TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni By Ellen Brown Traduzione compendiata
dall’inglese di Marco G. Pellifroni L’agenzia di rating Fitch ha degradato lo stato
della California da AAA a BBB, un voto equivalente ai junk bonds
[titoli spazzatura]; e 4 grandi banche di Wall Street, sue creditrici,
hanno rifiutato di concederle ulteriori prestiti, qualificandola come un
creditore a rischio. Bisogna notare che 3 delle 4 banche, Citigroup,
Wells Fargo e JP Morgan Chase hanno ricevuto salvataggi statali per $ 25
miliardi ciascuna (più o meno quanto necessiterebbe ora E non basta. L’abbassamento del rating permette
anche di chiedere per il debitore pubblico il varo di misure che gli USA
hanno sin qui chiesto a Paesi del Terzo Mondo, con ciò degradando Eppure, una soluzione c’è! Venendo a mancare i prestiti da Wall Street e
dal governo, < Per ogni $ 1 o $ 1,50 che un cittadino o il
governo deposita in banca, quest’ultima può crearne dal nulla $ 10, che
possono entrare in circolazione ad interesse per la banca emittente.> Addirittura il presidente Obama ha
riconosciuto questo “effetto moltiplicatore”. In un discorso alla
Georgetown University il 14 aprile 2009, egli ha affermato: < La maggioranza degli americani a buon diritto
pensa che il denaro elargito dal governo alle banche sarebbe stato
meglio utilizzato se concesso alle famiglie e alle imprese, e ci chiede
“a quando il nostro salvataggio?”. La verità è che un dollaro
di capitale dato a una banca può trasformarsi in 8 o 10 dollari di
prestiti a famiglie e imprese, con un effetto moltiplicatore che può
condurre alla fine ad un più rapido passo della crescita economica.>
[Detto da Obama è davvero grottesco. O crede che le banche abbiano il
potere di compiere prodigi, o è doppiamente colpevole per non sottrarre
loro questo potere e conferirlo allo Stato, di cui è presidente Quindi,
o è uno stupido o è in totale malafede. NdT] Se per le banche private è lecito fare leva sui
propri depositi e accendere mutui per importi multipli dei “crediti” sui
loro libri contabili, una banca statale dovrebbe poter fare lo stesso,
accreditando sui propri conti il profitto che ne trae. Del resto, c’è
uno stato che già lo fa: il North Dakota, (*) secondo una
legge del 1919, varata per proteggere i coltivatori dalle grinfie delle
società ferroviarie e delle banche esterne. Per legge, lo Stato deve
depositare tutti i suoi fondi nella sua banca ed è lo stato stesso a
garantire i depositi; e i profitti della banca tornano nelle casse dello
stato. Questa banca si comporta come la banca delle banche e, tra altri
compiti, eroga mutui all’1% di interesse alle nuove fattorie, fa
prestiti ad hoc agli studenti e acquista munibonds dalle
istituzioni pubbliche. Il North Dakota non sta soffrendo per la
disoccupazione né patisce la morsa economica che sta attanagliando
chiunque altro. Anzi, gode del maggior avanzo che abbia mai avuto! Se questo isolato stato agricolo riesce a
sfuggire alla crisi economica fabbricata da Wall Street, anche (*) V. articolo dello stesso
autore sull’argomento su Trucioli del 15/03/2009. Ellen Brown
14 luglio 2009 |