 2005 aveva visto tra i candidati uno degli uomini "simbolo" della vallata, Osvaldo Chebello, per anni definito l'"uomo forte" del Psi valliggiano. Un Chebello che non aveva problemi "referenziali" nei confronti dell'allora fortissima "armata" comunista, al punto che (siamo nel giugno 1988) non esitò a revocare l'incarico agli assessori del Pci che rifiutavano di dimettersi dalla sua giunta.

(vedi....l'articolo "Giunta ombra di centro sinistra governerà Cairo").

 Osvaldo Chebello fu candidato nella lista "Per la Liguria" dello sconfitto Sandro Biasotti, che tornerà a sfidare il presidente-rivale Claudio Burlando. Con buone probabilità di successo, grazie anche alla visibilità nel neo presidente della Provincia, il rivierasco Angelo Vaccarezza.

E' successo che nei giorni scorsi nella buca delle lettere di numerosi condomini cairesi, in centro ed in periferia, siano state lasciate buste con ritagli di giornali. C'è anche un ritaglio del Decimonono (vedi....) del 29 aprile 1997, dal titolo "Cairo: scandalo edilizio. Condannato l'ex sindaco Chebello. Il tribunale di Savona ha inflitto all'amministratore un anno e dieci mesi di reclusione. Condannato anche l'ex responsabile  dell'ufficio tecnico Adriano Vigletti".

E' una mostruosità chiamare in causa persone che non possono più difendersi (Chebello si è spento in modo davvero prematuro il 30 ottobre 2006); non si capisce a chi giovi il maldestro tentativo di screditare la figura dell'ex sindaco. Oppure quale "gioco politico" nasconda. Chi sia l'obiettivo.

Potrebbe essere l'inizio di una guerra intestina, per "bande", verso quei seguaci ex "chebelliani" che potrebbero trovarsi avvantaggiati proprio sulla scia della militanza e della vicinanza all'ex primo cittadino (fu riconfermato sindaco il 16 giugno 2004).

Comunque non c'è motivo di nascondere alcunchè di quelle vicende, dalle quali Chebello pare sia stato prosciolto nelle fasi successive del giudizio. Almeno cosi risulterebbe dall'archivio dei giornali. 

Ma chi saranno i candidati della lista Pdl (questa volta niente lista del presidente Biasotti) in Valbormida? Nel 2004 Biasotti, per la provincia di Savona, aveva tra i candidati, oltre a Chebello, Michele Costantini (ex vice comandante dei vigili del fuoco a Savona), Matteo Marcenaro (unico eletto in consiglio), Bianca Sartori Dulbecco (azienda vitivinicola di Albenga), Roberto Suffia (avvocato di Savona e Cairo),  Pasquale Tripodoro (esercente di Savona, con incarichi a livello provinciale nella Confcommercio).

In ricordo del Chebello, viene organizzato un Memorial ogni anno, inoltre è attivissimo il "Circolo Ricreativo Sociale Osvaldo Chebello" di corso Marconi. 

Insomma un patrimonio morale e sociale di non poco conto. Sarebbe un peccato che Il Pdl, per rivalità interne, perdesse per strada i seguaci di Chebello.  Il toto candidati ha iniziato a sfogliare la rosa dei papabili, con maggiori probabilità di essere designati: il sindaco Mozzoni di Calizzano, ma anche Franco Bologna, sindaco di Carcare, vera rivelazione alle ultime comunali. E ancora: il supervotato Tortarolo, quindi Garra, Bellenda. Tra gli esclusi, c'è chi ha già inserito Falciani, unico valbormidese ora presente in consiglio regionale. Anche l'avvocato Bellasio, sempre  discreto e riservato, buon conoscitore della realtà volbormidese (ruoli dirigenziali nell'ASL) viene dato in quota certa, come esponente del senatore Orsi. Pare scontata, inoltre, la conferma dell'ex consigliere Oliva che aveva dimostrato molto attivismo non solo nella sua Riviera, ma anche nella bassa ed alta Valbormida. Come emerge dagli articoli di stampa e dall'attività svolta fino a quando era tra i banchi del consiglio regionale. Un vero mastino che "patron Scajola" non potrà non premiare.

R.S.