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La maggioranza di Melgrati vota “ il rendiconto 2008 “ con il no del Gruppo “ Alassio più tua “

<Tutti gli affari che ad Alassio 

                 non conoscono mai crisi>                    

Trucioli ospita una cronistoria di parte in attesa di smentite (o querele?)

E' tutto oro quello che luccica? La maggioranza degli elettori alassini felici e contenti

di Gian Luigi Canavese*

 


Nel 1993, con l’elezione diretta del Sindaco, inizia una nuova stagione per gli enti locali, in particolare per i Comuni. 

E nel 1993 che nasce il " fenomeno Melgrati " che, da giovane architetto neolaureato, si trova ad essere il più importante Assessore della Città di Alassio per 8 anni e Sindaco , fino ad oggi, per altri otto.

La stabilità politica che assicura la nuova legge, insieme ad una maggiore disponibilità economica dovuta all'introduzione dell' I.C.I. (Imposta Comunale sugli Immobili) e l'eliminazione di qualsiasi controllo superiore di legittimità amministrativa (abolizione del CO.RE.CO. - Comitato regionale di controllo) sono i presupposti per amministrare bene e senza troppi intralci una città, chiunque venga eletto.

E difatti la prima Amministrazione Avogradro (1993-1997) sposta il Mercato settimanale, sistema la zona a mare dell'ex Adelasia, prende in mano l'annoso problema del Grand Hotel, inizia la riqualificazione urbana abbellendo diverse zone specialmente del centro storico.

 Segue la seconda Amministrazione Avogadro (1997-2001), la prima Amministrazione Melgrati (2001-2006) ed è in corso la seconda Amministrazione Melgrati (2006-2011).

 Come è naturale la spinta innovativa iniziale diminuisce ogni anno che passa.

 Oggi rimane la pura gestione di un potere consolidato negli anni, anche clientelare, che naturalmente da i suoi frutti alle elezioni e rende difficile dare un’ alternativa agli Alassini che vogliono un’Amministrazione capace, onesta ed aperta al confronto, al di là delle appartenenze politiche che poco dovrebbero contare a livello locale.

 Quello che è stato fatto fino ad oggi e che tutti gli Alassini possono vedere e giudicare, come è stato realizzato ?

 1. avendo a disposizione le maggiori entrate previste dalla nuova legislazione (I.C.I.);

 2. dal 2001, con l’entrata in vigore del Piano Urbanistico Comunale, anche con le nuove e maggiori entrate dovute agli oneri di concessione edilizia;

3. vendendo gran parte del Patrimonio Comunale (accumulato dalle passate Amministrazioni della così detta Prima Repubblica): farmacia comunale, Villa Bice, parcheggio a rotazione "I Pini ", Villa Fernanda;

 4. realizzando o prevedendo la realizzazione di alcune opere pubbliche con il concorso dei privati (in concessione o project financing): concedendo ai privati investitori tutto quello che hanno richiesto come se palazzi, giardini, piazze, sottosuolo di strade, piazze e giardini, aree del demanio marittimo, non fossero un patrimonio comune;

 5. mettendo le mani nelle tasche degli alassini per esempio con l'aumento del 39% della tassa raccolta rifiuti negli ultimi due anni;

 6. sprecando   risorse    probabilmente  disponibili,  per una " gestione superficiale " degli stabilimenti balneari in concessione al Comune di Alassio, come nel  caso della “Ge.s.co Mare ".

Dopo quasi 16 anni di Amministrazioni sostanzialmente guidate con la stessa filosofia, personificata dal Sindaco Arch. Marco Melgrati, devono ancora essere ultimate:

- la piazza Partigiani ed il parcheggio interrato pubblico e privato (vi sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari);

- il Grand Hotel et d'Alassio (vi sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari);

- il Centro talasso terapico (vi sono problemi urbanistici, edilizi, economici e giudiziari);

 - la riqualificazione della città con l'eliminazione completa delle barriere architettoniche (langue e nonostante i rilevanti residui, somme non spese, rimangono ancora numerose barriere architettoniche);

 - la riqualificazione di Via Brennero e Via Roma (ferma da due anni, con gravi disagi per gli esercenti);

Devono ancora iniziare, ma alcune opere sono già costate parecchio agli Alassini e non verranno realizzate:

 - il depuratore (di là da venire);

 - il teatro - centro congressi (di là da venire);

 - la realizzazione di un nuovo parcheggio completamente a rotazione in zona centrale (di là da venire);

 - l'edilizia convenzionata per i cittadini Alassini da attuare attraverso una modifica del P.U.C. che consenta la realizzazione di almeno 200 appartamenti (di là da venire);

 - la riqualificazione della Passeggiata Ciccione (langue);

- Le opere di urbanizzazione delle zone collinari oggetto di interventi edilizi (di la da venire);

 - Il potenziamento delle fonti di approvvigionamento e delle reti dell' acquedotto e della fognatura (di là da venire);

 - la riqualificazione dello stadio Ferrando con realizzazione di due piani di box a prezzo agevolato (ferma per problemi tecnici imprevisti (??) e perché la Concessionaria ha cercato di non pagare la fideiussione di garanzia richiesta dall'Ente Rete Ferroviaria Italiana);

 Lascia molto a desiderare:

 - quello che è stato fatto per la riqualificazione e l'ampliamento degli alberghi esistenti (niente è stato fatto per migliorare il funzionamento dello sportello unico delle attività produttive che in realtà a noi vicine funziona benissimo);

 - con un ritardo di un anno si è messo mano alla disciplina delle strutture ricettive prevista dalla Legge Regionale N.1/2008 per la valorizzazione degli alberghi;

 - il 2° Piano di Attuazione, forse, arriverà dopo tre anni e mezzo di Amministrazione;

 - l’arredo ed il verde pubblico, la cura della città con la piccola manutenzione (per quanto riguarda il verde pubblico è moribondo il " servizio giardini " che è stato fiore all'occhiello della nostra città per molti anni);

 - il sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che deve e può essere senz'altro migliorato. Invece da Ottobre 2008 con contratto scaduto si va avanti per proroghe senza predisporre un nuovo bando ed andremo avanti così fino alla fine  dell’anno;

 - la gestione delle società comunali, veri e propri feudi per vassalli politici, lasciate senza controllo;

 - il Piano Urbanistico Comunale pensato per le grandi speculazioni non per gli alassini proprietari di piccoli e medi appezzamenti di terreno in collina che vogliono farsi una loro casetta (penalizzati dal cosiddetto indice a consumo, altresì definito chi tardi arriva male alloggia).

 In compenso sono andati alla grande gli affari per:

 - le Ditte, quasi sempre non alassine, che hanno effettuato le trasformazioni alberghiere realizzando alloggi (seconde case) con prezzi di vendita certamente non accessibili agli alassini;

- i costruttori di grandi autorimesse interrate (??) private a box (quasi sempre non alassini);

 - coloro che in questi anni hanno frazionato alloggi di alassini per realizzare, seconde case, monolocali di 28 m2 (quasi sempre non alassini);

 - chi ha causato frane, con conseguenze pesanti per la città, ed ha ottenuto di realizzare più box di quelli che mai avrebbe osato sperare;

 - alcuni studi professionali (alassini), alcune imprese (non alassine), alcune agenzie immobiliari (alassine).

 In conclusione , specialmente negli ultimi otto anni:

- si è andati avanti gestendo la cosa pubblica, sotto l'aspetto economico, come mai un privato avrebbe gestito una sua proprietà ed i propri denari e, dal punto di vista tecnico, a causa di linee di indirizzo sbagliate date a dirigenti e funzionari dei settori lavori pubblici, urbanistica ed edilizia privata, in maniera spesso superficiale, quasi sempre inefficiente e nello stesso tempo arrogante, e quindi anche in questo caso come mai un privato cittadino avrebbe potuto permettersi di fare, pena fallimento;

 - la città di Alassio ha vissuto un innegabile impoverimento. Abbiamo visto passare gran parte della proprietà immobiliare di Alassini, ma anche del Comune (fabbricati, alberghi, case, terreni, piazze, giardini, stadi), a " foresti " e a speculatori " foresti ".

 Non è tutto oro quello che luccica, povera Alassio!

 Nonostante o meglio proprio per l’avanzo di amministrazione di 12.089.518,83 €uro, a meno di un anno e mezzo dalle elezioni amministrative, il bilancio politico dell’ Amministrazione del Sindaco Melgrati è in profondo rosso.

  

*Gian Luigi Canavese Consigliere di minoranza

 

 

Una lettera che non ha “meritato” risposta

(Testo ripreso dal blog Ponente Notizie)

26/06/2009

NO CERTIFICATO? ... NO FAVORI !

di Gian Luigi Canavese

" I cittadini chiedono alla politica di risolvergli i problemi, ma poi non vanno a votare, da domani riceverò solo chi ha votato per il ballottaggio ! " dichiara il Sindaco di Alassio Arch. Marco Melgrati. Voleva dire: "I cittadini vengono da me a chiedermi dei favori, io mi prodigo per favorirli, scomodo il Ministro Scajola, lo faccio venire ad Alassio senza neanche avere a disposizione un aereo Alitalia fino a Villanova, gli faccio fare il giro del budello a piedi con il caldo che fa in questi giorni, e questi non fanno neanche la fatica di andare a votare al secondo turno. Ingrati! "Certo noi comprendiamo il suo scoramento, visto il dispendio di forze, 1.150 voti in meno al secondo turno bruciano! Conoscendo, per come lo dimostra con il suo comportamento in Consiglio Comunale, qual è il punto ove colloca la democrazia nella scala dei suoi valori, il discorso fatto da Lui non è credibile. Un Amministratore quando viene eletto deve cercare di risolvere i problemi di tutti i cittadini, nel senso dei problemi di interesse generale, ma lasciamo perdere questi discorsi Lui, il nostro Sindaco, non può neanche immaginare di affrontare un problema se perlomeno insieme non c'è anche un interesse privato da tutelare! Gli elettori del centro-destra che d'ora in poi vogliano essere ricevuti dal Sindaco Arch. Marco Melgrati per chiedere favori sono avvisati: devono presentare il certificato elettorale timbrato al secondo turno di ballottaggio o munirsi di certificato medico che provi indiscutibilmente, preferibilmente per malattia veramente grave, la loro impossibilità di recarsi alle urne. No certificato? ... No favori !