Un grafico elaborato dal
Secolo XIX nel 2000 e il più recente del maggio scorso
Quanto ci costano sindaci, assessori, consiglieri
Tutti i raffronti a distanza di nove anni
Pubblichiamo anche una
ricerca sul numero dei dipendenti comunali e organici
Sono
trascorsi nove anni. Rivisitare una ricerca che
aveva fatto Il Secolo XIX-Savona tra i 69 comuni
della provincia può essere utile a capire. Li
chiamano costi della politica. Leggendo che le
schede che abbiamo riprodotto ogni lettore può
trarre le sue conclusioni. Sapere dove gli
“stipendi” dei nostri sindaci sono rimasti
calmierati e dove sono lievitati. Ma il discorso
sarebbe più utile farlo sul fronte della
“produttività” e dei risultati, come succede
nelle aziende private. Oggi i bilanci pubblici
di fatto sono “fuori da ogni serio e rigoroso
controllo”. E non è stato certamente un bene. La
politica non ama essere “controllata”. Non ha
quasi mai simpatia per quella stampa o quei
media che svolgono il loro compito controllando
il potere, cercando la verità e bucando, quando
necessario, il velo della reticenza.
Non da
oggi non conosciamo a quanto ammonti la spesa
produttiva degli enti locali. Non sappiamo nulla
del “partito dei danni”, ovvero la mala gestione
del denaro pubblico. Si è perso all’interno
degli stessi consigli comunali (con la minoranza
rilegata all’impotenza) il controllo rigoroso
della spesa.
Ai
comuni non resta, salvo lodevoli eccezioni, la
corsa a far cassa. Non potendo sempre aumentare
all’infinito tasse e aliquote locali, peraltro
già salate per i cittadini, finiscono per
incentivare all’infinito l’edilizia degli oneri
di urbanizzazione.
Il cane
che si morde la code perché da una parte si
incassa per pagare il funzionamento della
macchina comunale e alcuni piccoli investimenti,
dall’altra si dilata il fabbisogno di
infrastrutture. Gonfiando la popolazione e gli
insediamenti abitativi, si gonfia, aumenta il
divario popolazione-servizi primari e secondari.
E come
se non bastasse
i finisce per dequalificare la grande
risorsa ovvero l’industria turistica, sempre più
emarginata ai fine settimana, ad una clientela
che non può spendere oltre un certo limite.
Comunque
rileggere tabelle e dati può essere utile. Ai
cittadini che chiedono trasparenza ed
informazione, ai pubblici amministratori, alla
politica, rendersi conto dove stiamo andando.
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grafico dipendenti comunali