versione stampabile
Il Secolo XIX ha riservato
una pagina all’avvenimento, con richiamo in prima
Vaccarezza in cattedra, “maestro di cucina”
Lacrime di gioia nel Pdl e nella Lega Nord
Nel 1988 era assessore al turismo col sindaco Rembado. Dopo 21 anni di
“insegnamento” Loano è capitale della buona tavola. Decine di ristoranti sulle
più prestigiose guide e non solo. Giornalisti
e vip in coda per gustare specialità uniche
A cura di
Belfagor
 |
Io,
satanaccio che tutto vede, sente, archivia, non
ho mai avuto dubbi. Tanti altri sì, ed ora mi
danno finalmente ragione. Si dovranno ricredere.
A Loano,
in provincia di Savona, in Liguria, in Italia
non solo abbiamo la fortuna, la grazie divina,
di avere un super sindaco, che non perde neppure
una delle 14-15 processioni. Ora siamo tutti
onorati di un super presidente di Provincia. E
in questa somma veste, ci ha annunciato una
pregnante notizia di “Rai Regione”, ha avuto
inizio
l’”ego sum” alle processioni in tutti
altri centri savonesi. Preparazione spirituale
al futuro
super deputato dell’onorevolissimo Parlamento
italiano?
|
Oggi sappiamo, “estrema
gaudio”, che la Provvidenza ci ha regalato un
“gran cerimoniere”, “maestro di cucina”. Esperto
in ricette. Uno dei pochi sindaci-presidenti
italiani che può fregiarsi di tanto onore
mediatico
(vedi….).
Cursus
honorum coram populo? (non fate caso al
latinorum). Senza di lui, ci ha ricordato la
prima pagina del glorioso
Decimonono,
sempre più attento ai problemi reali dei
cittadini savonesi e dei lettori, ci saremmo
tutti coperti di ridicolo per uno strafalcione
in una delle guide alla “buona cucina
tradizionale”, edite dalla
Provincia di Savona. Diciamo pure che nel
corso degli anni non si sono risparmiati in
spese per “stampe
promozionali”. Risultati?
Io,
quel diavolaccio di
Belfagor,
ho anche scoperto chi ha commesso
l’imperdonabile errore. Quel tal…voleva farci
mangiare lo “zemin” (sta per zimino, in lingua
italiana)
con i fagioli. Già la farina di ceci, in
certi stomaci e intestini delicati, provoca
turbolenze; figurarsi cosa sarebbe accaduto se
ci avessero invaso con la ricetta di “mamma
Provincia”, a suon di “zemin di fagioli”. Assai
più temibili. Benemerito
Angelo!
Oggi, domani e dopodomani.
I miei
diavoletti sussurrano persino che si sarebbe
tratto di un vero e proprio disastro ai danni
dell’aria notoriamente salubre della Riviera.
Dove neppure il gran caos di auto, moto e
motorini che infestano i centri urbani (con rare
isole pedonali) riesce a scalfire la qualità
garantita del “respirare sano”.
Pensate, poi, alle cene a base di “zemin di
fagioli”, tra fidanzati, neo sposi, amanti del
letto. Avrebbero suscitato, come minimo,
reazioni a catena, al punto da mettere a
repentaglio le fondamenta civili. Che figura per
la Riviera!
Come
non essere riconoscenti al nostro super
Angelo
esperto in cucineria (un appunto, però, va
mosso, questa rara dote l’aveva omessa nel suo
solare “curriculum elettorale”), provvidenziale
correttore di bozze? Qualcuno ha scritto che tra
i tantissimi doni di madre natura, lui ha avuto
quello di fare il giornalista pubblicista.
|
 |
Non si
permetta dunque
di prenderlo in giro il collega- per lui
pivellino –
Dario
Freccero quando, pur
di
ridicolizzarlo,
vuol far sapere a chi non lo conosce e
non lo frequenta, che bisogna stare attenti.
Prendere le dovute distanze in quanto <la
sua mole, e le tante presenze alle sagre
gastronomiche…> denoterebbero uno stile di vita
da bagordi, anche in tempi di crisi per famiglie
meno fortunate.
Soltanto invidia, per chi non può essere onorato
da tante cene elettorale, offerte da anime pie
e buone. Si pensi a quel tale “Santi”
di nome e di fatto, quella volta a pranzo con i
500
poveri ospiti di “papà
Scajola”.
Ovviamente
Angelo
è insuperabile nelle “maratone a tavola”! Ha
dimostrato che non bisogna fermarsi ai primi
scalini.
Bisogna salire, salire sempre più in alto.
Osare, sfidare, non essere avari, coltivare gli
amici veri, non quelli che ti vengono dietro per
convenienza o perché rappresenti il potente di
turno.
|
Già,
dal mio rovente inferno, cari lettori
affezionati e non, di Trucioli Savonesi, posso
rivelarvi che la straordinaria notizia data in
anteprima
assoluta dalle pagine savonesi de
Il
Secolo XIX ha risollevato il cuore e le
speranze, la gioia, dei 247 mila elettori della
Provincia di Savona… D’ora innanzi potranno
fidarsi. La ricetta dello sviluppo economico e
sociale di questa provincia è quella giusta.
Siamo sulla buona strada.
Siamo
tutti, anzi dovete essere tutti più fiduciosi ed
ottimisti nel vostro futuro, in quello dei figli
e nipoti. Con un sindaco-presidente-coordinatore
Pdl-esperto di finanza e di comunicazione di
massa, che riesce perfino a sventare il “giallo”
estivo di un “complotto “culinario”, c’è da
stare tranquilli. Dormire su due guanciali.
Ma
abbasso i pelandroni, gli sfaticati, sia ben
chiaro! La meritocrazia, la qualità, la
legalità, come parole d’ordine, prima di tutto.
Leggendo il lungo escursus di
“Vaccarezza
chef” troverete che una volta tramontato
negli anni sessanta il leggendario
“Paradiso
dei Buongustai” (allora ristorante
Cabiria
della famiglia
Denegri
e la trattoria
“Marchiandi” di corso Roma), la cura della
cucina
e della qualità ha raggiunto, a
Loano,
traguardi a dir poco gloriosi. Al posto del
“Cabiria”, ad esempio, ci sono superalloggi
di lusso per contribuenti senza problemi di
bilancio. E cosi via…
Aprite
la storica e prestigiosa guida
Michelin; troverete pagine dedicate ai
locali gastronomici di
Loano.
Aprite l’altra rinomata guida dei “Ristoranti
d’Italia” e giù i ristoranti
loanesi
a farla da padrone. Aprite la guida edita da
Il Sole
24 Ore (Confindustria), i locali più
celebrati si trovano a Loano. Sfogliate a caso
un articolo dell’insuperabile
Edoardo
Raspelli.
Loano
fino alla noia, come documentava un brillante
articolo di
Stefano
Pezzini su La Stampa
(
vedi…)
di qualche anno fa.
Insomma che volete di più
dalla messa in pratica (niente panna montata)
della
“scuola Vaccarezza?”
La
città tutta – non a caso gli è riconoscente,
votandolo quasi in massa, con poche decine di
persone irresponsabili – è un fiorire di
qualità, ordine, pulizia, decoro, seguendo i
preziosi consigli. Per essere precisi, le sue
impeccabili “ricette”. Al punto che qualche mese
fa un’imprudente corrispondente ficcanaso (Silvia
Andreetto del Secolo XIX) pretendeva di
farsi dare dagli uffici comunali l’elenco degli
esercizi più esclusivi della città. Non ha
trovato difficoltà nelle altre località, ma come
poteva pretendere che i tanti esercizi “super
vip” di
Loano fossero violati?
Toglietevi una soddisfazione se ci tenete a
conoscere i più
straordinari
“menù
loanesi” da vera tradizione e cultura
nostrana? Dopo il calar della sera, meglio sul
tardi, fatevi una passeggiata, nella zona di
ponente. Oltre l’ex albergo
Continental (dato che c’erano già troppi
alberghi, il nostro
Vaccarezza è stato di cuore con il nuovo
proprietario), percorrete i due marciapiedi,
quasi fino ai confini con
Borghetto.
Un
fiorire di locali in squisito stile ligure. Nel
pieno rispetto dei valori (adesso capite perché
insistono sul dialetto ligure), tanto cari alla
Lega
Nord. Ecco forse svelato il perché di tanta
“venerazione” dei leghisti savonesi e liguri al
nostro “angelo custode”. Nessuno meglio di lui
ha saputo trasformare una realtà locale in
piattaforma di ideali.
Al punto che proprio davanti al nuovo
porticciolo di
Borghetto (ovviamente riservato ai nuovi
miliardari che non vedono l’ora di sbarcare), il
primo saluto in terra loanese è il “gran
bazar della cuccagna”, sotto le stelle.
Prezzo minimo, si fa per dire, un euro. Questi
sì che sono “svarioni” troppo pubblicizzati. Ma
la paternità, bisogna ammetterlo, non è nostro
Angelo
con posto riservato in paradiso. E’ dei mass
media che danno il giusto rilievo ai libri di
“ricette sbagliate”. E ai troppi amici di
Belfagor, col malanimo satanista.
Belfagor
|